PC EXPO SCALDA I MOTORI DEL NUOVO CDA A TRE: NEL WEEK END VIA EMILIA CLASSIC

Giuseppe Cavalli ha scelto la cooperativa San Martino, socia di Piacenza Expo, per una doppia presentazione. Il nuovo cda a tre di recente nomina e la prossima fiera in calendario a Le Mose, via Emilia Classic, la mostra mercato auro e motocicli vintage, in programma sabato 6 e domenica 7 maggio.

Al tavolo c’erano proprio tutti: dal presidente della cooperativa San Martino Mario Spezia, passando per il vice sindaco Marco Perini, il direttore dell’ente fiera Copelli e il nuovo consiglio di amministrazione con il presidente Giuseppe Cavalli e le consigliere Erika Colla vice presidente di Confindustria e Elisabetta Montesissa colonna portante di Coldiretti in particolare Campagna Amica e Terranostra.

PC EXPO: CAVALLI PRESIDENTE DEL CDA CON COLLA E MONTESISSA. “LA FIERA AVRA’ NUOVE STRUTTURE AL SUO SERVIZIO”

Da amministratore unico a cda con tre elementi: all’unanimità è stato confermato per il terzo andato Giuseppe Cavalli, insieme a lui altre due componenti del consiglio Erika Colla vicepresidente di Confindustria Piacenza e Elisabetta Montesissa direttore di Terranostra.

Nominato anche il nuovo Collegio Sindacale: Alberto Squeri è stato sceltyo come presidente, affiancato da Cristina Betta e da Paolo Rezzoagli. Confermato Matteo Cifalinò nel ruolo di Revisore dei Conti.

“Ringrazio tutti i componenti dell’assemblea per la fiducia che mi hanno accordato – ha detto cavalli ai nostri microfoni – ora ci aspettano altre importanti sfide a partire dal miglioramento di Le Mose. Sorgeranno nuove strutture a servizio della fiera e un parcheggio”.

Il valore complessivo della produzione è stato di € 1.820.150 con un progresso di oltre un milione e 250.000 € rispetto al 2020, anno preso in esame come parametro di riferimento in quanto, proprio come il 2022, senza Geofluid in calendario. Il costo della produzione è stato di € 2.149.777, con una perdita di esercizio di € 445.709 dovuta in parte anche al fermo impianto del sistema fotovoltaico che non ha quindi generato ricavi.

JACOPO VENEZIANI E VALERIA POLI NEL CDA DELLA RICCI ODDI: I NOMI DEL COMUNE

Il nome di Jacopo Veneziani, fin da subito, è entrato nel novero delle personalità più adatte per sindaca Tarasconi e assessore Fiazza ad entrare nel cda della galleria Ricci Oddi, in sostituzione del professor Mazzocca. Sul secondo nome invece c’erano un pò più di dubbi. L’intenzione pareva quella di nominare una donna, probabilmente in nome della parità di genere, ma nulla era certo. La scelta è caduta sulla professoressa Valeria Poli, docente del Liceo Cassinari, autrice di numerose pubblicazioni sulla storia e architettura locali, da sempre legata alle iniziative culturali della Banca di Piacenza. Il suo nome era uno di quelli che fin dall’inizio era circolato tra i papabili. E’ stata l’insegnante di storia dell’arte proprio di Jacopo Veneziani negli anni del liceo Gioia, oggi si trovano fianco a fianco nel consiglio di amministrazione della galleria di via San Siro.

Veneziani ha 26 anni, originario di Lugagnano, esperto di arte, divulgatore e scrittore, dottorando in storia dell’arte alla Sorbona di Parigi, è docente allo Iulm di Milano ed è noto al grande pubblico per le partecipazioni ad alcuni programmi televisivi sulla Rai.

“Auguriamo al neo costituendo Cda della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi – hanno dichiarato il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore alla cultura Christian Fiazza – di lavorare unito e in sinergia con gli enti locali per e nell’interesse della città di Piacenza che Giuseppe Ricci Oddi tanto amava. Questo sarà il Cda che avrà la grande responsabilità di traghettare la Galleria verso la forma giuridica della Fondazione quale “ente del terzo settore” e così facendo riuscire, finalmente, a inserirla in quel posto di primo piano nel panorama culturale nazionale ed internazionale, che la attende di diritto ormai da troppo tempo”.

