FUTURI ARCHITETTI AL LAVORO PER LO STUDENTATO NELL’EX CONSORZIO AGRARIO

Da domani questi studenti del Politecnico saranno al lavoro per il progetto che vede al centro il recupero dell’ex consorzio agrario con la realizzazione di una residenza per studenti che si chiamerà Molini degli orti. Si tratta di un’area di 9mila metri quadrati destinata a residenza speciale su cui gli studenti cominceranno il lavoro di studio. Piacenza da anni soffre un cronico problema di mancanza di alloggi per universitari ma nello stesso non vuole rinunciare alla vocazione di città universitaria forte dei suoi poli.

QUANDO IL VICINATO DIVENTA SOLIDALE: RINNOVATA LA CONVENZIONE

Sono 25 i posti letto a disposizione negli alloggi Acer di via Neve e via Confalonieri destinati agli studenti universitari fuori sede, a patto che questi prestino un servizio di volontariato di tre ore settimanali in 10 mesi. È il progetto vicinato solidale, avviato nel 2003 da Comune, Politecnicio e Acer. Dal 2013 sono diventati partner la fondazione Unicatt, la Asp Morigi De Cesaris, e dal 2015 l’Università Cattolica.

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LE SCIENZE DELLA VITA AGLI STATI GENERALI DELLA RICERCA

E’ un programma fittissimo di appuntamenti, una due giorni intensa, con numerosi relatori che si avvicenderanno in interventi brevi ma efficaci, non più di mezz’ora per relazione. Questa l’articolazione dell’edizione 2019 degli Stati Generali della Ricerca. Il tema della seconda edizione Le scienze della vita; incontri aperti con i protagonisti della ricerca italiana venerdì 31 maggio all’auditorium sant’Ilario e sabato 1 giugno a Palazzo Gotico.

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SETTORE ENERGIA, OCCUPAZIONE IN CALO. A PIACENZA UN CONVEGNO NAZIONALE

Quale futuro per il settore energetico? quale è il ruolo delle rinnovabili? Quali scelte la politica mette in campo per il settore dell’energia? Se ne parlerà nel convegno nazionale che si svolgerà venerdì 20 al Politecnico di Piacenza e metterà a confronto mondo accademico, sindacati lavoratori e politica. Il settore elettrico versa in uno stato di crisi da tempo, sono i numeri a confermarlo: tra il 2016 e il 2017 il gruppo EnelGen di Enel ha calcolato un esubero di 600 dipendenti che al 2020 saranno 6 mila. Per contro le assunzioni saranno circa 3 mila. A2A, l’altro grande fornitore di energia elettrica, ha aperto la mobilità volontaria per 600 dipendenti. La richiesta del mercato è in calo e le aziende diminuiscono la capacità produttiva. “Sia Enel che A2A stanno riorganizzando le unità business da 7 a 5, con l’obiettivo di aggregare per sostenere i costi” ha spiegato Giancarlo Barbieri (Flaei Cisl). A livello locale le ricadute sono evidenti: alla centrale Emilia, a ciclo combinato, lavorano 44 dipendenti, un centinaio a La Casella di Castel San Giovanni, dove entro il 2017 si scenderà a 75 unità. Il prof. Renzo Marchesi del Politecnico ha sottolineato come “le rinnovabili non siano sufficienti a coprire la percentuale della produzione interna, che continua ad essere affiancata dall’energia proveniente dall’estero”. Al convegno parteciperà anche il Governo con il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli.

conv. energia

UNIVERSITA’, TIMPANO: “CHI PUO’ DEVE SCEGLIERE”

