AL VIA I SONDAGGI DEL COMUNE ALLA CITTADINANZA. PRIMO TEMA: PERCEZIONE DELLA SICUREZZA

Entra nel vivo la strategia dell’Ente mirata a creare panel di riferimento e misurare la qualità delle performance dei servizi erogati. Tema della prima indagine: la percezione della sicurezza.

Il Comune di Piacenza ha avviato da tempo un percorso di ascolto dei cittadini e degli stakeholder finalizzato alla creazione di panel indispensabili a raccogliere esigenze, considerazioni, consigli e feedback rispetto a svariati ambiti della vita sociale. Il principio che sta alla base di tale percorso è sapere cosa ne pensano le persone, con particolare riferimento ai servizi erogati dall’Ente. Un principio che ha trovato applicazione, ad esempio, nell’approvazione da parte della Giunta comunale, lo scorso 26 aprile, del Piano triennale della Qualità per il periodo 2023-2025, nell’ambito del quale i bisogni e le aspettative dei cittadini vengono posti al centro dell’azione amministrativa dell’Ente. Ciò è già avvenuto con il questionario rivolto agli stakeholders in merito alla qualità dei servizi: accessibilità, adeguatezza delle informazioni, affidabilità e capacità di risposta, empatia e altri aspetti.

In questo ampio contesto di creazione di panel di riferimento in vari campi, il Comune di Piacenza svolgerà un’indagine in merito alla percezione della sicurezza urbana da parte della cittadinanza. Il servizio è stato affidato alla ditta specializzata Poleis di Ferrara ed entrerà nel vivo già a partire da martedì 9 aprile. Si tratta della prima di una serie di indagini che l’Ente metterà in campo nei prossimi mesi per misurare, attraverso le opinioni dei cittadini, le performance dei servizi erogati.

Durante il periodo di rilevazione, un campione rappresentativo di piacentini sarà contattato per rispondere a un questionario che esplorerà le diverse dimensioni del tema sicurezza. Le interviste saranno somministrate telefonicamente a un campione stratificato di 400 persone abitanti a Piacenza, rappresentativo della popolazione cittadina per sesso, classe d’età e quartiere o frazione di residenza.

“L’ascolto è il fondamento di ogni politica concreta”, dichiara la sindaca Katia Tarasconi: “Siamo convinti che solo con il coinvolgimento reale della cittadinanza attraverso strumenti di partecipazione si possa mettere in campo un’azione amministrativa efficace, legata ai bisogni che necessariamente si evolvono con il mutare dei tempi e delle condizioni”. E prosegue: “Conoscere la percezione della realtà da parte dei cittadini è indispensabile. Così come è indispensabile conoscere l’opinione dei cittadini riguardo ai servizi erogati dal Comune”.

Quest’indagine, dunque, ha lo scopo di fornire all’Amministrazione indicazioni importanti per attivare misure dedicate alla risoluzione dei problemi e promuovere politiche di sicurezza urbana appropriate. L’attività rappresenta uno strumento di ricerca sociale di tipo quantitativo, e fa seguito alle iniziative qualitative già realizzate nel corso dei mesi precedenti. Queste attività, realizzate face to face, hanno permesso di far emergere suggestioni e temi che saranno indagati tramite il sondaggio in programma.

“Per costruire il futuro delle politiche territoriali legate alla sicurezza in senso ampio – rimarca la sindaca – occorre partire con una conoscenza puntuale del contesto e delle percezioni. E queste fasi iniziali di indagine sono il primo passo verso una nuova programmazione dei servizi in generale, sia per misurare il livello di qualità percepito sia per garantire ai piacentini risposte congrue alle criticità che verranno rilevate”.

Le chiamate saranno realizzate da una società specializzata in questo tipo di indagini, che garantisce l’anonimato assoluto degli intervistati. I numeri di telefonia fissa vengono reperiti da un elenco telefonico pubblico in formato database, verificato costantemente con il registro delle opposizioni e il FUB (Fondazione Ugo Bordoni).

Il servizio affidato a Poleis prevede inoltre un’attività orientata interamente alle web survey di cui l’Amministrazione potrà avvalersi anche nel futuro per altre attività di ricerca. In particolare, si sta costruendo un panel di cittadini sufficientemente ampio da consentire di estrarne casualmente un campione rappresentativo della popolazione per età, genere ed eventualmente area di residenza; panel che sarà usato dall’Amministrazione per sviluppare una serie di nuovi sondaggi al fine di misurare la qualità e gli standard dei servizi erogati dal Comune.

A seguito del questionario sulla sicurezza percepita, che porterà all’elaborazione di un report di indagine per orientare le attività successive, saranno programmati alcuni focus group che potranno riguardare ambiti territoriali specifici, in base agli esiti del questionario, o tematiche meritevoli di approfondimento, condotti da facilitatori professionisti. Gli esiti degli interventi in programma andranno a convergere in un documento finale e in attività di confronto con l’Amministrazione per sviluppare proposte progettuali che riguarderanno la sicurezza urbana integrata.