JACOPO VENEZIANI E VALERIA POLI NEL CDA DELLA RICCI ODDI: I NOMI DEL COMUNE

Il nome di Jacopo Veneziani, fin da subito, è entrato nel novero delle personalità più adatte per sindaca Tarasconi e assessore Fiazza ad entrare nel cda della galleria Ricci Oddi, in sostituzione del professor Mazzocca. Sul secondo nome invece c’erano un pò più di dubbi. L’intenzione pareva quella di nominare una donna, probabilmente in nome della parità di genere, ma nulla era certo. La scelta è caduta sulla professoressa Valeria Poli, docente del Liceo Cassinari, autrice di numerose pubblicazioni sulla storia e architettura locali, da sempre legata alle iniziative culturali della Banca di Piacenza. Il suo nome era uno di quelli che fin dall’inizio era circolato tra i papabili. E’ stata l’insegnante di storia dell’arte proprio di Jacopo Veneziani negli anni del liceo Gioia, oggi si trovano fianco a fianco nel consiglio di amministrazione della galleria di via San Siro.

Veneziani ha 26 anni, originario di Lugagnano, esperto di arte, divulgatore e scrittore, dottorando in storia dell’arte alla Sorbona di Parigi, è docente allo Iulm di Milano ed è noto al grande pubblico per le partecipazioni ad alcuni programmi televisivi sulla Rai.

“Auguriamo al neo costituendo Cda della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi – hanno dichiarato il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore alla cultura Christian Fiazza – di lavorare unito e in sinergia con gli enti locali per e nell’interesse della città di Piacenza che Giuseppe Ricci Oddi tanto amava. Questo sarà il Cda che avrà la grande responsabilità di traghettare la Galleria verso la forma giuridica della Fondazione quale “ente del terzo settore” e così facendo riuscire, finalmente, a inserirla in quel posto di primo piano nel panorama culturale nazionale ed internazionale, che la attende di diritto ormai da troppo tempo”.

 

ECCO IL CDA DELLA FONDAZIONE, REGGI “COMPETENZA E GIOCO DI SQUADRA”

Competenza e capacità di lavorare in team, eccola la squadra del neo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, che si presenta alla città. Un consiglio di amministrazione creato in sole due settimane, segno che Reggi aveva ben chiare in mente i volti e le cariche. Otto in tutto, sei uomini e due donne, grazie alle quali il cda si tinge anche un po’ di rosa.

Due medici, l’oncologo Luigi Cavanna e il gastroenterologo Fabio Fornari vanno a comporre la commissione salute; Nicoletta Corvi che ha anche il ruolo di vice vicaria, Elena Huber e Robert Gionelli fanno parte della commissione welfare, il vigevanese Luigi Grechi e il direttore di Confindustria Luca Groppi compongono la commissione ricerca e sviluppo, il professor Mario Magnelli è il membro della commissione arte e cultura.

RICCI ODDI, ARIA DI RINNOVAMENTO?

Chissà che alla Ricci Oddi l’ingresso di Laura Bonfanti porti quel rinnovamento da più parti auspicato. La nomina nel cda della 31 enne piacentina da parte della Prefettura, in sostituzione del dimissionario Giuseppino Molinari, ha reso più concreta l’idea che, forse, un rinnovamento è possibile. Non foss’altro per la giovane età ma anche per “l’esperienza artistica e culturale attinente al settore specifico dell’arte moderna nonché uno spiccato senso di intervento finalizzato alla promozione, nel rispetto delle risorse patrimoniali della Galleria stessa” secondo il criterio disposto dal Prefetto di Piacenza. Le ultime vicende della galleria di via San Siro sono note: all’inizio di ottobre, proprio nel giorno in cui si doveva eleggere il nuovo presidente, Giuseppino Molinari si dimette ed emerge ancora una volta il nodo che riguarda la natura dell’ente, privato da statuto datato 1930, ma di fatto pubblico perchè l’unico sovventore è il comune di Piacenza. Da una parte Molinari che non voleva snaturare la galleria, dall’altra il sindaco Dosi che rimarcava “una contraddizione intrinseca allo statuto stesso, che si è sempre prestata a dubbi interpretativi pur essendo stata più volte oggetto di approfondimenti”, come aveva scritto in una nota. Speriamo che il nuovo ingresso porti equilibrio e la forza alla galleria per spiccare il volo.

