GAZZOLO: “NON SONO LA STAMPELLA NE’ DELLA GIUNTA NE’ DELLA MAGGIORANZA”

L’hanno accusata non esercitare l’imparzialità che il ruolo super partes le impone, oltre che svilire il ruolo dei consiglieri stessi. I capigruppo di minoranza non hanno certo usato guanti di velluto per definire l’operato della presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo. Una gestione mal sopportata che ha trovato il suo culmine nella mancata convocazione del consiglio comunale del 13 febbraio nonostante i 50 atti ispettivi ancora da discutere datati luglio e agosto. Gazzolo risponde: “non sono la stampella né della maggioranza né della giunta”.

PRIMO CONSIGLIO DELL’ERA TARASCONI. PER LA PRIMA VOLTA UNA DONNA ALLA PRESIDENZA

E’ iniziato con l’inno europeo e l’inno d’Italia il primo consiglio comunale dell’era Tarasconi. È stato il consigliere anziano Massimo Trespidi ad aprire la seduta. Poi i pochi secondi di giuramento solenne del sindaco.

Tanta emozione per i neo assessori, tutti presenti in prima linea ma anche per i nuovi consiglieri comunali che hanno varcato per la prima volta le porte della sala consiglio. Il punto più atteso della seduta, il terzo, l’elezione del presidente del consiglio comunale. Con 18 voti, 3 astenuti e 9 contrari è stata eletta Paola Gazzolo; per la prima volta una donna, nella storia della politica piacentina, si siede sullo scranno più alto della sala del consiglio. Compatta la maggioranza di centro sinistra nel sostenere il suo nome. Anche Piacenza Oltre che, poche ore prima, forse più per provazione chi altro aveva proposto che la presidenza andasse ad un esponente della minoranza, è tornata sui suoi passi: la consigliera Caterina Pagani ha confermato il sostegno convinto alla maggioranza e sul nome di Paola Gazzolo.

A stretto giro, come auspicato dal consigliere Sforza Fogliani, l’elezione del vice presidente che per regolamento va ad un esponente della minoranza. E’ Gloria Zanardi a ricoprire questo ruolo con 17 voti, 11 astenuti e 2 che non hanno partecipato al voto.

Il capogruppo di ApP Stefano Cugini aveva proposto che la presidenza andasse alla ex sindaca Patrizia Barbieri e a Gianluca Ceccarelli di Piacenza Oltre, la lista della maggioranza che non ha alcuna rappresentante in giunta. Tante grazie, ma anco no. E’ sostanzialmente la risposta della sindaca uscente che ci tiene a guidare saldamente l’opposizione nelle vesti di consigliere comunale.

Proprio dalla minoranza è arrivata l’esortazione a iniziare a lavorare su dossier fondamentali per il futuro della città, primi fra tutti: area del nuovo ospedale che la sindaca ha sempre sostenuto di poter e dover cambiare e Pertite, per cui da tre mesi si attende un protocollo dal Demanio.

Al termine della seduta la sindaca ha risposto alle sollecitazioni dell’aula: “non abbiamo ancora tutte le risposte, dovremo lavorare, ma ce la metterò tutta per rispondere ai bisogni dei piacentini”. “Ho ascoltato tutti gli interventi dei colleghi, – ha esordito – ci sarà il tempo per rispondere alle questioni poste durante il dibattito, anche perché non è questa la sede per spiegare dove sarà la collocazione del nuovo ospedale, mi pare che la nostra proposta sia stata chiara e scelta dai cittadini, diversa da quella della precedente amministrazione. Non ho mai detto di voler smantellare quanto fatto dalla precedente amministrazione, anzi ho sempre detto l’opposto: se c’è qualcosa che è stato fatto bene avremo cura di conservare e proseguire. In tema di astensionismo, devo far notare che, ahimè, anche alla precedente tornata elettorale, il sindaco era stato eletto con una partecipazione simile a quest’ultimo voto. Non è una giustificazione”.

“Sono convinta che ci siano differenze tra destra e sinistra, ma quando si amministra una città lo si fa per il bene di tutti i cittadini, le nostre scelte saranno dettate sempre dalle esigenze della maggioranza dei cittadini. Siamo stati eletti perché vogliamo lasciare la città migliore da come l’abbiamo trovata, farò del mio meglio e ce la metterò tutta per dare risposte ai bisogni dei cittadini, chiedo a tutti di darci una chance. Oggi non siamo in grado di dare tutte le risposte, ci vorrà il lavoro da parte di tutti gli assessori, pancia a terra, disponibili h24 per i nostri cittadini”.

DEBUTTO DI GARILLI NEO PRESIDENTE: “METTERO’ IMPEGNO, DEDIZIONE E IMPARZIALITA’ “

Ha aperto la seduta con piglio deciso e convinto. Il neo presidente del consiglio comunale Davide Garilli ha fatto il suo debutto a Palazzo Mercanti in sostituzione di Giuseppe Caruso arrestato con la pesante accusa di affiliazione alla ‘ndrangheta.

“Nessuna mafia potrà entrare nelle istituzioni del Comune di Piacenza” – ha detto Garilli durante il suo discorso iniziale. Garilli, appena 24 enne, è il presidente più giovane dal 1994, anno in cui la carica è stata istituita. Proprio sulla giovane età si sono concentrate le polemiche sopratutto da parte della minoranza. Critiche a il presidente ha risposto: “L’autorevolezza non è data dall’età, sarà il tempo a giudicare il mio operato. Ottempererò il mio ruolo seguendo i principi di imparzialità e dando la disponibilità a chiunque al di là del colore politico di ognuno”.

ELEZIONE NUOVO PRESIDENTE, GIARDINO: “LA MAGGIORANZA NON E’ STATA SERIA”

Senza giri di parole, senza peli sulla lingua, diretto al punto, così come ha fatto nella seduta di consiglio comunale in cui è stato eletto il nuovo presidente del consiglio comunale. Michele Giardino, del gruppo Misto, è stato fortemente critico verso la maggioranza riguardo il metodo con cui si è arrivati a proporre la figura che avrebbe dovuto sostituire Giuseppe Caruso arrestato per associazione mafiosa. Sarebbe servito un segnale, un colpo di reni tanto auspicato anche dalla maggioranza di palazzo Mercanti. Un segnale che secondo Giardino non è arrivato.

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CONSIGLIO COMUNALE: SI APRE L’ERA POST CARUSO

1 luglio 2019, un consiglio comunale storico per Piacenza che segna, di fatto, un prima e un dopo Caruso, l’ex presidente del consiglio comunale arrestato per associazione mafiosa, considerato un affiliato alla ‘ndrangheta.

Una seduta molto attesa, a cui hanno partecipato anche numerosi cittadini assiepati alle spalle dei consiglieri, attenti ad ascoltare ogni singola parola degli interventi che si sono succeduti in gran numero.

Ad aprire la seduta il sindaco Patrizia Barbieri che, con la voce rotta dalla commozione, ha definito la vicenda “un coltello infilato nel cuore che provoca un dolore lancinante”. Al termine della seduta l’elezione del nuovo presidente: Davide Garilli, Lega di Salvini, che ha ottenuto 19 preferenze.

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