COLDIRETTI: “STOP AI FORMAGGI SENZA LATTE”

Tre cartoni di latte su quattro a lunga conservazione sono stranieri, una mozzarella su tre contiene cagliata e non latte, due prosciutti su tre sono stranieri. E molto spesso il consumatore lo ignora, perchè sull’etichetta nulla è riportato, anzi pensa di acquistare e consumare prodotti made in Italy. E’ proprio questo che sta all’origine della protesta di Coldiretti che, in questi giorni, ha manifestato al valico del Brennero in difesa del made in italy e delle garanzie che questa certificazione dovrebbe portare con sé. Il settore lattiero caseario sta vivendo un momento davvero difficile per una serie di motivi, primi fra tutti il prezzo del latte ai minimi storici, 40 centesimi al litro e il primo anno di liberalizzazione delle quote latte. Ad aggravare ancora di più la situazione ci stanno le regole dell’Unione Europea che consentono l’utilizzo di semilavorati, ad esempio per la produzione dei formaggi. “Il fatto che l’Unione Europea – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Marco Crotti – consenta l’utilizzo di caglio o semilavorati per fare il formaggio, secondo noi è di una gravità inaudita. In ultimo ha diffidato dal vietare l’uso di latte in polvere”. Ma se il cibo, insieme all’aria che respiriamo, è vita, ciò di cui ci nutriamo influenza fortemente la nostra salute, come si spiega tutto questo?

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