Da gennaio a maggio del 2014 sono state 664mila le ore di cassa integrazione in deroga nella provinciale di Piacenza. Numeri allarmanti che rischiano di peggiorare ulteriormente se gli ammortizzatori sociali non verranno rifinanziati. I 400 milioni di euro stanzizti poche ore fa dal ministro del Lavoro Poletti non è sufficiente per coprire l’intero anno. Dal 2009 a Piacenza sono state 4300 le persone coinvolte nella cassa in deroga con oltre 3 milioni di ore, al momento sono 1500. Questi dati sono stati forniti dall’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia. Per scongiurare il rischio che gli ammortizzatori si esauriscano, anche una delegazione di Cgil, Cisl Uil di Piacenza partecipera’ alla mobilitazione a Roma il 22 e 26 luglio. La Uil ha condotto uno studio “no Pil no job” dal quale risulta come, in sei anni di crisi, una persona su tre abbia conosciuto difficoltà a livello lavorativoed abbia usufruito degli ammortizzatori sociali. Da qui il tema di una riforma universale degli ammortizzatori, richiesta a gran voce dai sindacati, nel senso che tutti i lavoratori devono porterne godere. È curioso, e anche un po’ preoccupante, che negli ultimi anni siano diminuite le forme di flessibilità tradizionali (contratti a progetto, interinali ecc) a fronte di un aumento del 1812% dei voucher che comportano per le aziende costi bassissimi.
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