ECCO IL NUOVO DORMITORIO DI SAN SEPOLCRO. “NEL 2022 ACCOLTI 279 SENZA TETTO”

E’ aperto da un paio di notti e ha già ospitato quattro persone. Il dormitorio accanto all’area sportiva della chiesa di San Sepolcro può accogliere fino a otto persone senza dimora che nelle notti d’inverno non possono contare su un tetto sicuro sotto il quale ripararsi.

Si tratta di un servizio di assistenza notturna aperto fino al 30 aprile, a uomini che vivono in strada. Una realtà divenuta operativa grazie al coordinamento del comune di Piacenza e delle numerose associazioni ed enti che, in rete, ne hanno permesso l’attivazione, oltre che certamente la comunità macedone che ha messo a disposizione i locali.

RIFUGIO SEGADELLI: L’ACCOGLIENZA CHE RESISTE ALLA PANDEMIA

Dieci posti letto ridotti a cinque causa Covid, sempre al completo. Così come gli ulteriori quattro arrivati grazie alla concessione dell’Associazione Pendolari, al primo piano della stessa palazzina. Il dormitorio rifugio Segadelli è un approdo sicuro per chi ha deciso, o si è trovato, a vivere in strada. Da giugno la gestione è stata affidata, tramite bando, alla cooperativa Papa Giovanni XXIII, che ha preso il posto della Ronda della Carità e di Gianni Bonadè che 20 anni fa aveva fondato il Segadelli.

Ogni sera alle 20 arrivano gli ospiti, doccia, cena e poi pronti per passare la notte al caldo, con l’assistenza di un operatore. L’ingresso è riservato a chi possiede un documento di identità o un permesso di soggiorno se straniero, a chi è vaccinato contro il Covid o si è sottoposto a tampone molecolare.

QUANDO L’ACCOGLIENZA LA FANNO LE PERSONE. A TUTTO TONDO

In due anni sono passati di qui una cinquantina di persone; uomini italiani e stranieri senza fissa dimora, una condizione che il freddo dell’inverno rende ancora più difficile. La struttura sorta all’interno della parrocchia della Sacra Famiglia è nata come un dormitorio, oggi rappresenta qualcosa di più. Aprendo la porta si respira profumo di accoglienza vera, il calore di una famiglia che passa per i gesti e le azioni dei volontari che vi prestano servizio. Una sessantina circa, divisi in tre gruppi, una forza fondamentale senza i quali questa casa non potrebbe funzionare.

Quello che i piacentini si troveranno di fronte, una volta terminati i lavori, sarà qualcosa di inimmaginabile. L’intervento di ripristino dell’ex chiesa del Carmine di piazza Casali riporterà alla luce elementi, oggi, quasi impossibili da immaginare considerata la condizione di degrado in cui versa. Il progetto di restauro, che per essere eseguito deve essere ancora appaltato, prevede il ripristino di una gradinata del 1699 costruita all’esterno che collegava la chiesa a via Borghetto.

Gli ospiti del centro riabilitativo dell’Assofa hanno realizzato queste belle opere per augurare buon natale alle loro famiglie. Le prendiamo in prestito, idealmente, anche noi per augurarvi di trascorrere feste serene con il messaggio di mettere sempre in luce quelle di buono c’è in ognuno di voi come hanno fatto i ragazzi della cooperativa Assofa.

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