CIBO: QUANTO IL CONSUMATORE E’ CONSAPEVOLE?

I consumatori sono consapevoli di ciò che scelgono in campo alimentare? Se lo sono chiesti relatori dell’incontro organizzato da Caffexpò Consumo di cibo: la dignità di una scelta consapevole nel mercato odierno, appuntamento inserito all’interno del programma del Festival del Diritto. “Il livello di sicurezza alimentare, oggi, è altissimo – ha detto Agostino Macrì – perchè il produttore è costretto a controlli rigorosissimi su ciò che produce. Però da parte del consumatore non c’è altrettanta consapevolezza. Il nuovo regolamento dell’Unione Europea impone che vengano riportate in etichetta alcune informazioni utili ai consumatori: come i valori nutrizionali, la quantità di sale negli alimenti, allergeni presenti nei cibi”. Donatello Sandroni è intervenuto sulle modalità di comunicazione ai cittadini. “Il livello di sicurezza è molto alto – ha confermato – ma quanti lo sanno? Ci sono informazioni molto fuorvianti che, spesso, indicano ciò che un alimento non contiene piuttosto che quello che contiene. Da qui è facile creare allarmismi e paure ingiustificate tra i consumatori”.

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IANNACONE”PER RACCONTARE BISOGNA SPORCARSI LE MANI”

Raccontare storie solo apparentemente secondarie: è questa l’essenza del mestiere del giornalista. Lo ha detto Domenico Iannacone, giornalista di Rai 3, per anni nella redazione di Ballarò ed ora reporter di Presa Diretta con Riccardo Iacona. Ha partecipato all’incontro organizzato da Svep Quando il giornalismo racconta la vita rispettando la dignità insieme ai redattori di Radio Shock e al dott. Emanuele Guagnini. Come si raccontano le storie e come si trasmettono al pubblico televisivo, avendo cura di rispettare le persone di cui si parla? “Raccontando con serietà senza giudicare quello che si vede, ascoltando le persone” quello che Iannacone mette in pratica ogni volta che scrive e monta un’inchiesta che verrà trasmessa in tv. “Per raccontare bisogna sporcarsi la mani” ha detto, nel senso che bisogna ascoltare le storie, le persone, sedersi al tavolo con loro. Da che sguardo parte il suo giornalismo? gli hanno chiesto. “Guardando dove non guardano gli altri” ha risposto “con uno sguardo empatico che mette in sintonia giornalista e intervistato”. Come è accaduto con lo speciale “L’ultimo giorno” dove Iannacone ha raccontato l’ultimo giorno alla Mivar, azienda specializzata nella produzione di televisioni. Lo stesso sguardo empatico che anima la redazione di Radio Shock, da dieci anni impegnato nella scommessa, decisamente vinta, di sdoganare la malattia mentale contro lo stigma.

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FESTIVAL DEL DIRITTO, GLI EVENTI PRINCIPALI ANCHE IN DIRETTA STREAMING

Al via la tre giorni dedicata alla nona edizione del Festival del Diritto. Un’edizione ridimensionata sia nella durata, tre giorni anzichè quattro, e nelle presenze: non parteciperà, se non in videoconferenza, il curatore scientifico del Festival Stefano Rodotà costretto a rinunciare alla trasferta piacentina per motivi di salute. Lui stesso, nel corso della presentazione qualche mese fa, aveva annunciato che sarebbe stata l’ultima edizione da lui curata. Non saranno presenti neppure il magistrato Ilda Boccassini nè il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Le conferenze principali verranno trasmesse in diretta streaming, oltre che su www.festivaldeldiritto.it, anche sulla nostra pagina festivaldeldiritto.zero523.tv

Ecco il programma degli eventi in diretta:

Venerdì 23 settembre, le riprese saranno effettuate per l’incontro con Tullio Gregory delle 11.30 alla sala dei Teatini, per l’intervento di Remo Bodei all’auditorium Sant’Ilario alle 16, per la conferenza di Gustavo Zagrebelsky alle 18.30 alla sala dei Teatini e per il ciclo “Testimoni del tempo” alle 20.30 a Palazzo Gotico.

