LA SINDACA A ROMA PER LE AREE MILITARI: PERTITE E PIAZZA CASALI I PRIMI NODI DA SCIOGLIERE

A Roma per snodare l’intricata questione delle aree militari. La sindaca Tarasconi lo scrive in un post su Facebook, in treno di ritorno della capitale dove ha incontrato la task force per la valorizzazione degli immobili del ministero della Difesa. “Un tema cruciale – lo definisce la prima cittadina- per questo ho voluto andare di persona all’inizio del mio mandato”.

“Sono soddisfatta – scrive -il lavoro da fare è davvero tanto, perché certe situazioni sono in stallo da anni, ma sono soddisfatta. Abbiamo parlato della Pertite e del parco che tutti vorremmo veder sorgere in quell’area, mettendo sul tavolo le questioni che ancora sono da affrontare”.

Non solo Pertite, anche Piazza Casali e il nodo mercato coperto: “è un tema a cui tengo molto e ho proposto di valutare la possibilità che le attività commerciali vengano trasferite nell’ex scuderia militare della caserma Nicolai, che si trova proprio in piazza Casali e consentirebbe ai commercianti di rimanere dove hanno sempre lavorato. Inoltre questa soluzione consentirebbe di abbattere il mercato coperto, ricavando posti auto e dando una visibilità finalmente adeguata all’ex Chiesa del Carmine. È solo un’ipotesi ma ho trovato persone ben disposte e faremo il possibile per proseguire su questa strada”.

“NUOVO OSPEDALE ALLA LUSIGNANI A ZERO CONSUMO DI SUOLO”

Il nuovo ospedale di Piacenza troverà spazio all’ex caserma Lusignani, oggi è scritto nero su bianco. Lo sancisce il protocollo d’intesa firmato tra demanio, ministero delle Difesa, comune di Piacenza e azienda sanitaria locale. La regione ha indicato l’area come prioritaria per la realizzazione di un moderno ospedale per evitare il consumo di suolo e al contempo rigenerare e rivitalizzare contesti territoriali degradati attraverso il riuso di beni immobili dello stato. 800 mila euro circa per la bonifica dai fondi del Demanio, oltre 200 milioni dalla Regione per i fondi destinati alla sanità regionale. In questo contesto viene compresa anche la vicina area dell’ex Pertite dove verrà realizzato un parco urbano. Una prima certezza quella sancita con la firma del protocollo in vista di un lungo percorso che durerà almeno una decina d’anni, nella certezza che nessun ospedale verrà depotenziato o chiuso.

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AREE MILITARI DAL DEMANIO AI COMUNI. E ADESSO?

Caserma Nino Bixio, Lusignani, Nicolai, ex arsenale militare, ex 3° Centro automobilistico, ex ospedale militare, ex Pertite. Sette immobili di proprietà statale che da oggi passano al comune di Piacenza. Insieme al Ministero della Difesa incomincia un percorso di valorizzazione e razionalizzazione su immobili che porteranno, si spera, benefici alla città. Questo in poche parole il succo dell’accordo firmato dal Sottosegretario Giocchino Alfano, dal direttore del Demanio Roberto Reggi dal sindaco di Piacenza, ma anche dai primi cittadini di Padova, Trieste e Torino, le tre città coinvolte nel piano di razionalizzazione. La domanda a questo punto è: e adesso? Gli obiettivi sono chiari, forse il modo per raggiungerli un pò meno. Restituire alla città le aree militari è prerogativa di tutte le amministrazioni, il come è cosa complicata. La palla insomma ora nelle mani degli enti locali. Un punto di partenza? Secondo il Direttore del Demanio Roberto Reggi, per certi aspetti è un traguardo. In caso di alienazione dei compendi immobiliari di proprietà dello stato, sarà assegnata al Comune di Piacenza una quota non inferiore al 5 per cento e non superiore al 15 per cento del ricavato attribuibile alla rivendita sul mercato dei beni valorizzati se questo avverrà nell’arco di 12 mesi. Per valorizzare, rendere fruibili spazi che rischiano di diventare buchi neri nelle città, ci vuole progettualità soprattutto investitori, il comune da solo non può farcela. Altrimenti i beni rischiano di diventare un problema.

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AREE MILITARI, CAMBIO DI PROSPETTIVA. ALLA DIFESA QUATTRO ZONE

Sulla partita delle aree militari è cambiata radicalmente la prospettiva e questo segna un ulteriore e, sembra, decisivo passo avanti per il recupero di spazi da destinare alla città. Dall’incontro che il sindaco Dosi e l’assessore Bisotti hanno avuto al ministero della Difesa sono emerse importanti novità: da un lato la conferma della riorganizzazione della presenza militare a Piacenza in quattro siti e l’utilizzo futuro delle risorse umane e operative. Le aree che si dividono in logistiche e operative sono l’Arsenale, Macra Staveco, Scalo Pontieri e caserma Artale. Nel giro di tre o quattro anni i militari si organizzeranno in queste aree, lasciando, conseguentemente, libere le altre. Il comune, da parte sua, dovrà formulare una serie di proposte sul futuro utilizzo delle aree che si libereranno, alcuni con una propria vocazione altri destinati ad un confronto con la città. “Si è ribaltata completamente la filosofia – ha detto con soddisfazione il primo cittadino – i militari non chiedono più, come un anno fa, la valorizzazione dei loro immobili ma di riorganizzarli senza sostenere spese, noi dobbiamo aiutarli in questo. Vogliono concentrare la funzione in luoghi per loro strategici senza che ciò comporti spese; rinunciano alla valorizzazione capendo la difficoltà del momento, venendo incontro all’esigenza dell’amministrazione.

A metà novembre è previsto un nuovo incontro a cui prenderà parte anche il Demanio, si parlerà della ridefinizione delle funzioni. Il comune punta sull’area dell’ex Pertite, Ospedale militare con il vallo e il Bastione farnesiano, una parte del Laboratorio Pontieri, dove troverebbe spazio il museo della meccanizzazione agricola e la caserma Nino Bixio di Piazza Casali. Sono i primi tre obiettivi del confronto. “Di queste aree alcune hanno già una loro vocazione – ha spiegato l’assessore Bisotti – tutte importanti sotto il profilo ambientali e dei servizi”.