Ricci-Oddi interno

 

TIBALDI MONTENZ: “CERCO MOTIVAZIONI PER RIMANERE IN FONDAZIONE”

Per portare avanti seriamente un impegno che si è assunto ci vogliono motivazioni, ancora di più se questo impegno è nei confronti della città. Milena Tibaldi Montenz, consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano, sta vivendo un forte disagio che la porta a mettere in discussione il suo ruolo. “La Fondazione con l’elezione del presidente Toscani – spiega Tibaldi – ha vissuto una restaurazione aurea sia dal punto di vista della comunicazione che della trasparenza. La forma è ineccepibile. Nonostante ciò – continua – mi sento fondamentalmente inutile”. Parole pensanti soprattutto se a pronunciarle è una donna votata al pragmatismo e all’operatività come Milena Tibaldi Montenz. Si tratta di un disagio personale che porta Tibaldi a riflettere e a cercare motivazioni per continuare a sedere all’interno del consiglio generale e della commissione cultura. Dimissioni in vista nel parlamentino di via Sant’Eufemia? Un disagio frutto, probabilmente, di una mancanza di partecipazione nelle decisioni prese dal cda o una scarsa considerazione delle proposte avanzate dal consiglio. Solo ipotesi.

fondazione sede

FONDAZIONE: SUL FONDO NOTRINE RISPOSTE INSUFFICIENTI

Un consiglio di amministrazione domenicale, prima delle festività natalizie. Un cda da veri stakanovisti. Il Presidente della Fondazione Massimo Toscani ha convocato i suoi consiglieri per una seduta prima della feste, lo ha fatto di domenica per sfruttare al massimo tutto il tempo. Di cose, infatti, da fare ce n’è eccome, per far ripartire quel motore  fermo ai box da troppo tempo,  e che da pochi mesi sta facendo gli straordinari. Liquidata la pratica Banca Monte con le vendita delle azioni per 28 milioni 500 mila euro, approvato il finanziamento per Expo 2015 per 250mila euro, sul tavolo rimane un argomento che scotta. Il fondo Notrine e la banca lussemburghese che conducono al milione di euro in una banca del Gibuti. Già nell’audizione in consiglio comunale, Toscani aveva confermato che il Ministero aveva chiesto chiarimenti su questo investimento della passata gestione Marazzi. La storia inizia nel 2006 quando l’ente di via Sant’Eufemia entra nel capitale della Notrine, finanziaria specializzata nell’assunzione di partecipazioni in banche internazionali con sede in Lussemburgo: capitale sociale 885mila euro suddiviso in 35.400 azioni ordinarie. Valore nominale 25 euro: la Fondazione ne acquista 5.310 al costo di 188 euro. Totale investimento: un milione di euro. Nel 2009 la Fondazione gira il capitale in una banca del Gibuti. Due anni dopo, nel 2011, la partecipazione viene azzerata. Si sarebbero occupati di fornire spiegazioni e chiarimenti riguardo questo investimento il collegio sindacale e il direttore generale Marco Mezzadri. Le argomentazioni presentate al Ministero però non sarebbero sufficienti, quindi sarà compito del Presidente e del nuovo cda mettere mano e vederci chiaro. Un compito non da poco anche perchè l’argomento è assai delicato. Compito demandato a dopo le feste, ai primi giorni del nuovo anno.

fondazione sede

TOSCANI: UN CONCORSO DI IDEE PER IL CONVENTO SANTA CHIARA

Il clima che si respira in Fondazione effettivamente è diverso. Lo si percepisce anche dalle piccole cose  come riunire la stampa intorno ad un tavolo al quale siedono, oltre al presidente,  i membri del consiglio di amministrazione; come a dire che, oggi, le decisioni si prendono insieme. Tanto per cominciare, ci tiene particolarmente a sottolineare il presidente Toscani, tutte le delibere del primo consiglio generale della nuova gestione sono state approvate all’unanimità e anche i consiglieri hanno acconsentito a decurtarsi il compenso come hanno fatto presidente e cda. Ripartenza, trasparenza, riorganizzazione e consolidamento sono le linee direttive del nuovo assetto di via Sant’Eufemia.

