“FURBETTI DEL CARTELLINO”, INVIATE TUTTE 50 LE CONTESTAZIONI AI DIPENDENTI

L’Ufficio Procedimenti Disciplinari, dopo un mese di intenso lavoro, ha concluso nei termini la prima fase della procedura relativa ai fatti di cronaca che hanno coinvolto 50 dipendenti comunali. Il lavoro istruttorio ha comportato l’analisi di una corposa mole di documenti e sono state assunte diverse testimonianze.
Tutte le posizioni sono state analizzate, incluse quelle di dipendenti attualmente in pensione ma in servizio al momento dei fatti; tra queste la più grave in assoluto, per la quale si ipotizzano pesanti reati inerenti alla prostituzione.
Sono state inviate tutte le contestazioni e sono stati chiusi 17 procedimenti disciplinari con sanzioni di sospensione da 5 a 60 giorni, per uso improprio del cartellino. Questi hanno riguardato anche i casi in cui l’istruttoria ha accertato che i dipendenti non avevano mai lasciato il servizio, consegnando il badge a un collega per continuare a svolgere i loro compiti d’ufficio, rimanendo alla propria postazione di lavoro. Alcuni di loro sono già rientrati in servizio, avendo già scontato la sanzione durante il periodo di sospensione. Due dipendenti sono stati trasferiti ad altri compiti.
Circa un terzo dei dipendenti sottoposti a procedimento disciplinare verrà sentito tra agosto e settembre: i loro procedimenti verranno definiti entro la fine di ottobre. Circa quindici dipendenti sono stati cautelarmente sospesi e lo rimarranno sino alla definizione del procedimento penale. Questi ultimi sono coloro che hanno le posizioni più gravi, che potrebbero sfociare nel licenziamento. Tra questi vi sono anche i dipendenti coinvolti nell’indagine riguardante gli appalti e i casi di assenteismo più gravi.

“FURBETTI DEL CARTELLINO”, DOSI: “IL COMUNE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE”. PASSAGGIO DI CONSEGNE CON IL NEO SINDACO BARBIERI

“Questa è una vicenda che danneggia sicuramente l’immagine della città e del Comune, che già opera tra mille difficoltà , che avvilisce e fa sentire tutti traditi”. Così il sindaco uscente Paolo Dosi commenta l’inchiesta sui dipendenti comunali condotta dalla Procura che ha visto 50 indagati, tra cui uno agli arresti domiciliari. “Fatto salvo che tutte le accuse dovranno essere provate e fatta salva la presunzione di innocenza per ciascuno, non posso che biasimare il comportamento di quei dipendenti che sono venuti meno ai principi di etica e moralità pubblica per favorire situazioni personali. Quello che è successo è offensivo soprattutto nei confronti dei cittadini che non hanno un posto di lavoro o vivono una situazione di precarietà.

Auspico che la prossima amministrazione possa costituirsi parte civile negli eventuali processi che dovessero vedere coinvolti gli attuali indagati per il risarcimento quantomeno del danno d’immagine arrecato all’Ente. Auspico anche che Magistratura e Forze dell’Ordine possano chiudere in tempi brevi  le indagini per arrivare a individuare con certezza i responsabili effettivi , perchè il coinvolgimento di tanti dipendenti, indagati per reati gravi, può provocare il rischio di una vera e propria paralisi della macchina comunale”.

Nel tardo pomeriggio di ieri è avvenute il passaggio di consegne con il neo sindaco Patrizia Barbieri. La cerimonia doveva avvenire in mattinata, evidentemente rimandata a causa delle perquisizioni nelle sedi comunali della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale. Ufficializzata, di conseguenza, anche la composizione del Consiglio comunale per il mandato 2017-2022.

Otto i consiglieri spettanti alla Lega Nord: Massimo Polledri, Luca Zandonella, Stefano Cavalli, Carlo Segalini, Paolo Mancioppi, Davide Garilli, Marco Montanari e Marvin Di Corcia.

Cinque i seggi di Forza Italia: Filiberto Putzu, Mauro Saccardi, Michele Giardino, Ivan Chiappa, Sergio Pecorara.

Altrettanti per Fratelli d’Italia: Tommaso Foti, Erika Opizzi, Gian Carlo Migli, Giuseppe Caruso, Gianluca Micconi. Due i consiglieri che rappresenteranno la lista Prima Piacenza: Gian Paolo Ultori e Antonio Levoni.

Per quanto riguarda i seggi di minoranza, uno spetterà al candidato sindaco Paolo Rizzi, mentre quattro – Stefano Cugini, Giulia Piroli, Christian Fiazza e Giorgia Buscarini – saranno i consiglieri comunali del Partito Democratico e uno, Roberto Colla, per la lista Piacenza Più.

Un seggio andrà al candidato sindaco Massimo Trespidi, affiancato da due rappresentanti della lista civica Trespidi Sindaco: Gloria Zanardi e Mauro Monti.

Un seggio, quello del candidato sindaco Luigi Rabuffi, spetta alla lista Piacenza in Comune e due, infine, al Movimento 5 Stelle: il candidato sindaco Andrea Pugni e Sergio Dagnino.

Il nuovo sindaco ha 10 giorni di tempo per convocare la prima seduta del consiglio comunale di Piacenza.

“FURBETTI DEL CARTELLINO” ANCHE A PALAZZO MERCANTI. BUFERA SUL COMUNE DI PIACENZA

Se non è una bufera poco ci manca. Quella che sta investendo in queste ore Palazzo Mercanti ha tutte le caratteristiche per essere definita una clamorosa operazione contro i “furbetti del cartellino” a cui non è rimasta immune neppure il Comune di Piacenza. Il blitz di questa mattina compiuto da Polizia Municipale e Guardia di Finanza, che hanno eseguito perquisizioni e prelevato documenti dagli uffici comunali, ha portato 50 dipendenti del Comune ad essere indagati, tra le ipotesi di reato truffa, falso e per qualcuno anche peculato per aver utilizzato mezzi dell’amministrazione comunale in assenza dal servizio. Gli inquirenti hanno emesso 40 misure cautelari, 39 con obbligo di firma. Altri dieci indagati sono stati denunciati a piede libero.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna, ha rilevato come gli indagati, timbravano sì il cartellino, ma anzichè recarsi negli uffici per svolgere il proprio lavoro, sarebbero usciti per dedicarsi allo shopping, alla palestra o al pranzo.

In merito a questa indagine il segretario generale del Comune di Piacenza Vincenzo Filippini precisa – in una nota – che tra gli uffici oggetto di perquisizione non c’è quello del segretario generale e del Personale. “Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti – ha specificato – concordando le modalità con il Segretario generale e la dottoressa Laura Bossi, dirigente delle Risorse umane”.

Una nuova tegola che si va ad abbattere su Palazzo Mercanti dopo l’arresto di qualche giorno fa in merito al contratto di appalto, secondo cui sarebbero stati fatti affidamenti diretti aggirando le gare d’appalto.