DOSI, TERREMOTO: “PRONTI AD INTERVENIRE APPENA LA REGIONE CI DARA’ L’OK”

Polizia Municipale, Protezione Civile ed associazioni sono pronte ad intervenire nelle zone devastate dal sisma non appena l’amministrazione otterrà l’autorizzazione dalla Regione Emilia Romagna e delle Protezione Civile Nazionale. Lo comunica in una nota il sindaco Dosi che prosegue “eventuali aiuti da parte di Comuni ed enti, saranno coordinati da questi organismi che sul posto stanno operando al momento per rinvenire eventuali persone ancora in vita sotto le macerie”. In pratica il sindaco afferma che ottenuto il via dalla Regione, da Piacenza partiranno soccorsi e aiuti e invita singole associazioni a non mettersi spontaneamente in viaggio verso i luoghi devastati dal terremoto in questa delicatissima fase: “Siamo in attesa di attivazioni ufficiali sulla base delle esigenze dei territori”. Intanto è possibile effettuare donazioni promosse dalla Regione d’intesa con l’Anci attraverso l’IBAN “Emilia Romagna per sisma Centro Italia” con numero: IT 69G0200802435000104428964, intestato a: Agenzia Protezione Civile Emilia Romagna. Donazioni per la raccolta di fondi per la ricostruzione possono avvenire anche attraverso il conto corrente denominato ANCI – Emergenza Terremoto Centro Italia. Queste le coordinate IBAN: IT27A 0623003202000056748129. E’ possibile effettuare donazioni anche attraverso il numero telefonico 45500.

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TERREMOTO IN CENTRO ITALIA, LE TESTIMONIANZE DEI PIACENTINI

Un disastro come accadde all’Aquila, centri abitati distrutti, rasi al suolo e tante vittime, che di ora in ora saranno sempre di più, anche bambini. Il terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato il centro Italia, alcuni paese praticamente non esistono più, dalle 3.37 di questa mattina Amatrice, uno dei centri maggiormente colpiti, è un borgo fantasma, ma anche Accumoli e Arquata del Tronto. Nelle ore successive si sono avvertite altre scosse intense di magnitudo 5.4 anche a Nord, nei pressi di Norcia in provincia di Perugia.

Il professor Alberto Gromi, garante dei Detenuti del carcere della Novate, si trova in quei luoghi per trascorrere le vacanze. Dai social fa sapere di star bene, pur avendo sentito chiaramente le scosse dalle 3.30 da Todi. “Il terribile è stato sui monti – ha riferito – ad Amatrice. Ora stiamo tornando a casa come da programma”.

Gli esperti non escludono che si possano verificare altre scosse forti quasi come la prima; sono quasi cento le scosse di terremoto (di queste almeno 55 di magnitudo superiore a 3) che si sono susseguite nel centro Italia dalle 3.36 di stamattina. La più forte quella con epicentro vicino Rieti alle 3.36, appunto, di magnitudo 6.0. Alle 4.42 e alle 4.43 altre due forti scosse in provincia di Perugia, di magnitudo 5.1 e 5.4. In precedenza un’altra scossa di una certa entità era stata registrata alle 3.56 a Rieti (magnitudo 4,4).

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