La commissione d’inchiesta per far luce su eventuali responsabilità dell’alluvione del 14 settembre ha concluso il suo lavoro. La relazione con i punti salienti emersi nel corso delle numerose audizioni sarà sottoposta al consiglio comunale. Dal lavoro svolto dalla commissione emerge che non è stata riscontrata alcuna responsabilità da parte del comune di Piacenza per quanto riguarda la gestione dell’emergenza a Roncaglia. La falla però nel sistema c’è stata, questo è evidente; il problema è nel protocollo di emergenza vigente in questi casi, anacronistico e certamente da modificare. Occorre inveve puntare su un sistema di allerta nuovo, sul modello di quello proposto dal sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani rappresentante locale di Anci. “Il protocollo attuale – ha detto Paolo Garetti presidente della commissione d’inchiesta – si avvale di tecnologie obsolete, senza alcun apporto umano. Il sistema elaborato da Veneziani invece è molto più attuale, tecnologicamente avanzato che si avvale di operatori esperti e qualificati. L’auspicio è che il sistema venga reso al più presto operativo”. Perché se si dovesse ripetere una situazione come quella dello scorso settembre, ad oggi, nulla cambierebbe, si ripeterebbe cioè quello che è accaduto, una frazione in ginocchio, aziende distrutte.
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