Per ulteriori informazioni rispetto all’attività di indagine, i cittadini potranno contattare gli uffici di competenza al numero di telefono 338-1118506, o scrivendo a anna.pirillo@comune.piacenza.it e sergio.caccialanza@comune.piacenza.it.

“BIANCO SILENZIO”: LA SICUREZZA SUL LAVORO PRESENTATO ALLE SCUOLE CON UNO SPETTACOLO

Bianco silenzio: si chiama così lo spettacolo che i Manicomics teatro proporranno agli studenti delle scuole superiori della città e della provincia.

Uno spettacolo sul diritto a lavorare sicuri; un tema si cui Confindustria Piacenza ha puntato moltissimo in questo mandato, partendo proprio da chi un lavoro non ce l’ha ancora ma sta studiando per formarsi e per averlo.

L’evento, realizzato grazie a Teco srl, si svolgerà dal 18 al 24 gennaio presso l’Open Space 360 di via Scalabrini, il 30 gennaio al teatro Verdi di Castel San Giovanni e il 6 febbraio al Verdi di Fiorenzuola.

https://fb.watch/psUL2RSDtb/

SOTT. MOLTENI: “POTENZIAMENTO ORGANICI, VIDEOSORVEGLIANZA E RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE”

Il livello di sicurezza sul territorio piacentino è alto e ben controllato; la sfida è di mantenerlo tale lavorando in rete con le forze dell’ordine del territorio coordinate dalla Prefettura.

Visita piacentina per il sottosegretario alla Difesa Nicola Molteni che ha incontrato al palazzo del governo gli esponenti delle forze dell’ordine

Tre i fronti su cui il ministero sta lavorando: il potenziamento egli organici delle forze di polizia,  il rafforzamento della videosorveglianza e la riforma della polizia locale.

 

SINDACA TARASCONI: “NON CI STO A DIPINGERE PIACENZA COME UN GHETTO. NON E’ COSI’ “

“Non ci sto a sentire descrivere la città come un ghetto, perché non è così”. Sono le parole della sindaca Katia Tarasconi intervenuta nella seduta di consiglio comunale, sollecitata dalle comunicazioni iniziali. Il tema della sicurezza è stato sollevato da alcuni consiglieri soprattutto a seguito degli ultimi fatti di cronaca avvenuti in città.

“Esiste, e nessuno lo nega – ha proseguito la sindaca – la mancanza di personale di forze dell’ordine, per questo chiediamo che il Governo ci dia una mano per mettere più uomini in strada, ma non è solo il tema della repressione che ci interessa, anzi. L’educazione dei nostri ragazzi è prioritaria – ha detto Tarasconi – per questo stiamo lavorando con gli educatori di strada. I problemi si devono risolvere alla radice, non spostando il problema da un luogo all’altro (facendo riferimento alla situazione dei giardini del Cheope che sono stati al centro di un’operazione anti droga poche settimane fa). Sarebbe molto facile cadere nelle provocazioni, soprattutto in questo contesto – ha proseguito la sindaca – ma assicuro che stiamo lavorando per risolvere le cose. Certamente non faremo tutto giusto, siamo umani e possiamo sbagliare, per questo – ha annunciato la prima cittadina – avvieremo meccanismi per capire l’impatto che i provvedimenti dell’amministrazione hanno sui cittadini, con misurazioni oggettive e non di sentimento”.

STUPRO IN CENTRO: SI ACCENDE IL DIBATTITO SULLA STRUMENTALIZZAZIONE DELLA VIOLENZA. E LA VITTIMA?

A Piacenza, all’alba di ieri, è accaduto un fatto gravissimo. Una donna è stata vittima di una violenza brutale perpetrata da un uomo che l’ha bloccata per strada, l’ha immobilizzata a terra e ha abusato di lei. Alla donna inerme non è restato che invocare la difesa della preghiera; chi ha visto i pochi secondi di video (che abbiamo scelto di non pubblicare) girati da un residente li ha definiti agghiaccianti, e c’è da credergli. E’ stato proprio quel residente, che dalla finestra ha assistito alla violenza, a chiamare la forze dell’ordine che prontamente sono arrivate in via Scalabrini e hanno immobilizzato l’aggressore. Lei è una donna di 55 anni di nazionalità ucraina, lui un 27enne della Guinea richiedente asilo.

Questi sono i fatti, gravissimi che fanno piombare nella paura una città intera, ed aprono tanti discorsi riguardo la sicurezza percepita e quella reale, forse dopo fatti come questi, sempre più allineate. Il tema vero è perché non sentirsi libera di camminare da sola per una strada della città? di raggiungere l’auto in un parcheggio? di rincasare alla sera tardi? L’altro tema nodale è che questo delinquente sia giudicato per quello che ha compiuto, un gesto vile, becero, vigliacco che segnerà per sempre la povera vittima.

