DOSI: “SANTA LUCIA RINVIATA, UN EQUIVOCO”

Il sindaco Dosi torna sulle motivazioni che lo indotto a rimandare la festa di Santa Lucia prevista per venerdì e, alla luce delle critiche che la notizia ha avuto soprattutto da parte dei sindacati, fa alcune precisazioni: “Non era e non è mia intenzione mettere in dubbio le ragioni e le motivazioni dello sciopero, che considero più che legittime, così come non era mia intenzione rendere pubblica una nota interna rivolta agli uffici; ciò non esclude però il fatto che l’astensione dal lavoro (ripeto: assolutamente legittima) che riguarda anche il corpo docente, i mezzi pubblici e altri servizi di pubblica utilità, rende incerta l’organizzazione di un evento rivolto ai bambini. Nulla contro lo sciopero dunque, ma preoccupazione per il fatto di non poter garantire né la presenza di tutte le classi iscritte alla festa, né la completa riuscita di una manifestazione che tra l’altro non può essere spostata a sabato, in quanto molte scuole sono chiuse e sono inoltre previste altre iniziative di carattere pubblico e istituzionale”.

 

TORRIONE FODESTA, QUALE FUTURO?

Quale futuro per Torrione Fodesta? Il Comune, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi con un rappresentante del Demanio,  ha deciso di procedere alla derattizzazione e alla disinfestazione dei luoghi. Una volta terminate queste operazioni, potrebbe essere la volta buona per pensare seriamente ad un futuro utilizzo della struttura. Struttura che però appartiene al Demanio, per questo il Comune dovrebbe chiedere un trasferimento di proprietà. “E’ un vero peccato che un edificio così bello sia ridotto ad uno stadio di degrado così elevato – ha detto l’assessore Luigi Rabuffi –  sarebbe strategico per la città pensare ad una sua conversione anche considerata la posizione logistica, a pochi passi dal centro ma nello stesso tempo vicina all’ingresso nord della città. Personalmente – spiega l’assessore – vedrei bene questo luogo per ospitare l’attività delle associazioni, oppure come spazio ricreativo da far vivere con iniziative aperte a tutti i piacentini. Sarà certamente uno degli argomenti di cui discuteremo nel ritiro di giunta della prossima settimana”.

Torrione fodesta

 

ZERMANI BONIFICA:”SENTENZA MERITA UN APPROCCIO PIU’ PACATO”

Il giorno dopo la sentenza del risarcimento che il Consorzio di Bonifica deve al Comune di Piacenza relativa al beneficio goduto dagli immobili di proprietà comunale, la palla passa al Presidente Fausto Zermani che, attraverso una nota, spiega di volersi riservare “un migliore approfondimento sul testo della sentenza, sottolineando il tono eccessivamente trionfalistico della notizia giornalistica a fronte di un primo esito parziale e non definitivo. Ritiene il Presidente che l’argomento, per l’importanza che riveste, meriti un approccio pacato e responsabile. Quando c’è in gioco la sicurezza idraulica del territorio e della popolazione gli interessi particolari dei singoli attori devono passare in secondo piano. La sentenza – continua la nota – rappresenta un primo grado di giudizio, fotografa una situazione molto precisa e circoscritta che non mette in discussione il modello di gestione fin qui operante. Non a caso Piacenza, a differenza di altri territori e città, è rimasta sin qui sostanzialmente indenne dagli effetti negativi del cambiamento climatico.Il Consorzio di Bonifica di Piacenza continua il suo lavoro quotidiano volto al miglioramento dell’efficienza della propria azione a favore di tutti i consorziati”. 

fausto zermani

RECUPERO EX CARMINE, CERCASI PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI

Cercasi professionisti per il recupero dell’ex chiesa del Carmine. Il Comune ha pubblicato il bando per l’individuazione del professionista esterno al quale affidare l’incarico. Un incarico particolarmente oneroso e delicato che prevede la realizzazione di rilievi strumentali, indagini specialistiche, progetto esecutivo delle strutture, miglioramento sismico e restauro. Una procedura da 130 mila euro complessivi, aperta a singoli professionisti o associati, purchè siano in possesso di specifici requisiti: laurea in architettura senior, laurea in ingegneria edile, abilitazione al coordinamento della sicurezza. Nel caso il concorrente non fosse in possesso di queste caratteristiche potrà costituire un raggruppamento temporaneo di professionisti, pena l’esclusione della partecipazione al bando. Ricordiamo che il progetto di recupero e restauro dell’ex Carmine rientra nel più ampio intervento di riqualificazione dell’intera area di Piazza Cittadella che comprenderà anche l’eliminazione del mercato coperto. Cosa creare all’interno del Carmine, una volta messo in sicurezza secondo tutti i criteri che le legge impone? Sarà la sfida che si troveranno ad affrontare i super professionisti che il Comune sta cercando, una delle idee era quella di allestire un museo dell’agricoltura.

