DE MICHELI, IN POLE PER LO SVILUPPO ECONOMICO?

E’ ancora il quotidiano la Repubblica a fare il nome di Paola De Micheli tra i papabili per il Ministero dello Sviluppo Economico dopo le dimissioni di Federica Guidi per il caso Tempa Rossa. Chicco Testa, ex presidente di Enel, oggi alla guida di Assoelettrica, sembra stia perdendo quota. In testa dei nomi più accreditati ci sarebbe l’attuale sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. La nomina subirà quindi un nuovo rinvio, anche se il premier ha garantito che si conoscerà entro la settimana. Certo in quel dicastero servono persone con conoscenze di vari mondi. Testa sarebbe l’ideale, ma il governo si è già scottato con la Guidi, per cui sarebbe preferibile una manager del settore privato. Con De Micheli (non è la prima che si fa il suo nome) o Teresa Bellanova, vice ministro dell’Economia, o Claudio De Vicenti, il pericolo di legami forti con il mondo dell’industria si riduce di molto. Questo dovrebbe far star più tranquilli Renzi e il governo. La diretta interessata che, da pochi giorni, è tornata a Roma con il piccolo Pietro nato un mese fa, non commenta, pur apprezzando i tanti segnali di stima che le stanno arrivando da più parti.

art Repubblica De micheliPaola De Micheli

SAIPEM, GIROMETTA: “CORTEMAGGIORE E’ LA STORIA DEL GRUPPO”

Lo scambio epistolare risale all’inizio di luglio, quando il primo cittadino ha chiesto all’amministratore delegato un incontro per chiarire la situazione dell’azienda. Stiamo parlando della Saipem di Cortemaggiore che da un anno e mezzo a questa parte ha drasticamente ridotto il numero dei lavoratori. La preoccupazione c’è, è innegabile, anche se dall’azienda arriva la conferma, attraverso una nota che “non è in atto nessuna chiusura del laboratorio di saldatura di Cortemaggiore.“ e questo è bene precisarlo. Ma se i contratti interinali non vengono rinnovati e, ad oggi, i dipendenti fissi specializzati sono solo sei, qualche domanda occorre porsela. “Nella lettera – conferma il sindaco Gabriele Girometta – si legge l’attaccamento al nostro territorio è vero, ma a me avrebbe fatto piacere incontrare un rappresentante dell’azienda. Tra le righe si legge anche che la trattativa è condotta su un piano sindacale con i lavoratori. E’ dallo scorso autunno che parlando con le maestranze abbiamo riscontrato il primo malcontento – spiega – commesse in calo e contratti interinali non confermati”.

L’azienda risponde “l’interruzione del rapporto di lavoro con parte dello staff interinale di Cortemaggiore va ricondotta al ridotto volume di commesse conseguente al negativo scenario di prezzo del petrolio”. E allora se Saipem resterà a Cortemaggiore, lì dove la fondò Enrico Mattei, quali numeri e quale peso avrà? “Quello che più preoccupa – spiega il sindaco – è che l’azienda possa essere trasferita in Romania e quindi il sito di Cortemaggiore in parte dismesso. Se qui rimanesse solo qualche dipendente fisso, sarebbe come chiudere l’azienda”. Quello che molti temono infatti è che lo stabilimento, conosciuto nel mondo per essere il migliore a livello di tecnologie nella realizzazione di gasdotti e oleodotti e rivestimento tubi, venga trasferito in parte in Romania. Queste immagini, fornite da alcuni lavoratori che qualche settimana fa si erano radunati fuori dai cancelli, mostrano i trasferimenti di container e macchinari in partenza.

“Noi siamo la storia del gruppo, il museo del gruppo – dice Girometta orgoglioso – se ci fosse un trasferimento all’estero sarebbe una perdita importante”. Le rassicurazione sulle sorti dell’azienda arrivano anche dal Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che fa sapere, in un nota dell’inizio di luglio, che “Non è in atto alcuna chiusura del laboratorio di saldatura della Saipem di Cortemaggiore, anche i nuovi vertici dell’azienda confermano la volontà di mantenere produttivo il sito. In questi mesi ho mantenuto un rapporto costante con la dirigenza Saipem – aggiunge – e insieme stiamo lavorando per un consolidamento della presenza dell’azienda e alle prospettive di crescita del polo formativo di Cortemaggiore. In questo contesto – scrive il sottosegretario –  i ripetuti falsi allarmi e le voci infondate di chiusura del centro di saldatura non sono certo di aiuto a questa strategia di rilancio”.

Dal canto suo il sindaco spera che tutto rimanga così come è e che, anzi, il rilancio di cui si parla sia effettivo. “Ci sono ancora molti pionieri che lavorarono con l’azienda ai tempi d’oro; si vuole puntare sull‘oil and gas, bene ma facciamolo concretamente, supportando seriamente le aziende del territorio, altrimenti che rimaniamo a fare? “ si domanda con un sorriso amaro.