La sindaca Tarasconi, oltre a manifestare la vicinanza alla vittima personale e di tutta la città, ha ribadito un post che «l’aggressore ora si troverà a rispondere del suo crimine osceno di fronte alla Giustizia del Paese a cui stava chiedendo asilo. Perché è così che funziona in uno Stato di diritto: i criminali devono pagare per ciò che hanno fatto» ancora le parole della sindaca che si augura «che non si scada nella strumentalizzazione riguardo la nazionalità del delinquente, come se fosse colpa di chi si impegna per l’accoglienza e l’integrazione se un richiedente asilo commette un crimine. La colpa è del richiedente asilo in questione. Punto».

Auspicio quest’ultimo puntualmente disatteso: il segretario della Lega Salvini ha commentato «”Richiedente asilo” e stupratore. Basta! Difendere i confini e gli italiani per me sarà un dovere, non un diritto. Sarò presto a Piacenza, per confermare l’impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10.000 poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini. Volere è potere». Tommaso Foti, deputato e candidato alla prossime politiche di FdI, che ammette di non aver voluto pubblicare il video «sia per rispetto della vittima, sia per evitare di alimentare folli gesti emulativi» parla di «episodio gravissimo che offende non solo la vittima ma una città che si è dimostrata ospitale nei confronti di chi, all’evidenza, non lo meritava». E ancora: «È una vicenda che non può essere sottaciuta, né tanto meno minimizzata. Pur non volendo in alcun modo strumentalizzare ai fini elettorali l’episodio, ritengo che lo stesso attesti come la politica dell’immigrazione ad oggi perseguita faccia acqua da tutte le parti». La leader di FdI Giorgia Meloni, sulla pagina Facebook, ha pubblicato il video commentando quanto accaduto «Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale compiuto di giorno nella città di Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna, alla quale la nostra società non ha saputo garantire la sicurezza di cui aveva diritto. A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa. La lotta al degrado, all’illegalità diffusa, all’immigrazione illegale di massa non sono concetti astratti, riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto dei più fragili. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città». Poco dopo la replica del segretario del Partito Democratico Enrico Letta: “Indecente usare immagini di uno stupro. Indecente ancora di più farlo a fini elettori. Il rispetto delle persone e delle vittime viene prima di ogni cosa”.

Perché non fermarsi alla stato dei fatti e chiedere una pena certa per coloro che compiono un simile gesto ignobile? Questo non toglie che la politica, dalla nazionale alla locale, si debba impegnare ad avere città in cui una donna si senta libera e sicura di camminare da sola in pieno giorno senza il terrore di essere aggredita. Questa si chiama civiltà che c’entra poco con la nazionalità dei vili aggressori.

 

SICUREZZA SUL LAVORO: OCCORRONO INVESTIMENTI E CULTURA

Undici persone morte sul lavoro in sole 48 ore; è una settimana nera quella che si va a concludere per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro che richiama ancora più forte la necessità di porre una fine a queste morti assurde. Anche all’interno del GIS a Piacenza Expo, è stata organizzata una mattinata di convegno per discutere del tema della sicurezza dei mezzi di sollevamento. A snocciolare i dati INAIL del 2021 è stato Bruno Galvani,  Presidente della Fondazione ANMIL.

PIACENZA LOVES SICUREZZA: LINGUAGGIO NON CONVENZIONALE SUL TEMA

Non si parla né si fa mai abbastanza per la sicurezza. Purtroppo a confermarlo sono i numeri: ogni giorni tre persone muoiono sul lavoro e nove sulle strade. Il movimento Italia loves Sicurezza ha già organizzato, in cinque anni, oltre 1700 eventi in tutta Italia par parlare del tema in modo nuovo, a volte irriverente, ma incisivo. Come l’evento del 29 febbraio a Piacenza, al teatro dei Filodrammatici, con una serata non convenzionale sul tema sicurezza sul lavoro e fuori dal lavoro. 

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A TAVOLA IN SICUREZZA

L’ostruzione delle vie aree costituisce la principale causa di morte nei bambini da 0 a 4 anni. Questo a causa delle differenze anatomiche delle vie aree dei bambini che, rispetto a quelle degli adulti, hanno una forma conoide che favorisce, in caso di inalazione, fenomeni di ostruzione da corpi estranei o alimenti. Sarà il tema della nuova puntata di A Tavola Informati, martedì alle 13 sul canale 95.

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ROSATO: “PIACENZA E’ UNA CITTA’ SICURA”

Michele Rosato, ex questore di Piacenza, si racconta a #Diprofilo.
“Ho deciso di vivere a #Piacenza con la mia famiglia, una città che amo. Un difetto? A volte si stenta a fare squadra”

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SICUREZZA: LA SVOLTA DELLA POLIZIA LOCALE

La direzione è chiara, l’impronta del neo assessore Zandonella guarda ad interventi mirati e localizzati con la polizia municipale perno principale di questo nuovo corso. Dopo meno di un mese dall’insediamento, il più giovane degli assessori delle giunta barbieri, ha fatto intendere quale è l’idea di sicurezza che vuole seguire per Piacenza, partendo proprio dalle operazioni di bonifica all’interno dei giardini Margherita e Merluzzo svolte pochi giorni fa eseguite dalla polizia municipale.

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