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START CUP EMILIA ROMAGNA, I VINCITORI SULLA PAGINA WEB DI ZERO523

Massimiliano Bariola, Paolo Piraino, Alexandre Ernest e Roberto Tramelli sono i vincitori locali della sezione piacentina di Start Cup Emilia Romagna 2014, la business plann competition regionale affiliata al Premio Nazionale per l’Innovazione che ha visto come partner Piacenza Expo, Comune di Piacenza e Camera di Commercio. Tutti e quattro i partecipanti hanno presentato, qualche settimana fa, la loro idea d’impresa nei pitch da 90 secondi che Zerocinque23 ha registrato e messo in rete creando una pagina web dedicata all’indirizzo startcup2014.zero523.tv.

The Tarot è il progetto vincitore di Massimiliano Bariola che punta alla valorizzazione turistica dei territori in chiave esperienziale, con storie che mescolano cronaca e realtà con la fiction narrativa di leggenda e folclore. Al secondo posto si è classificato il progetto PValue Research di Paolo Piraino che si propone di connettere ricercatori di industrie farmaceutiche in un network per scambiarsi dati ed esperienze. Al terzo posto a parimerito i progetti Tice – NPM di Alexandre Ernst e XNOOVA/Adagio di Roberto Tramelli. Tice riguarda la creazione di una palestra innovativa per le riabilitazioni motorie e disabilità dei bambini sfruttando metodologie innovative, Xnoova invece riguarda la creazione di una piattaforma basata su tecnologie mobili innovative da utilizzare con smartphone, tablet, gooogle glass che aiuti i visitatori alla scoperta di punti d’interesse turistico/culturali, naturalistici e culinari del territorio.

Per rivedere i quattro progetti vincitori ma anche quelli che hanno presentato la loro idea d’impresa in 90 secondi, potete visitare la pagina startcup2014.zero523.tv 

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STARTUPPERS SI PRESENTANO SU STARTCUP2014.ZERO523.TV

L’idea d’impresa in 90 secondi. In un minuto e mezzo giovani neo imprenditori hanno condensato il loro progetto d’impresa. Ventidue startuppers si sono alternati al E-qbo di piazza Cavalli per tre mercoledì di luglio presentandosi in un pitch da 90 secondi. Poco tempo ma considerato sufficiente dagli esperti di comunicazione per focalizzare gli elementi fondamentali che descrivono un’idea innovativa. Zerocinque23 li ha registrati creando, per loro, una pagina ad hoc. All’indirizzo startcup2014.zero523.tv trovate i pitch dei ventidue giovani lavoratori o studenti alcuni dei quali hanno partecipato alla sezione piacentina di Startcup Emilia Romagna 2014 che ha fatto tappa a Piacenza il 12 giugno scorso. Idee innovative che hanno partecipato al concorso dedicato alla creazione di nuove imprese che vede in prima fila Piacenza Expo, Comune di Piacenza e la Camera di Commercio. La pagina web dedicata offre la possibilità di mettere in contatto i neo imprenditori con potenziali investitori.

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START UPPERS SI RACCONTANO IN 90 SECONDI SU ZEROCINQUE23

L’innovazione che passa dal web. Parte oggi l’iniziativa Start up al cubo, ovvero come presentare la propria idea di impresa in 90 secondi. Zerocinque23 registrerà le idee di impresa dei neo imprenditori che hanno partecipato alla business plan competition Start Cup Emilia Romagna 2014. All’interno dell’E-qbo di piazza Cavalli si alterneranno per tre mercoledì i giovani imprenditori che in 90 secondi presenteranno l’idea di impresa che verrà rilanciata sul web. Al termine dei tre appuntamenti Zerocinque23.tv realizzerà una pagina web dedicata all’evento che potrà mettere in contatto i neo imprenditori con potenziali investitori nel corso dell’iniziativa Start up Financing promossa sul territorio dai sostenitori locali di Start cup Emilia Romagna, ovvero Piacenza Expo, Comune di Piacenza e Camera di Commercio.  Gli appuntamenti proseguiranno mercoledì 9 e 16 luglio, a quest’ultimo parteciperà anche Emil Abirascid, giornalista e CEO Startupbusiness

