EXPO 2015: LA ZOLLA DI TERRA PER PIAZZETTA PIACENZA

Quale l’elemento rappresenta Piacenza e il suo territorio? La terra. È la risposta che si sono dati gli architetti che hanno partecipato al workshop per la progettazione di Piazzetta Piacenza all’interno del Padiglione Italia per Expo 2015. Una grande zolla di terra sollevata dentro la quale verranno inseriti allestimenti che parlino di Piacenza, della sua tradizione e dei suoi simboli. Il progetto è stato scelto tra i quattro realizzati in tre giorni da altrettanti gruppi composti da studenti di architettura e giovani professionisti under 35. Una scelta difficile per la commissione, che ha deciso di premiare il Gruppo 2. 326 lamelle di carta, pazientemente incollate per due giorni da quattro persone, è il simbolo della terra, la zolla dentro la quale si scopre un mondo. 

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/zolla expo.mp4″ ogg=”http://www.zero523.tv/filmati/zolla expo.ogv” webm=”http://www.zero523.tv/filmati/zolla expo.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2014/11/zolla.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

DOVE OGGI C’E’ UN CAMPO, SORGERA’ PIAZZETTA PIACENZA

Là dove oggi c’è un campo, domani sorgerà piazzetta Piacenza. A realizzarla saranno giovani studenti del Politecnico facoltà di architettura e professionisti iscritti all’Ordine di Piacenza. Una novità assoluta in termini istituzionali: mai prima d’ora architetti affermati si erano seduti al tavolo con giovani laureandi e laureati per scambiarsi opinioni, visioni, realtà in vista di un evento di portata internazionale quale è Expo 2015. Una novità anche perchè finalmente si sente parlare di Expo in termini concreti. Tra ritardi e rallentamenti che fanno quasi temere che all’evento si giunga con una certa impreparazione, finalmente si progetta un luogo fisico. Questo spazio si chiama, appunto, Piazzetta Piacenza, un luogo dove il nome della nostra città e con lei i simboli, verranno promossi, si spera, a dovere. 

Tre giorni dove work shop di una quarantina di giovani architetti divisi in quattro gruppi disegneranno e progetteranno lo spazio realizzando un layout; uno solo verrà scelto e realizzato. Entro la metà di dicembre si conosceranno anche i costi di realizzazione. 80 metri da vestire, seguendo le linee guida di Expo. 

Giovedì è in programma la presentazione del progetto che diventerà Piazzetta Piacenza

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/workshop architetti.mp4″ ogg=”http://www.zero523.tv/filmati/workshop architetti.ogv” webm=”http://www.zero523.tv/filmati/workshop architetti.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2014/11/oda.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

EXPO 2015: ARCHITETTI E STUDENTI INSIEME PER PIAZZETTA PIACENZA

L’ordine degli architetti e la facoltà di architettura insieme per Expo 2015. Il compito è ambizioso e soprattutto concreto in vista di un evento che sembra subire ogni giorno pesanti rallentamenti. Questa volta invece abbiamo l’impressione che una ventata di operatività verrà gettata sul progetto. Saranno gli architetti under 35 piacentini insieme agli studenti futuri architetti a progettare il Piazzetta Piacenza. “E’ una grande soddisfazione – ha detto il presidente dell’Ordine Giuseppe Baracchi – non è mai accaduto a Piacenza che professionisti e studenti mettessero insieme idee e professionalità per un progetto così importante”. L’operatività partirà subito, anche perchè maggio è dietro l’angolo: dal 24 al 26 novembre all’Urban Center prenderanno il via i workshop per produrre i layout. Il 27 novembre una commissione formata da Associazione Temporanea di Scopo proclameranno il layout vincitore. Entro il 6 dicembre il progetto diventerà definitivo. Per la progettazione della Piazzetta ci saranno precisi riferimenti da seguire, spazi da rispettare stabiliti dall’ATS. Come racchiudere in poco spazi l’essenziale? “Occorre progettare uno spazio accogliente – ha spiegato Baracchi – che racchiuda l’agroalimentare, l’acqua, il suolo e il cibo oltre che le tipicità piacentine”.