GOBBO D’ORO A “MARGINI”. PEDRAZZINI: “IN QUESTA EDIZIONE DIBATTITI MOLTO PARTECIPATI E VIVI”

E’ andato a Margini del regista Niccolò Falsetti l’edizione 2023 del Gobbo d’Oro, la consegna del premio è avvenuta durante l’ultima serata della rassegna. “Un’edizione che ha avuto un enorme successo di pubblico – ha commentato la direttrice artistica Paola Pedrazzini – che ci aspettavamo per proiezioni come Il signore delle formiche Rapito ma che è stato altrettanto per film cosiddetti minori, come Margini, Mia, Le otto montagne. Anche i dibattito sono stati molto partecipati e vivi, come non lo era da anni; a Bobbio in questi giorni, nei bar, si parlava dei film e dei dibattiti, talvolta vivaci, che sono scaturiti. Merito del pubblico certo, ma anche del numerosi corsiti presenti”.

Ecco i premi:

PREMIO DEL PUBBLICO – CITTA’ DI BOBBIO Premio: gobbo BIANCO
Premio indirizzato al film più votato dagli abbonati del Festival.
EX aequo:  “Mia” di Ivano De Matteo e “Il signore delle formiche”

PREMIO FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO Premio: un gobbo ARLECCHINO per ciascuno
Per la categoria “premio per miglior attore” e “migliore attrice” la giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il gobbo a Premio al migliore attore a Filippo Timi e migliore attrice a Rita Bosello per “Il signore delle formiche”.

Motivazioni:
A Rita Bosello
Per la materna intensità con cui ha donato spessore emotivo alla sua Susanna Braibanti, restituendo la complessità del rapporto tra il figlio Aldo e la società.

Per la categoria “premio per miglior attore” la giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il gobbo a Premio al migliore attore a Filippo Timi per “Le otto montagne”
A Filippo Timi Per aver dato corpo al personaggio di Giovanni Guasti sapendo conciliare i propri specifici tratti individuali con la capacità di trascendere se stesso a favore del ruolo.

PREMIO SPECIALE QUOTIDIANO LIBERTA’
Premio: scultura-riproduzione del primo numero del giornale Libertà
La giuria, composta dai corsisti del Seminario Residenziale di Critica Cinematografica, ha deciso di attribuire il premio Libertà 2023 al film
“Le otto montagne” dei registi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch

motivazioni del premio:
“Per aver raccontato con una regia ricercata lo spazio montano dove l’autenticità di un’amicizia danza tra perdite e riconquiste.

PREMIO “GOBBO D’ORO” 2023
Premio: Gobbo d’oro (scultura di LUIGI SCAGLIONI)
Premio per il miglior film: vince il premio: “Margini”

motivazioni del premio:
Esordio viscerale e genuino, “Margini” è un racconto intimo in cui musica e amicizia si fondono per andare oltre la sola comunità punk di Grosseto. Grazie alla rivendicazione della marginalità, parla alla frustrazione di coloro che, come i protagonisti, sono consapevoli che il mondo vero, se esiste, sta giusto poco più in là.

IL GOBBO D’ORO A PICCOLO CORPO DI LAURA SAMANI

Il Gobbo d’Oro 2022 è andato a Piccolo Corpo di Laura Samani, la premiazione ieri sera nel corso della serata finale che ha chiuso la 25esima edizione del Bobbio Film Festival. “Un film che rientra perfettamente nello spirito del festival – ha commentato Paola Pedrazzini che fa parte della direzione artistica insieme a Marco e Pier Giorgio Bellocchio – Laura Samani è una giovane regista che ha già una sensibilità artistica forte. E’ un film non immediato per alcuni aspetti, che credo abbia creato grande empatia non solo tra i cinefili, i giovani, i giurati, ma anche presso il pubblico generalista”.

Dopo le premiazioni la serata è proseguita con le proiezioni del cortometraggio In Famiglia di Giorgio Diritti realizzato, lo scorso anno, con i ragazzi di Fare Cinema e con il film Volevo nascondermi dedicato alla storia del pittore Antonio Ligabue.

 

“UN FESTIVAL CARICO DI EMOTIVITA’ “. IL GOBBO D’ORO AI FRATELLI D’INNOCENZO

La preoccupazione che ha accompagnato l’organizzazione di questa edizione, legata soprattutto alle disposizioni sanitarie, si è dissolta già alla prima serata, grazie alla meravigliosa accoglienza che il pubblico e i bobbiesi stessi hanno riservato al Bobbio Film Festival. Un’edizione, la 24esima, in cui le aspettative erano alte, dopo un anno di stop, ma nello stesso tempo lo erano anche i timori. Ma la qualità culturale proposta e soprattutto la partecipazione del pubblico nei dibattito dopo le proiezioni hanno confermato anche questa volta il successo della rassegna. Il Gobbo d’Oro, per il secondo anno consecutivo, è andato ai fratelli D’Innocenzo con Favolacce, il Gobbo d’Argento a Susanna Nicchiarelli con Miss Marx.

BOBBIO FILM FESTIVAL: GOBBO D’ORO ALLA CARRIERA A PIPPO DELBONO

Ha ricevuto il premio speciale Gobbo d’oro alla carriera Pippo Delbono con il suo film “Vangelo” in rassegna al Bobbio film Festival. E’ stato Pier Giorgio Bellocchio a consegnarlo al regista al termine della proiezione al chiostro di San Colombano. Una serata densa di emozione perché il Vangelo colpisce, ammutolisce e fa riflettere.
Un film dedicato alla madre perché proprio da lei Delbono ricevette l’input: “Pippo, fai qualche cosa che parli dell’amore. È importante parlare dell’amore, Pippo. Potresti fare il Vangelo. Dovresti pensare veramente di fare il Vangelo» gli disse prima di morire. «Come faccio a fare il Vangelo, mamma? Io non credo in Dio. Non credo a questo Dio delle menzogne, a questo Dio della famiglia, in questo dio che m’insegnavate da piccolo, questo dio delle paure, paure di tutto, anche dell’amore. Dell’amore. Questo Dio dei miracoli. Questo dio che cammina sull’acqua. Non si può camminare sull’acqua. Si può solo sprofondare nell’acqua, come sprofondano tutte queste persone che stanno arrivando qua e che cadono, come dei Cristi, in mezzo al mare». Così inizia il film che racconta come si vive e chi vive in un centro profughi.

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