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RENZA MALCHIODI NELLO STAFF DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Dopo Vittoria Avanzi, anche qualcun’ altro farà le valigie per lasciare il Comune. Da lunedì 7 luglio Renza Malchiodi lascerà Palazzo Mercanti, per la presidenza del Consiglio dei Ministri. Ci spieghiamo meglio: si insedierà in quella che viene definita una Unità di Missione per quanto riguarda il tema dell’edilizia scolastica. In pratica il suo nome sarà un punto di riferimento per i sindaci in materia di scuola e edilizia. Il sottosegretario Roberto Reggi l’ha scelta per questo ruolo di importante coordinamento e interfaccia tra i primi cittadini e il Governo su un tema fondamentale. In pochi mesi il Comune di Piacenza perde un’ altra figura di riferimento nell’organigramma interno. Renza Malchiodi dal 2009, ricopre il ruolo di dirigente del Gabinetto del sindaco e dal 2012 veste la divisa di Comandante ad interim della Polizia Municipale. Il sindaco Dosi nel commentare questa notizia ha dichiarato: “Dobbiamo vedere l’aspetto positivo, avere una piccola pattuglia tutta piacentina così significativa in un ruolo così centrale del Governo, ci permetterà di portare a casa risultati significativi”. Per sostituire sia Avanzi, oggi impiegata nello staff di Reggi al Ministero dell’Istruzione, che Malchiodi il comune sta pensando ad una riorganizzazioni interna delle mansioni, ma nessuna nuova assunzione.

 

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SINDACATI: “IL COMUNE INTERVENGA SULLA FONDAZIONE”

I sindacati piacentini si espongono in modo unitario sulla situazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Lo fanno attraverso una nota nella quale chiedono al Comune di intervenire urgentemente per un rapido rilancio di tutti gli organismi di governance dell’ente e di promuovere un confronto pubblico aperto alla città. Proprio a conferma di questo, secondo i rappresentati di Cgil Cisl e Uil, non si deve fare “tabula rasa” o dare un colpo di spugna rispetto a quanto accaduto, ma al contrario parlarne perchè tutto venga  a galla. Solo così, forse a fatica, si riuscirà a girare pagina.

Di seguito la nota integrale dei sindacati:

La Carta delle Fondazioni, approvata nel 2012 della Assemblea dell’Acri, apre con le seguente affermazione: “Le Fondazioni rappresentano un bene originario nelle comunità locali e realizzano in responsabile autonomia i propri scopi istituzionali, secondo le proprie determinazioni, operando prevalentemente nell’ambito dei territori da cui hanno avuto origine”. Anche in nome di questa autonomia le organizzazioni sindacali in questi anni hanno seguito con attenzione le vicende della Fondazione di Piacenza e Vigevano, chiedendo che essa esercitasse un ruolo più attivo per la valorizzazione del territorio, evitando però intromissioni nell’attività. Pensando però agli ultimi sviluppi divenuti di dominio pubblico, vengono i brividi a vedere la distanza con lo spirito che ne dovrebbe informare l’operato, ed è impossibile non intervenire a tutela dell’integrità di questo particolare “bene originario”, uno dei pochi che sono rimasti in un territorio sempre più fragile e debole da un punto di vista socio economico. Poiché la Fondazione non è patrimonio privato di chi siede in Palazzo Rota Pisaroni, in primo luogo appare necessaria una radicale “operazione verità” che informi con precisione le comunità stesse (Piacenza e Vigevano) sulla effettiva, residuale, consistenza del patrimonio della Fondazione. Per renderla possibile, sarebbe utile che tutte le personalità coinvolte nella sua gestione facessero un passo indietro, a partire dallo stesso Consiglio di Amministrazione che non sembra avere la lucidità nè di controllare l’operato della Fondazione nè di assicurarne una solida leadership. Tutte le istituzioni che sottendono la Fondazione si attivino per trovare una soluzione di netta discontinuità con qualunque passato (l’insuccesso conclamato e le gravi perdite per l’Istituto e per Piacenza nessuno le può negare) che alla cittadinanza assicuri competenza e visione strategica. Sarebbe poi opportuno che la comunità venisse messa in grado di capire che cosa è successo, al di là di uno sterile ping-pong di accuse e controaccuse, in particolare da coloro che non più tardi di un anno fa hanno votato la fiducia al Presidente e che ora la ritirano proprio nel momento in cui il Presidente chiede un cambio di passo. Quindi non si tratta di fare “tabula rasa”, di dare un colpo di spugna, anzi questo ci appare proprio il momento di approfondire, di uscire dal generico e, parlando di quanto è avvenuto negli ultimi anni, proporremmo di iniziare a valutare il valore dell’impatto economico e sociale dei singoli interventi. Forse così sarà possibile una nuova fase, davvero più trasparente dell’attuale. La Fondazione è troppo importante per essere lasciata a sé stessa e alle lotte intestine che vi si sono sviluppate. Nel marasma conclamato, Comune, Diocesi, università… colgano finalmente l’occasione per riflettere meglio su quale debba essere il ruolo della Fondazione: munifica elargitrice di contributi a una ampia platea di beneficiari non sempre interessati alla qualità e al senso degli investimenti che essa compie o non piuttosto attrice consapevole del benessere collettivo, anch’essa quindi impegnata in prima linea nel contrasto di quella crisi economica per cui sono sempre più indispensabili interventi sul fronte del lavoro, del sistema di welfare, delle relazioni familiari e comunitarie, dei sistemi turistici e culturali. Per dare un segnale concreto chiediamo al Comune di Piacenza di intervenire urgentemente per un rapido rilancio di tutti gli organismi di governance della Fondazione e di promuovere un confronto pubblico con la cittadinanza sull’operato della stessa e sul suo futuro; questo affinché la Fondazione torni ad essere “bene originario della nostra comunità“.

Per CGIL CISL UIL Zilocchi Molinari Borotti

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NEO SEGRETARIO FILIPPINI:”MENO CONSIGLI COMUNALI E PIU’ DIBATTITO IN COMMISSIONE”

Ha partecipato solo a tre consiglio comunali ma si è già fatto un’idea su dove e come intervenire. Vincenzo Filippini è il nuovo segretario generale del Comune di Piacenza. Un incarico, cosiddetto a scavalco, nel senso che fino al 31 luglio prossimo Filippini manterrà la carica di segretario e direttore generale anche a Savona, comune nel quale si recherà due volte a settimana. Selezionato su oltre 50 candidati, Filippini ha preso visione della macchina amministrativa comunale delineandone “vizi e virtù”.

“Mi sembra una struttura molto organizzata – ha detto nel corso della sua presentazione – per la qualità dei servizi resi”. Dall’altro lato però in tre consiglio comunali il nuovo segretario ha firmato solo una delibera. Qualcosa lascia intendere che ci sia qualcosa da rivedere nelle tempistiche e nel regolamento. A domanda specifica Filippini risponde:”Meno sedute di consiglio comunale con interventi più brevi, l’ideale sarebbe portare a 1/3 il tempo di intervento a consigliere. Il grande del lavoro – ha spiegato – va fatto all’interno delle commissioni, quello è il luogo deputato a discutere, in modo anche più tecnico e specifico, degli argomenti, in modo che quando si arrivi in consiglio lo si faccia preparati”. Il segretario generale porta l’esempio di Savona: “il bilancio di previsione è stato approvato in due ore dopo il passaggio in sei commissioni. Nel 2013 nel comune di Savona si sono svolti 9 consigli comunali, a Piacenza 43”. I numeri parlano da soli.

L’occasione si prestava per chiedere a sindaco e segretario generale il risultato delle controdeduzioni inviate al Ministero delle Finanze dopo le ispezioni del mese del novembre scorso nel corso delle quali erano state riscontrate otto criticità. “Siamo in attesa del riscontro del ministero – ha detto Filippini – ma mi sembra corretto e doveroso sottolineare che a fronte di otto criticità sono stati evidenziati 25 apprezzamenti sul livello delle prestazioni di questo comune”.

DOSI FILIPPINI