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DE MICHELI: “ALLA TADINI LA SEDE ORGANIZZATIVA DELLA SETTIMANA DEL POMODORO PER EXPO”

Da quando è diventata Sottosegretario all’Economia la vita corre a doppia velocità, non tanto per l’impegno quanto per il lavoro che è diverso rispetto alla vita da parlamentare. Paola De Micheli se prima era impegnata, oggi il carico di responsabilità che ha sulle spalle, fa sì che lo sia doppiamente. “Quello che è cambiato – ha detto – è il tipo di lavoro. Prima era più legato alla relazioni di gruppo di cui parlamentare di cui facevo parte, oggi è esecutivo, perchè concorro, insieme allo staff del ministro Padoan, a prendere decisioni importanti per il paese”.

Dopo un paio di giorni in montagna, è già in pista con la mente proiettata a Roma. Del PD locale preferisce non parlare, non perchè non lo consideri importante anzi, ma perchè è giusto che se ne occupino gli amministratori. “Tra le vicende di Roma Capitale e la situazione in Abruzzo, direi che gli impegni non mancano”ci ha detto al telefono. Una comunicazione interrotta da saluti e incontri con amici e conoscenti tra le vie del centro prima di ripartire per Roma. Piacenza è nel cuore nelle decisioni importanti, come quella che riguarda Expo per cui tanto si parla tra scetticismi e finti entusiasmi. “Per la settimana del pomodoro che si terrà a metà giugno all’esposizione universale di Milano – ha anticipato il sottosegretario – Piacenza avrà un ruolo fondamentale. Io sono stata nominata Presidente del Comitato Organizzativo e la sede operativa di questo evento sarà a Piacenza, alla Tadini. Sarà un evento di portata internazionale perchè alla settimana del pomodoro parteciperanno i principali produttori mondiali e Piacenza avrà una grande visibilità. I dettagli verranno messi a punto entro il mese di gennaio”.

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PAOLA DE MICHELI GIURA A PALAZZO CHIGI, DA OGGI NUOVE RESPONSABILITA’

Da oggi per l’on. Paola De Micheli inizia un nuovo percorso, decisamente il più prestigioso della sua carriera politica. Dopo il giuramento avvenuto ieri sera alle 20.30 nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, De Micheli da oggi sarà al lavoro nei nuovi uffici di via XX Settembre al ministero delle Finanze per esercitare il suo nuovo incarico di Sottosegretario all’Economia. Un giuramento di pochi minuti, carico di emozione davanti al premier Matteo Renzi e al Sottosegretario Graziano Delrio. Un momento solenne che De Micheli ha voluto caratterizzare anche nell’abbigliamento; tailleur a pantalone rosso sgargiante, camicia bianca (“ho indossato i colori della mia città – ha detto – e il rosso simboleggia la sinistra e il pomodoro”) e tacchi neri vertiginosi. Tra le deleghe che riceverà dal predecessore Michele Legnini, nominato vicepresidente del CSM, ci sono Cipe, Monopoli, Dogane, gioco d’azzardo, ricostruzione dell’Abruzzo, comuni in dissesto, Roma Capitale e attuazione del programma. Temi delicati che Paola De Micheli affronterà a fianco del Ministro Pier Carlo Padoan.

Ad assistere al giuramento la mamma, il fratello, la sorella,le nipotine e il marito.

PAOLA DE MICHELI, LETTIANA DOC, SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

Si infoltisce il piccolo esercito dei politici piacentini con un incarico di prestigio a Roma. E’ di stamattina la nomina di Paola De Micheli a sottosegretario all’Economia del Governo Renzi. Roberto Reggi direttore del Demanio verso cui l’amministrazione ha massima fiducia per portare a casa la partita delle aree militari e proprio ieri l’ingresso in Parlamento di Marco Bergonzi Pd, in seguito alla dimissione della Mogherini dopo la nomina ad alto rappresentante della politica estera della UE. A lui si aggiungono i veterani Pierluigi Bersani, ex segretario del PD e Maurizio Migliavacca (PD).

Tornando alla De Micheli, la sua nomina è in sostituzione di Giovanni Legnini ora vicepresidente del CSM. Lettiana di ferro, sostenitrice tenace delle posizione dell’ex segretario, oggi ha accettato il nuovo e prestigioso incarico dal Premier Renzi verso il quale non ha mancato di manifestare posizioni critiche in merito ad alcuni temi.  Proprio a proposito di questo sul web sono già stati pubblicati alcuni articoli: su L’Huffington Post si legge “Fu tra i pochissimi ad alzare i tacchi – in senso lato e figurato – e ad imboccare la porta quando la Direzione nazionale del Partito democratico votò la relazione in cui il segretario chiedeva il via libera per diventare anche premier. Con buona pace del fu vice-segretario e allora presidente del Consiglio Enrico Letta, e di quel “stai sereno” dell’ex rottamatore che a posteriori gli si è appiccicato addosso come una maledizionePerché la De Micheli è una lettiana della prima ora che si è morbidamente trasformata in una renziana della seconda ora”. Sempre più in linea con le prospettive e i progetti del governo dei Mille giorni, la De Micheli è stata ad un soffio dal ricoprire l’incarico di presidente del partito. Renzi stava vagliando l’idea di affidare l’incarico ad una donna, e il suo nome era in cima alla lista. Poi il premier-segretario optò per la candidatura di Matteo Orfini”. Nel PD c’è anche chi come il capogruppo Speranza considera questo “non un renzismo della seconda ora ma un’adesione al partito del 41%”