HAJAR: “IL VELO E’ UNA PROTEZIONE PER NOI MUSULMANE”

Hajar ha 21 anni, è una giovane ragazza musulmana praticante. Diplomata al liceo pedagogico, ha proseguito gli studi nell’ambito dell’educazione e, come tante studentesse coetanee, si mantiene con qualche lavoro saltuario. Nel suo sguardo profondo, c’è tutta la convinzione della sua fede, nonostante il periodo del dopo Parigi non sia certo dei più rilassati. Hajar, come tante ragazze musulmane porta con fierezza il velo, per lei un segno imprescindibile della sua fede. “Lo porto, sono fiera di portarlo e di essere musulmana”.

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TOSCANI: “FONDAZIONE A SUPPORTO DELL’HOSPICE PER LA CURA DOMICILIARE”

Nuovi progetti sul tavolo, praticamente già operativi, votati per lo più al welfare, perchè è lì che, oggi, si registrano i bisogni più forti. Ne è convinto Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano al quale abbiamo chiesto di illustarci le linee programmatiche del prossimo biennio. Tre i settori: arte/cultura, istruzione/ricerca scientifica e welfare. E’ proprio quest’ultimo il settore a cui vanno il 41% delle erogazioni. Entrando nel dettaglio dei dati: nel 2014 le erogazioni per il welfare sono arrivate a 5 milioni 250 mila euro, nel 2015 sono aumentate a 5 milioni 400 mila euro, di cui 150 mila alle popolazioni alluvionate. Il resto è stato suddiviso tra gli altri due settori, con un 1% in più per arte e cultura. Per la prima volta, nel programmare i finanziamenti del 2016 sono state previste anche le zone da favorire, con una particolare attenzione ai giovani in stato di bisogno. Non solo: dai tavoli tematici sono praticamente pronti due progetti molto interessanti che riguardano i malati ed anziani. Ce li ha illustrati lo stesso Toscani

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CENTRALE UNICA 118: AMBULANZA SUL POSTO IN 8 MINUTI 21 SECONDI

Tanto rumore per nulla. Il direttore generale dell’Asl di Piacenza, Luca Baldino, ha utilizzato questa espressione per definire le polemiche delle ultime settimane nate intorno ai tempi di soccorso della nuova centrale operativa del 118 dopo l’accorpamento, lo scorso anno, con quella di Parma. Numeri alla mano, il dato che emerge chiaro è che a fronte di 26.896 chiamate arrivate nei primi dieci mesi i tempi medi relativi ai codici rossi, quindi i più gravi, sono di 8 minuti 21 secondi per il 2015 contro gli 8 minuti e 16 secondi del 2014, prima della centrale unica. Una differenza di 5 secondi dal nuovo al vecchio sistema.

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SAIPEM, AZIENDA: OBIETTIVO MANTENERE IL SITO DI CORTEMAGGIORE CON IL PIANO FIT FOR THE FUTURE

Il prezzo del petrolio a livelli minimi e il mercato fortemente in crisi hanno portato Saipem a rimandare o, peggio, annullare, alcuni progetti di sviluppo oltre che il forte calo degli investimenti nel settore che si è tradotto in una diminuzione delle nuove commesse acquisite passate da 19 miliardi nel 2014 ai 5 nei primi nove mesi del 2015. Questo uno dei passaggi più significativi dell’incontro tra i vertici dell’azienda e sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil presso la sede di Confindustria.  Una congiuntura economica sfavorevole che ha pesato sui carichi di lavoro dell’azienda, compreso il sito di Cortemaggiore. La prima conseguenza è stata sul personale, quello a tempo determinato che non ha visto il rinnovo dei contratti. Diversa e più definita, sembra, la situazione per i sette lavoratori a tempo indeterminato. Nel corso dell’incontro l’azienda ha annunciato un piano di riorganizzazione chiamato Fit for the Future che ha l’obiettivo di fare azioni di saving, nel triennio 2015/2017, pari a 1.5 miliardi per preservare la competitività di Saipem. Dall’azienda è emersa la volontà di mantenere inalterato il livello occupazionale dei dipendenti a tempo indeterminato e il mantenimento dell’unità operativa di Cortemaggiore.

cortemaggiore-saipem

CRESCE LA FIDUCIA NELLA RIPRESA, MA NON PER TUTTI

Cresce la fiducia e crescono i consumi. Difficile a credersi? Eppure pare proprio sia così; a confermarlo sono gli ultimi dati istat secondo cui crescono i redditi. Si ridice la quota delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese (nel 2014 erano il 17,9 per cento, contro il 18,8 del 2013) la povertà assoluta ha smesso di aumentare, la grave deprivazione diminuisce e l’occupazione ricomincia a crescere. Questo però non significa ancora l’uscita totale dal tunnel della grande crisi, anche perchè il paese è più diviso che mai, tra nord e sud, ad esempio. In cattolica si è peralto proprio di consumi, con il forum Osservaitalia del quotidiano La Repubblica. Al tavolo dei relatori nomi importanti della grande distribuzione: Nielsen, Conad, Modelez Internazionale.

