Ancore 12 persone che non ce l’hanno fatta, uccise dal virus più insidioso e pericoloso di sempre. A Piacenza oggi si registra un numero più basso di decessi rispetto a ieri, ma si tratta pur sempre di morti; persone strappate all’affetto delle proprie famiglie senza neppure aver avuto la possibilità dell’ultimo saluto, un dramma nel dramma.
Proprio per questo il commissario all’emergenza Coronavirus Sergio Venturi nella giornaliera diretta su Facebook ha riservato un momento particolare proprio a Piacenza: “Tutta l’Emilia Romagna uscirà da questa emergenza ripartendo proprio da lì, è da Piacenza che ripartiremo più forti di prima. Non è troppo tardi per avere comportamenti di isolamento sociale, anche i più banali comportamenti sono importanti. Tenete duro- rivolgendosi ai piacentini – teniamo duro, mostrate i muscoli, perché ce la potete fare. Ora il decremento non c’è ancora, non lo vediamo, ma quando comincerà, partirà proprio da lì”.
In Emilia salgono a 465 i decessi totali e si riferiscono a persone che si sono ammalate prima delle misure restrittive emesse dal Governo.
Sono 4525 i contagiati in Emilia, 525 in più rispetto a ieri, un aumento costante che corrisponde circa al 13%. “Una percentuale che non ci soddisfa – ha detto Venturi – perché dimostra che il picco non è ancora arrivato. Prima questo si verifica, prima comincerà la fase discendente”. Di questi positivi, 1735 sono in isolamento nelle proprie abitazione con sintomi lievi o asintomatici; 247 invece sono ricoverati in terapia intensiva.
Le guarigioni sono 152 (34 in più rispetto a ieri).
Dai prossimi giorni sarà potenziato il rilevamento dei tamponi differenziandosi da area ad area, partendo dagli operatori sanitari in servizio. Questo porterà ad effettuare 5100 tamponi al giorno, più del doppio rispetto ad oggi.
I posti letto in regione sono 2690, 187 i volontari attivi ad oggi per un totale di 1600.
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