Sabato 24, video on line e al Media Center per l’appuntamento con Thomas Casadei sul tema “Schiavitù”, alle 9.30 a Palazzo Galli, dove alle 12 verrà trasmesso anche il dibattito con Susanna Camusso. Diretta alle 16.30 da Palazzo Gotico per l’intervento del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, alle 17.30 per l’incontro con Armando Spataro da Palazzo Galli e alle 20.30 per la conferenza di Zygmunt Bauman da Palazzo Gotico.

Per quest’ultimo evento, in particolare, sarà possibile ascoltare in diretta la traduzione simultanea in italiano, mentre in sala verranno messe a disposizione del pubblico 500 cuffie per l’ascolto individuale (con l’invito, a chi conosce la lingua inglese, a lasciare a chi ne ha necessità la fruizione di tale attrezzatura).

Domenica 25 settembre, infine, le riprese riguarderanno il dialogo tra Chiara Saraceno e Muriel Fabre-Magnan alle 11 a Palazzo Galli, nonché l’incontro con Carlo Cardia e Antonio Chizzoniti delle ore 12 all’Auditorium della Fondazione, da dove verrà trasmesso anche l’intervento di Melita Cavallo e Giovanni Maria Flick delle ore 16. Alle 18.30, in diretta dal salone monumentale di Palazzo Gotico l’appuntamento conclusivo affidato a Stefano Rodotà e Geminello Preterossi.

Gli stessi eventi che saranno trasmessi via web verranno anche diffusi presso il Media Center allestito in piazza Cavalli, nonché sulla pagina Facebook festivaldeldiritto. Immagini e aggiornamenti costanti saranno garantiti anche sugli altri social network: Twitter e Instagram, entrambi con hashtag #festivaldiritto

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RODOTA’: “SARA’ IL MIO ULTIMO FESTIVAL DEL DIRITTO”

“Sarà il mio ultimo festival del Diritto” lo ha annunciato cogliendo tutti un pò di sorpresa. Stefano Rodotà, per nove edizioni curatore scientifico del Festival del Diritto, ha annunciato al termine della video conferenza via Skype che sarà l’ultima edizione da lui curata, senza motivarne la decisione. Al di là dell’annuncio nel corso della conferenza, nella quale sono confluite la commissione n.1 e quella delle Elette, il tema dell’edizione è stato declinato in ogni sua sfaccettature attraverso le domande dei consiglieri. La dignità: nel lavoro, nella giustizia, nelle carceri, tra le persone. Rodotà, senza svelare alcuna delle presenze di spicco attesa per questa edizione, ha risposto alle sollecitazioni dei consiglieri comunali: non mancherà il tema del reddito di cittadinanza sollevato dalla capogruppo 5 Stelle Mirta Quagliaroli; famiglia, giovani, lavoro, pensionati si legheranno al tema della dignità come ha chiesto il consigliere Marco Colosimo; il capogruppo della Lega Nord Massimo Polledri ha auspicato un equilibrio nella scelta dei relatori su alcune tematiche delicate come la famiglia; la consigliera Lucia Rocchi ha riflettuto sul binomio dignità-profughi e sul loro inserimento nella società che li ha accolti; dignità-meritocrazia è stata la sollecitazione del consigliere del PD Federico Sichel, mentre dignità- giovani e social quella della consigliera Annalia Reggiani. Le conclusioni sono state affidate al sindaco Paolo Dosi che ha sottolineato come il Festival del Diritto sia un’occasione di crescita per la comunità piacentina non solo in termini numerici.

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FESTIVAL DEL DIRITTO, ECCO I NUMERI DELL’OTTAVA EDIZIONE. LA DIGNITA’, TEMA DEL 2016

