E’ organizzata per domenica 31 ottobre alle 16 sul Pubblico Passeggio la manifestazione per ribadire che il “DDL ZAN non finisce qua!”. E’ lo slogan utilizzato da Arcigay Piacenza Lambda per manifestare il proprio dissenso sulla discussione in Senato che ha affossato il disegno di legge Zan contro le discriminazioni in base a sesso, identità e orientamento sessuale.
“Oggi più di ieri siamo convinti che il Parlamento non rappresenti più, su questi temi – si legge nella nota – il sentire maggioritario della società e sarà solo questione di tempo per avere anche noi, finalmente, una legge contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo come il resto d’Europa.
“Sarebbe stato meglio venire a patti, invece di arroccarsi” iniziano a sostenere in molti riferendosi al concetto di identità di genere, all’introduzione a scuola del dialogo sulla sessualità e affettività, all’asserito rischio per la libertà di espresse.
Ma come si può pensare di rinunciare al concetto di identità di genere, togliendo la tutela alle nostre persone transgender?
Come si può pensare di togliere dalla legge il riferimento alla scuola, luogo tristemente noto per il bullismo omolesbobitransfobico che quasi tutte e tutti noi abbiamo tristemente subito? Come si può, pensare di rinunciare a tutelare dall’odio, al pari dell’appartenenza etnica, quella parte così importante dell’identità individuale costituita dall’orientamento sessuale e, appunto dall’identità di genere? Come si può, infine, pensare di negare la necessità di tutela da parte delle donne vittime di violenze e delle persone disabili?
Feriscono inoltre la sensibilità di tanti italiani le immagini di applausi e risate di esultanza dei parlamentari di destra dopo la votazione del Senato. Ovviamente legittimo il dissentire, ma davvero esultate per avere affossato una legge sui diritti civili e sulla lotta alle discriminazioni?”
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