Vita dura per le sede decentrate delle università, anche a Piacenza. Questo è un dato di fatto, al di là delle ultime dichiarazioni del presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti che ha paventato il rischio chiusura del Politecnico. Un dato di fatto dicevamo, perchè la legge di riforma della università ha fortemente penalizzato le sedi decentrate, quando fino a 15 anni fa, al contrario, le sedi centrali si allargavano ai territori vicini. Venendo alla situazione piacentina, negli ultimi anni le istituzioni, comune, provincia, camera di commercio e fondazione, hanno investito molto sul sistema universitario: Piacenza conta 4 università, centri di ricerca, 4500 studenti. “E’ importante mantenere il livello alto – ha detto il vicesindaco Francesco Timpano – ma anche difficile, perchè le condizioni sono oggettivamente cambiate”. L’amministrazione comunale, dal canto suo, non si tira certo indietro, puntando non solo al mantenimento del sistema universitario, ma anche al suo rilancio: ad esempio con il Collegio Morigi diventato sede del corso di Scienze Infermieristiche contribuendo così alla nascita della “cittadella degli studi” con il vicino ospedale; a breve si aprirà il cantiere al San Vicenzo che diventerà una residenza universitaria; il Tecnopolo a Casino Mandelli è praticamente pronto all’operatività. “La situazione è complicata – spiega Timpano – la Legge di riforma delle Università penalizza le sedi decentrate. Quindici anni fa, al contrario si favorivano le aperture, oggi il meccanismo non è più praticabile. Tutto è cambiato – prosegue – le Province guardano all’area vasta, le Camera di Commercio riformate, nel caso piacentino la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha vissuto un periodo non facile”. Lo stato di salute del sistema universitario è un tema estremamente importante nell’agenda delle istituzioni locali: nel febbraio scorso si è svolto un incontro proprio su questa tematica che si ripeterà anche a settembre, successivamente verranno coinvolte le università stesse. Il tema è ancora una volta quello di decidere su cosa puntare, per cosa e come fare brillare Piacenza. Il Comune la sua scelta l’ha già fatta, è quanto lascia intendere il vice sindaco Timpano, quando spiega che nel bilancio 2015 i contributi alle università, 230 mila euro circa, sono rimasti invariati, nonostante ci fossero da coprire 7 milioni di euro. “E’ una questione di scelte – conferma – ci dobbiamo sedere intorno ad un tavolo e decidere se andare avanti e come. E’ arrivato il momento delle scelte per la città”.

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PARENTI: “A RISCHIO IL SISTEMA UNIVERSITARIO”. CAMERA DI COMMERCIO IN ROSSO

Sarebbe un bel problema sa Piacenza perdesse il Politecnico e il sistema della Università iniziasse a scricchiolare. Il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti è stato chiaro e senza giri di parole ha annunciato che la permanenza della sede distaccata del Politecnico è fortemente a rischio. Lo ha rivelato nel corso del consiglio camerale nel quale si è congedato dopo due mandati di presidenza. Parole che pesano come un macigno, soprattutto perchè a vacillare è un settore sui cui la politica e gli amministratori hanno puntato molto. O forse non abbastanza, o forse solo a parole. Le incognite legate al futuro delle Camere di Commercio portano ad una notevole stretta sulle erogazioni riducendo, di conseguenza, le risorse a disposizione del territorio.  A rischio sarebbe così anche tutto il sistema universitario: “alla Cattolica abbiamo tagliato i viveri del 50 per cento – spiega Parenti – con il Nicolini e la Cherubini siamo agli sgoccioli, a  quest’ultima non sono ancora stati erogati i contributi del 2014 e non abbiamo stanziato nulla per il 2015, e sappiamo che ci sono altre città interessate ad ospitare un progetto così importante”. Il contributo alla Cattolica per il 2015 è stato dimezzato: dai 105 mila euro si è passati a 52mila e 500, al Politecnico si passa dai 70 mila a 40mila, mentre per la Cherubini sono stati deliberati 30mila euro per il 2014 mentre non risulta nulla, a bilancio, per il 2015. Una situazione dovuta, in parte, al bilancio in rosso dell’ente camerale: i revisori hanno delineato un disavanzo di 1 milione 230 mila euro, un dato peggiore rispetto alle previsioni di 73 mila euro. A questo punto per non perdere in competitività è necessario che le altre istituzioni, Comune, Provincie e Fondazione di Piacenza e Vigevano si mettano insieme e uniscano le forze per colmare questo gap che rischia di diventare incolmabile. 

