Chi si aspettava un allentamento delle restrizione nel periodo natalizio è rimasto deluso. Anzi le misure già in vigore saranno ulteriormente rafforzate, lo ha specificato il ministro della Salute Roberto Speranza in audizione in Senato. Nulla di definitivo ancora, nel senso che non c’è ancora alcun decreto, ma la via sembra essere ampiamente segnata.
Il “liberi tutti” di agostana memoria è ben lontano, meglio così. C’è da dire però che il ministro non ha sciolto tutti i dubbi, ad esempio sul rientro nei luoghi di residenza, sull’apertura di bar e ristoranti fino alle 18, sulla quarantena per chi rientra dall’estero, sull’apertura o meno degli hotel nelle località sciistiche. Su tutto questo non c’è ancora nulla di confermato.
Confermata invece l’intenzione di evitare assembramenti e per questo “saranno disincentivati gli spostamenti internazionali, limitati quelli tra le regioni e nei giorni di festa anche gli spostamenti tra i comuni. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone”. Un impegno necessario da affrontare “con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo”. La tendenza in discesa dell’indice Rt conferma l’intenzione di proseguire con le limitazione per evitare che la curva dei contagi si riprenda.
Nessun allentamento insomma, anzi il forte invito (per ora non divieto) a disincentivare anche gli spostamenti tra comuni nei giorni del 25.26 dicembre e 1 gennaio.
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