CIVILTA’ CASTELLANA SI METTE IN CORSA PER LE AMMINISTRATIVE

Civiltà Castellana ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative per il comune di Castel San Giovanni. L’occasione per l’annuncio è stata la cena di Natale, molto partecipata, che si è svolta nelle scorse settimane.
Si è accennato anche alle linee principali del programma che guideranno il gruppo: in primo piano il tema della viabilità, che comprende nuove aree di parcheggio, tangenziali, una strada a veloce percorrenza a sud del paese. “Vogliamo elaborare un programma per i prossimi quindici anni, a lungo termine, per progettare nuovi servizi per i cittadini” ha detto Carlo Capelli.
Un altro tema portante del programma è la sicurezza, lavorando sulla percezione che ne hanno i cittadini. “Domenica scorsa una signora, in pieno giorno, è stata attorniata da quattro ragazzi per derubarla. Erano le 11 del mattino. La donna è riuscita a divincolarsi e rifugiarsi nella vicina edicola – racconta Capelli – questo è un tema che tocca da vicino ognuno di noi, per questo occorre una vera rigenerazione urbana. Le bande giovanili rappresentano un disagio per i cittadini – continua Capelli – non poter camminare tranquillamente per la strada li disturba. Noi vorremmo analizzare il fenomeno ed elaborare una serie di azioni utili per rigenerare la città”.
Anche la questione ambientale è prioritaria, con interventi a lungo termine, come possono essere le comunità energetiche, un’opportunità che la prossima amministrazione deve saper cogliere.
“E’ stato un momento, oltre che conviviale, nel quale con i presenti (circa un centinaio) si sono poste le basi per ragionare sui prossimi mesi in base a ciò che riteniamo indispensabile per lo sviluppo di Castello. Il nome del candidato non è, al momento, nelle nostre priorità., quello che conta ora sono i temi per il rilancio della nostra città”.
Nel corso della serata sono state evidenziate la necessità e l’urgenza di avere una classe dirigente in grado di prendere decisioni in tempi rapidi.
Civiltà Castellana sta programmando gli eventi per i primi mesi del nuovo anno: sono in fase di organizzazione due serate pubbliche sul tema del recupero dell’attrattività del territorio, che passa anche per il rilancio del commercio, e sulla rigenerazione urbana.

ELEZIONI POLITICHE: VINCE FRATELLI D’ITALIA DI GIORGIA MELONI. DEBACLE DEL PD, MOVIMENTO 5 STELLE TERZO PARTITO

La vittoria è smaccata: la coalizione di centro destra raggiunge 44.06% con 29 seggi, la coalizione di centro sinistra 26.07% con 5 seggi. Dai risultati delle principali coalizione emergono soprattutto tre dati: il risultato forse oltre le aspettative di Fratelli d’Italia al 26.13%, la Lega decisamente sottotono che non ha raggiunto la doppia cifra ferma all’8.90% e, dall’altra parte, il risultato perdente del Partito Democratico al 18.98%.

La vittoria del centro destra in Italia è chiaramente di matrice Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, la vera vincitrice di queste elezioni, che è riuscita a catalizzare, osservando le percentuali, a conquistare anche l’elettorato della Lega che l’ha preferita a Matteo Salvini. Ininfluente il risultato di Noi Moderati sotto l’1%, invece Forza Italia ha praticamente la Lega con 8.28%.

Nel centro sinistra è cocente la sconfitta, tanto che nel PD si parla già di congresso per il cambio della segretaria a meno che non arrivino prima le dimissioni di Enrico Letta, sul cui futuro dopo il 25 settembre non ha mai lasciato trapelare nulla. La federazione Verdi + Sinistra Italiana ottiene il 3.53%, + Europa 2.94% e Impegno Civico 0.56%.

Fuori dalle coalizione ci stanno Movimento 5 Stelle che superato il 15% confermandosi il terzo partito italiano e Azione+Italia Viva che non è arrivata alla doppia cifra 7.76%. E’ quasi banale dire che se il centro sinistra fosse riuscito nella impossibile impresa del campo largo con M5S e Azione + IV avrebbe superato il centro destra.

In tutti e tre i collegi dell’Emilia Romagna la vittoria è andata al centro destra al plurinominale che all’uninominale dove erano candidati Tommaso Foti che ha ottenuto 52.53% eletto parlamentare e Beatrice Ghetti, per il PD, che ha ottenuto il 25.68%. Rieletta anche Paola De Micheli che era capolista del collegio plurinominale della Camera in Emilia e Elena Murelli al Senato con il 45.42%.