Si è chiusa l’edizione 2015 e si pensa già alla prossima. Nonostante per alcuni il Festival del Diritto necessiti di una sferzata di novità, nella forma forse più che nella sostanza, il responsabile scientifico Stefano Rodotà e il sindaco Dosi, come vuole la tradizione, hanno annunciato il tema della nona edizione: la dignità. Intanto i numeri di questa edizione appena trascorsa sono positivi: un centinaio gli eventi proposti in calendario di cui una settantina espressione del programma proposto da scuole, associazioni e ordini professionali. Grande affluenza è stata registrata per le conferenza del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky e del ex calciatore Lilian Thuram oltre che degli scrittori Walter Siti e Gianrico Carofiglio. Circa 2 mila al giorno gli accessi al sito del Festival, con un totale di quasi 10 mila utenti complessivi che si sono collegati al web. Per le dirette video si sono registrate punte di 450 contemporaneamente. Fondamentale l’apporto dei volontari: 88 studenti degli istituti Cassinari, Colombini, Goia, Leonardo da Vinci, Isii Marconi, Respighi, Romagnosi, Tramello, Volta di Borgonovo, Mattei di Fiorenzuola. Accanto a loro, in u  ruolo operativo e di coordinamento 15 volontari del Gruppo di Protezione Civile I Lupi.

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MINISTRO ORLANDO: “TRIBUNALE DI PIACENZA NON E’ A RISCHIO”

E’ stato di poche parole il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ospite del Festival del Diritto sul tema Il futuro della giustizia. Poche parole con i giornalisti che lo hanno atteso prima dell’incontro nel salone di Palazzo Gotico, che hanno tuttavia rassicurato sul futuro del tribunale di Piacenza che “non è rischio – ha detto il ministro – perchè non è un tema collegato alla riforma che riguarda la Prefettura”. Di fronte ad una platea per la verità poco numerosa, il ministro è stato intervistato dalla giornalista Donatella Stasio del Sole24Ore, insieme a lui il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Rodolfo Maria Sabelli che ha specificato come “il problema non sia tanto la riforma della giustizia, a cui il Governo sta lavorando, ma soprattutto il modo in cui questa viene attuata”.

Min. Orlando

EUROPA E ITALIA GUARDINO AL FUTURO

Poche battute quelle pronunciate dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Piacenza per l’apertura del Festival del Diritto. All’attualità Napolitano ha preferito il futuro, centrando il tema della kermesse dell’ottava edizione: “È meglio parlare del futuro che del presente” ha detto nel salone di Palazzo Gotico gremito in attesa del suo intervento. Un discorso lungo e articolato incentrato sull’Italia e sull’Europa con un auspicio finale rivolto ai cittadini “E’ venuto il momento di tornare alla priorità della politica, in una rinnovata visione del rapporto Europa-mondo. Toccherà a ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell’Unione quel lievito di cultura e di partecipazione democratica la cui carenza ha esposto a così seri fenomeni e rischi di logoramento il grande, insostituibile progetto europeo”. L’Italia e l’Europa si trovano davanti a scelte epocali, così il Presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio letto da Anna Maria Fellegara “ma guai a pensare che conquiste democratiche e diritti sociali siano una volta per tutte. Il Diritto deve guardare oltre il presente”.

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FESTIVAL DEL DIRITTO: NELL’INCERTEZZA SI GUARDA AL FUTURO

Parte la quattro giorni dedicata al Festival del Diritto, la lunga maratona che porterà a Piacenza volti e voci noti di politici, storici e personaggi della cultura che si confronteranno sul tema del futuro inteso come guardare oltre in un momento storico in cui l’imprevedibilità è la costante. Ad aprire la kermesse, insieme al responsabile scientifico Stefano Rodotà, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che interverrà sul tema L’Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale, alle 17.30 a Palazzo Gotico. Da venerdì 25 settembre si entra nel vivo con la lezione di Francesco Antinucci sulle evoluzioni di internet e sulle future implicazioni giuridiche, proseguendo con gli incontri sul destino della giustizia e della democrazia con Geminello Preterossi, Lucio Caracciolo, Massimo Brutti, Andrea Orlano, Ministro della Giustizia e Rodolfo Maria Sabelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel pomeriggio Giuliano Amato e Lucrezia Reichlin, discuteranno del difficile connubio tra politica economica e democrazia, Lilian Thuram affronterà la questione dei pregiudizi e delle discriminazioni razziali. Questioni che fanno molto discutere verranno affrontate anche sabato 26 settembre, a partire dalla discussione di Yasmine Ergas sulla nozione di gender e dei cambiamenti che sta subendo, e proseguendo con i temi dell’occupazione giovanile, del welfare, dei diritti delle donne e delle riforme costituzionali. Domenica 27 settembre, tra gli altri interventi ricordiamo quello di Sabino Cassese, che rifletterà sul ruolo delle corti e delle organizzazioni sovranazionali in uno spazio globale senza ordine giuridico. A seguire Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, farà il bilancio di Expo Milano 2015, mentre a Enzo Cheli sarà affidata la chiusura del Festival con una lezione che tratteggerà il destino delle costituzioni.

