In queste settimane agostane il dibattito intorno a piazza Cittadella e all’imminente cantiere non si placa, tutt’altro. A prendere la parola Giovanni Castagnetti, assessore nella giunta di Roberto Reggi nel quinquennio 2007-2012, collega, proprio in quegli anni, di Katia Tarasconi anche lei nelle vesti di assessore.
Castagnetti si rivolge a Tarasconi, oggi sindaca, in modo amichevole e confidenziale con il “tu”, auspicando un cambio di passo, difficile certo, ma necessario, invitandola a non guardare al passato (il progetto di piazza Cittadella è de 2012), ma al futuro.
Gentile Sindaca,
mi permetto un tono confidenziale visto che abbiamo condiviso lunghi anni di mandato amministrativo.
Ti scrivo anch’io in merito a Piazza Cittadella. Mi sento anche chiamato in causa perché ne abbiamo visto l’inizio molti anni fa.
Mi colpisce molto la tua posizione e la tua determinazione rispetto alla necessità di fare assolutamente questo parcheggio e rivoluzionare la Piazza. Ma la cosa che mi colpisce di più è una frase che stai usando spesso che suona così: “concluderemo il percorso di un progetto iniziato ben 12 anni fa”.
Ecco, quello che più mi colpisce, e mi dispiace sentire, è questo guardare indietro, farsi carico del passato, mentre la necessità urgente sarebbe invece di guardare verso il futuro.
E guardando verso il futuro, questa nuova Piazza Cittadella e questo parcheggio, sono proprio necessari? Oppure occorre fermarsi, così come ti stanno consigliando diverse associazioni o singole persone, e guardare verso altre direzioni?
A mio avviso si, occorre armarsi di grande coraggio e traguardare un futuro diverso ma estremamente necessario. Un futuro sostenibile per l’ambiente, per le nuove generazioni e per questa terra che ci sta letteralmente bruciando sotto i piedi.
E quindi ti chiedo ancora un momento di riflessione per evitare che la piazza non divenga una immensa fornace di calore in queste estati così arse dal sole ma possa tramutarsi in un vero simbolo, non solo per Piacenza ma anche per tante altre città, di sviluppo sostenibile.
Capisco che non sia una decisione facile ma confido che tu possa fermarti, pensare e, insieme a tante altre persone trovare nuove, ma sicuramente più entusiasmanti, decisioni.
(foto archivio PiacenzaSera)
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