Un altro dato su cui riflettere, ultimo ma non per importanza, è l’astensione: 63.91%, una percentuale mai toccata per le elezioni politiche. A Piacenza ha votato quasi il 70%, nel 2018 il 75.69%. Il comune piacentino dove si è votato di più è stato Villanova sull’Arda con il 74.16%, quello dove si è votato meno è Cerignale con 62.39% seguito da Ferriere 65.50% Castel San Giovanni con 62.73%

AGGIORNAMENTO AFFLUENZA: 58.28% ALLE ORE 19. IN CALO RISPETTO AL 2018

Aggiornamento delle ore 19: a Piacenza l’affluenza alle urne è stata del 58.28%. Nel 2018, alla stessa ora, aveva votato il 65.43%.

A livello nazionale invece l’affluenza 51.22%. Tra le regioni italiane, l’Emilia Romagna resta quella con la maggiore percentuale di affluenza: 59.73%.

I seggi saranno aperti fino alle 23.

ELEZIONI: A PIACENZA, ALLE 12, AFFLUENZA AL 24.25% COME NEL 2018

Urne aperte dalle 7 alle 23 per le elezioni politiche. A Piacenza alle ore 12 ha votato il 24.25% degli aventi diritto, una percentuale pressoché identica alle precedenti consultazioni del 2018 quando votò il 24.26%.

Il dato dell’affluenza piacentino è sopra la media nazionale (19.10%), La regione Emilia Romagna è quella, per ora, con l’affluenza più alta 23.47%

In Emilia-Romagna dovranno essere eletti complessivamente43 parlamentari, 29 alla Camera e 14 al Senato, numero di rappresentanti da eleggere ridotto rispetto all’ultima tornata del 2018, in seguito alla riforma costituzionale del 2020. Riforma che ha anche portato alla rimozione del limite di età di 25 anni per il voto al Senato: quindi ora tutti i cittadini maggiorenni possono votare sia per la Camera che per il Senato.

I dati su affluenza e scrutini sono disponibili in tempo reale al sito https://dait.interno.gov.it/elezioni

BERSANI: “CORAGGIO E UMILTA’ PER CONQUISTARE GLI INDECISI”

Non è candidato ma sta girando l’Italia come se lo fosse. In questi mesi di campagna elettorale Pier Luigi Bersani, presidente di Articolo 1, ha lavorato per la coalizione di cento sinistra a guida Partito Democratico, scoprendo, al contrario di ciò che rivelano i sondaggi, che tra gli italiani non ci sarebbe quell’ondata di destra per molti scontata.

La sfiducia tra gli elettori è evidente soprattutto nelle fasce più deboli; ma temi come la flat tax, l’autonomia differenziata su scuola e sanità, le posizioni del centro destra su diritti civili, reddito di cittadinanza, ius soli, fine vita, ambiguità sulla legge 194 dell’interruzione di gravidanza, secondo Bersani, non fanno parte del sentire degli italiani.

ELEZIONI POLITICHE: PAOLA DE MICHELI CAPOLISTA PD IN EMILIA OVEST

Paola De Micheli sarà capolista del Partito Democratico nel collegio della Camera dell’Emilia Ovest, nelle province di Parma, Piacenza e parte di Reggio Emilia. E’ lei stessa ad annunciarlo in un post sul pagina Facebook.

“Orgoglio e responsabilità” scrive De Micheli nel suo post, saranno i fari che guideranno la campagna elettorale da oggi al 25 settembre. Un mese o poco più che De Micheli promette di vivere in prima linea e intensamente, “Non risparmierò un grammo della mia energia a fianco degli altri candidati nei collegi, per far vincere la nostra idea di futuro e i diritti, per dare dignità vera al lavoro dentro a un’Italia Democratica e Progressista. Per onorare fino in fondo la tradizione e la storia di una terra profondamente antifascista”.

“Porterò in Parlamento tutto l’impegno e la competenza maturata in questi anni. Uniti alla tensione ideale e a una passione genuina, senza le quali la politica si separa dalla vita delle persone. La sfida è alta, ci sarà tanto bisogno del vostro aiuto, ma ne sono certa: insieme possiamo vincere!”