Capitolo erogazioni: per il 2015 sono a disposizione 5 milioni 250 mila euro , l’8,7 per cento in meno rispetto al 2014 quando le erogazioni ammontavano a 5milioni 750 mila euro compresa la somma gia’ stanziata per Expo. Il consiglio ha deciso di favorire maggiormente il settore welfare, beneficenza,  filantropia e volontariato (+3%), e togliere qualcosa ad arte e cultura (-2%) e anziani (-1%).   Tutto sommato un bel gruzzoletto, ribadisce la squadra di Toscani, se si conta che la nuova tassazione impone alle Fondazioni un aggravio di 800 mila euro.

Ci sono novità in vista anche per quanto riguarda il patrimonio immobiliare della Fondazione; la Soprintendenza ha liberato da un vincolo ultradecennale il convento di Santa Chiara sullo Stradono Farnese. Intorno alla struttura ci sono grandi progetti che vedono un coinvolgimento diretto della città; l’idea di Toscani è quella di istituire un concorso di idee pubblico per valorizzare il convento.

Il passo è cambiato è il leitmotiv, diversa è la visione con la quale si guarda al futuro nella consapevolezza di ciò che si  è ereditato.  Prossimo passaggio fondamentale,  entro la fine dell’anno, la irme per la vendita delle azioni Monte Parma. Come dire, un altro taglio con il passato.

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CDA FONDAZIONE, TOSCANI: “ABBIAMO RIMESSO IN MOTO LA MACCHINA”

E’ stato un consiglio di amministrazione di ricognizione durato oltre tre ore. Il primo che ha visto riuniti in Fondazione il presidente Massimo Toscani e i suoi sette consiglieri freschi di nomina: Roberto Rovero, Domenico Battaglia, Cesare Betti, Giorgio Milani, Giovanni Calza, Franco Egalini e Carlo Ghisoni. “Abbiamo rimesso in moto la macchina – ha detto il presidente – in un clima sereno e disteso, quasi come fossimo tra amici”. Primo punto all’ordine del giorno la nomina dei due vice: Domenico Battaglia e Roberto Rovero nel ruolo di vicario come avevamo ventilato nei giorni scorsi. Una scelta quella dell’avvocato Rovero che conferma una delle parole d’ordine che deve caratterizzare la nuova Fondazione, la legalità e trasparenza. Nel corso della seduta sono stati attribuiti alcuni incarichi particolari in base alle attività dei consiglieri, seguendo le linee che Toscani aveva annunciato dopo la nomina dei consiglieri di amministrazione. Al consigliere Betti, per esempio, è stata attribuito l’incarico di analizzare la struttura della Fondazione partendo dal personale. Ogni consigliere in base all’incarico ricevuto, sarà chiamato a riferire nel corso del consiglio generale. All’attenzione del cda il tema fondamentale dell’esame della situazione patrimoniale dell’ente e la sua organizzazione. Il notaio Toscani aveva inserito nell’elenco delle priorità proprio questo: capire a quanto ammonta il patrimonio della Fondazione; anche se non era all’ordine del giorno si è presa in considerazione l’ipotesi di individuare un advisor , probabilmente attraverso un bando di gara, che guidi e consigli l’ente nelle scelte di investimento e nella gestione del patrimonio. “Abbiamo un bilancio da leggere e valutare attentamente – ha detto Toscani – in base a quello faremo le scelte migliori per la città, nelle prossime sedute valuteremo la situazione del portafoglio e della struttura”.  Confermata l’intenzione di riunire il cda una volta alla settimana per il primo mese “per lavorare seriamente e riprendere in mano la macchina” ha riferito il notaio. Prossimo appuntamento martedì 4 novembre.

FONDAZIONE TARGA