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OFFICINA MILLE MIGLIA, VINCE UN PROGETTO DI INGEGNERI PIACENTINI

La loro è stata l’idea migliore, non solo qualitativamente ma anche in vista di un futuro sviluppo sul mercato. Tre ingegneri piacentini, due di questi ricercatori del laboratorio MUSP, laureati al politecnico di Piacenza, hanno vinto il bando Officina Mille Miglia promosso da Mille Miglia srl e dall’Unione degli Industriali di Brescia. Un lavoro lungo quasi un anno, che ha portato i suoi frutti: il progetto piacentino è stato scelto tra 26 provenienti da tutta Italia. L’idea unisce due mondi solo apparentemente distanti: le nuove tecnologie 3D al mondo di nicchia delle auto d’epoca. Un’idea che diventerà impresa, una start up che troverà sede all’interno dei locali del nuovo Tecnopolo di Piacenza.

I presupposti perchè nasca una nuova piccola impresa manifatturiera ci sono tutti, un’impresa che riguarda la meccanica avanzata in ogni suo aspetto. “L’idea non ci spaventa – ci hanno detto Stefano Tirelli e Elio Chiappini ideatori del progetto – il laboratorio MUSP, presso il quale siamo ricercatori da tre anni, ci supporta e ci ha spinto a partecipare al concorso; certo c’è l’incognita del mercato per questo facciamo un invito ai grandi marchi e ai grandi investitori affinchè credano nel nostro progetto”.

Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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EXPO 2015: LA ZOLLA DI TERRA PER PIAZZETTA PIACENZA

Quale l’elemento rappresenta Piacenza e il suo territorio? La terra. È la risposta che si sono dati gli architetti che hanno partecipato al workshop per la progettazione di Piazzetta Piacenza all’interno del Padiglione Italia per Expo 2015. Una grande zolla di terra sollevata dentro la quale verranno inseriti allestimenti che parlino di Piacenza, della sua tradizione e dei suoi simboli. Il progetto è stato scelto tra i quattro realizzati in tre giorni da altrettanti gruppi composti da studenti di architettura e giovani professionisti under 35. Una scelta difficile per la commissione, che ha deciso di premiare il Gruppo 2. 326 lamelle di carta, pazientemente incollate per due giorni da quattro persone, è il simbolo della terra, la zolla dentro la quale si scopre un mondo. 

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DOVE OGGI C’E’ UN CAMPO, SORGERA’ PIAZZETTA PIACENZA

Là dove oggi c’è un campo, domani sorgerà piazzetta Piacenza. A realizzarla saranno giovani studenti del Politecnico facoltà di architettura e professionisti iscritti all’Ordine di Piacenza. Una novità assoluta in termini istituzionali: mai prima d’ora architetti affermati si erano seduti al tavolo con giovani laureandi e laureati per scambiarsi opinioni, visioni, realtà in vista di un evento di portata internazionale quale è Expo 2015. Una novità anche perchè finalmente si sente parlare di Expo in termini concreti. Tra ritardi e rallentamenti che fanno quasi temere che all’evento si giunga con una certa impreparazione, finalmente si progetta un luogo fisico. Questo spazio si chiama, appunto, Piazzetta Piacenza, un luogo dove il nome della nostra città e con lei i simboli, verranno promossi, si spera, a dovere. 

Tre giorni dove work shop di una quarantina di giovani architetti divisi in quattro gruppi disegneranno e progetteranno lo spazio realizzando un layout; uno solo verrà scelto e realizzato. Entro la metà di dicembre si conosceranno anche i costi di realizzazione. 80 metri da vestire, seguendo le linee guida di Expo. 

Giovedì è in programma la presentazione del progetto che diventerà Piazzetta Piacenza

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