E ora che le liste sono composte è davvero il momento che il Pd e la coalizione di centro sinistra si tuffino nella campagna elettorale: c’è bisogno di programmi, di parlare con la gente, di incontrarla, di farsi capire. Il cammino per il centro sinistra, stando ai sondaggi, è in salita rispetto al centro destra. Uno scoglio non facile è stata anche la scelta delle candidature che ha visto il PD impegnato ieri fino a tarda notte. Tra gli esclusi illustri: Luca Lotti, Stefano Ceccanti, Monica Cirinnà. Tra i volti nuovi quattro giovani under 35: Rachele Scarpa, Caterina Cerroni, Raffaele La Regina, Marco Sarracino. Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, Carlo Cottarelli capolista in Senato a Milano, e il virologo Andre Crisanti capolista in Europa.

“ABBIAMO PAGATO LA CRISI DEI PARTITI E LA SCARSA PARTECIPAZIONE AL VOTO”

La delusione per il risultato personale e in particolare per quello del Movimento 5 Stelle è innegabile e con la consueta pacatezza che gli è propria, non la nasconde. Sergio Dagnino con 104 preferenze e un magro 2,06 per cento ottenuto dal Movimento 5 Stelle di cui era capolista all’interno della coalizione di Alternativa per Piacenza, restando così le cose, sarà fuori dal prossimo consiglio comunale, dopo 5 anni di strenua e preparata opposizione.

La crisi dei partiti si è fatta sentire eccome anche a Piacenza, Lega e Movimento in primis, ma Dagnino non pensava in modo così importante.

COMUNALI: A PIACENZA HA VOTATO IL 53% DEGLI ELETTORI. DALLE 14 AGGIORNAMENTO DATI IN TEMPO REALE

Il primo dato, decisamente poco confortante, è quello dell’affluenza: alle 23 di ieri sera aveva votato, a Piacenza, il 53,21 per cento dei votanti contro il 56,40 del 2017. In calo anche la percentuale di affluenza degli altri comuni: a Bettola ha votato il 57.38, Carpaneto 59.53, Monticelli il 52.11, Villanova il 58.90 per cento. Percentuali inferiori a cinque anni fa.

Un dato preoccupante che conferma, anche in questa tornata, la forte disaffezione dei cittadini al voto, nonostante si tratti del voto comunale, ovvero l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale.

Lo scrutinio comincerà alle 14 di oggi che seguiremo attraverso i seguenti link

https://www.0523tv.it/comunali2022

https://www.0523tv.it/elemobile

 

 

AMMINISTRATIVE: ALLE 19 HA VOTATO IL 38,5 PER CENTO

Affluenza in calo se paragonata a cinque anni fa: nel 2017 alle ore 19, nel comune capoluogo, aveva votato il 40,48 per cento, oggi il 38,5. L’unico comune dove la percentuale è più alta è Carpaneto: nel 2017 votò il 42,46 per cento, oggi il 43,48 per cento.

Negli altri comune coinvolti nelle elezioni amministrative questi sono i dati: a Bettola ha votato il 43,35 per cento, a Monticelli il 39,56 e a Villanova il 42,20 per cento.

Lo spoglio incomincerà domani pomeriggio alle 14. Per avere i dati in tempo reale è possibile collegarsi ai link https://www.0523tv.it/comunali2022  e https://www.0523tv.it/elemobile

 

 

AMMINISTRATIVE COMUNALI: SEGGI APERTI FINO ALLE 23. ALLE ORE 12 AFFLUENZA DEL 20.30%

Piacenza e altri quattro comuni della provincia, Bettola, Carpaneto, Monticelli e Villanova, sono chiamati al voto amministrativo per il rinnovo del consiglio comunale. Insieme alla scheda azzurra delle comunali, agli elettori saranno consegnati anche le schede riferite ai cinque quesiti referendari sul tema giustizia. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Per votare occorre avere la tessera elettorale, un valido documento di identità ed essere muniti di mascherina.

Alle ore 12 a Piacenza ha votato il 20,30% degli aventi diritto, nel 2017, alla stessa ora aveva votato il 21,83%.

Lo spoglio dei quesiti referendari si svolgerà questa sera alla chiusura dei seggi, mentre quello delle amministrative, domani, lunedì 13 giugno alle 14. 4

Se volete restare aggiornati e seguire in tempo reale lo scrutinio con i dati relativi al comune di Piacenza potete collegarvi ai link  per computer https://www.0523tv.it/comunali2022

per Mobile https://www.0523tv.it/elemobile