Grazie al Mediacenter sarà possibile vedere gli appuntamenti principali anche in diretta streaming ai siti www.festivaldeldiritto.it, festilvaldeldiritto.zero523.tv e www.piacenzasera.it

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I VOLTI DEL FESTIVAL DEL DIRITTO IN UNO SPECIALE

I volti e gli incontri del Festival del Diritto in uno speciale che ripercorre non solo gli interventi più significativi della settima edizione ma anche quelli emotivamente più toccanti. Come la storia di Manuel Bragonzi, un giovane trentenne di origine cilene che ha vissuto tre anni della sua infanzia, solo, in un bosco. Un esempio di esclusione dalla comunità solo perchè senza un padre e una madre che poi, fortunatamente, ha trovato grazie all’amore di una coppia di genitori adottivi. La sua storia, per certi aspetti, incredibile, è racchiusa nel libro “Il bambino invisibile” di Marcello Foa. Non manca la voce di Stefano Rodotà, responsabile scientifico della kermesse, che ha motivato la scelta e l’attualità del tema di questa edizione Esclusione/Partecipazione.

Il ruolo della donna nella vita politica e sociale è stato tracciato dalla giornalista Bianca Berlinguer, direttrice del TG3. Una della poche ad essersi conquistata un ruolo di prestigio seppur con difficoltà in un mondo ancora troppo declinato al maschile. Con lei sul tema si sono confrontate anche l’on. Paola De Micheli Pd, la parlamentare Elena Centenero di Forza Italia, e Lucia Girometta presidente della Commissione delle Elette a Piacenza.

Quanto la nostra città è inclusiva? Hanno cercato di rispondere, confrontandosi, architetti, paesaggisti di Piacenza. Il segreto è dare vita nuova ai luoghi “pubblici”. Alla stessa domanda, ma dal punto di vista politico, hanno risposto il sindaco Dosi, insieme a Flavio Tosi sindaco di Verona e Federico Pizzarotti primo cittadino di Parma, portando ognuno le proprie esperienze.

Anche nella settima edizione del Festival non sono mancati i “big”. E’ arrivato a Piacenza il Presidente del Senato Pietro Grasso che ha incontrato i cittadini parlando di criminalità organizzata, corruzione come zavorre che pesano gravemente sulla realtà italiana. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l’uomo in questo momento più a rischio d’Italia, che le mafie vorrebbero morto, con coraggio e determinazione ha esortato a riformare prima di tutto noi stessi.

Largo spazio anche al tema del lavoro, particolarmente dibattuto in queste settimane con la riforma dell’Art. 18. Ne ha parlato, nell’ultimo giorno del Festival, il segretario nazionale della Fiom Cgil Maurizio Landini.

GRASSO:”OCCORRE SUBITO UNA RIFORMA GLOBALE DELLA GIUSTIZIA”

“E’ venuto il momento di una riforma della giustizia globale, che guardi alle nuove tecnologie da offrire ai magistrati” e’ l’auspicio del Presidente del Senato Pietro Grasso a Piacenza per la terza giornata del Festival del Diritto. “Il processo e’ una corsa ad ostacoli – ha detto- che può rallentare da un momento all’altro. Bisogna dire basta ad una giustizia di classe e ridurre la prescrizione . La prima cosa – continua -e’ ridurre la durata dei processi, quelli civili durano tre volte di più rispetto ai paesi europei”. Criminalità organizzata e corruzione pesano gravemente sulla realtà italiana. Come fare a sconfiggerle? “E’ molto difficile – ha risposto il presidente del Senato – oggi la corruzione non è più uno scambio bilaterale, ma si è creata una rete di affari per cui il pubblico amministratore fa un favore e la ricompensa viene da un terzo. Questo crea un corto circuito pericolosissimo”.