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RICCI ODDI, ARIA DI RINNOVAMENTO?

Chissà che alla Ricci Oddi l’ingresso di Laura Bonfanti porti quel rinnovamento da più parti auspicato. La nomina nel cda della 31 enne piacentina da parte della Prefettura, in sostituzione del dimissionario Giuseppino Molinari, ha reso più concreta l’idea che, forse, un rinnovamento è possibile. Non foss’altro per la giovane età ma anche per “l’esperienza artistica e culturale attinente al settore specifico dell’arte moderna nonché uno spiccato senso di intervento finalizzato alla promozione, nel rispetto delle risorse patrimoniali della Galleria stessa” secondo il criterio disposto dal Prefetto di Piacenza. Le ultime vicende della galleria di via San Siro sono note: all’inizio di ottobre, proprio nel giorno in cui si doveva eleggere il nuovo presidente, Giuseppino Molinari si dimette ed emerge ancora una volta il nodo che riguarda la natura dell’ente, privato da statuto datato 1930, ma di fatto pubblico perchè l’unico sovventore è il comune di Piacenza. Da una parte Molinari che non voleva snaturare la galleria, dall’altra il sindaco Dosi che rimarcava “una contraddizione intrinseca allo statuto stesso, che si è sempre prestata a dubbi interpretativi pur essendo stata più volte oggetto di approfondimenti”, come aveva scritto in una nota. Speriamo che il nuovo ingresso porti equilibrio e la forza alla galleria per spiccare il volo.

Ricci-Oddi interno

 

CENA DI GALA, RACCOLTI 11.500 EURO PER GLI ALLUVIONATI. DOSI: LA SFIDA E’ RIPROVARCI

Parlano tutti di come proseguire la proficua forma di collaborazione tra istituzione ed associazioni che si è costituita durante l’Expo e che ha visto nella cena di gala a Palazzo Gotico l’evento principale. Per Comune, Provincia, Camera di Commercio, Fondazione e Ats l’esperienza di Piazzetta Piacenza all’Expo è stata “un banco di prova – l’ha definita il sindaco Dosi – che ha dato risultati positivi da ripetere”. Ma in che modo? Con quali modalità? Ci ha riposto proprio il primo cittadino che, insieme ai soggetti coinvolti, punterà sulla internazionalizzazione delle imprese piacentine all’estero, sul turismo, sul vivaio giovani e sul potenziamento dell’università e delle ricerca. Questi le aree che, secondo il sindaco, con l’Expo hanno dimostrato di essere vincenti. L’incontro con la stampa è stata la possibilità anche per fare un bilancio della cena di gala in favore delle popolazione alluvionate. In tutto sono stati raccolti 11.500 euro che confluiranno sul conto della Provincia destinato agli alluvionati. Per garantire la massima trasparenza ed equità della raccolta fondi è nato un Comitato di Garanti che avrà il compito di monitorare la destinazione del denaro raccolto. Questi sono i numeri della serata: alla cena hanno partecipato 320 ospiti per un totale di 16.000 euro raccolti, 1290 euro sono il ricavato delle donazioni da parte di chi non ha potuto partecipare alla serata, 2315 euro rappresentano le donazioni raccolte attraverso la teca esposta in Piazzetta Piacenza durante l’Expo, 8.105 euro sono invece le spese sostenute che vanno dal catering al noleggio dei piatti, dalla Siae all’allestimento delle due cucine. Oltre 150 le persone coinvolte che hanno collaborato a titolo gratuito e 35 aziende che hanno sponsorizzato l’iniziativa fornendo prodotti o servizi a prezzo di costo o gratuitamente. “Oggi la scommessa – ha detto il presidente della Fondazione Massimo Toscani – è fare tutto questo una seconda volta, con la stessa passione e la stessa grinta”. Perchè il ferro va battuto finchè è caldo. 

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