Una notte d’inferno, una notte che ha fatto ancora tremare. La mente è tornata allo scorso settembre quando il Nure e il Trebbia esondarono mettendo in ginocchio mezza provincia. Questa volta a preoccupare sono stati i torrenti Riglio e Tidone che hanno creato notevoli danni nei campi adiacenti. La forte pioggia di domenica e della notte appena trascorsa hanno portato il Riglio a superare la soglie 3 di allarme sia a Veggiola che a Montanaro. Una piena decisamente importante che ha fatto crescere il livello del torrente di 4,50 metri. Il Tidone ha superato la soglia 2 di preallarme, il massimo della piena è stata raggiunta alle 5.30 si stamattina provocando danni nei campi di Rottofreno e Gragnano, non risultano, al momento, danni alle abitazioni. In due ore il livello è cresciuto di 1,80 metri. Le zone alluvionate fortunatamente non sono state colpite in modo particolare: il la portata del Trebbia è cresciuta lentamente perchè nella zone più a monte è nevicato e il Nure ha raggiunto la soglia 1 di attenzione solo a Farini senza arrecare danni.
Questa ondata di mal tempo, peraltro ampiamente annunciata, è stata il banco di prova per il sistema Arturo, messo a punto dal sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani e da alcuni giovani esperti del settore tecnico informatico: “il sistema – ci ha detto Veneziani – raccoglie i dati di Arpa e li confronta con le griglie di valutazione. Devo dire che ha funzionato, per tutta la notte abbiamo costantemente monitorato in tempo reale l’andamento dei torrenti”. Domani in Regione si terrà un incontro con l’assessore Paola Gazzolo e i tecnici della Protezione civile per un confronto proprio sul sistema di allerta Arturo.
Qui sotto il video di un lettore che mostra la piena del Riglio a Paderna
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