Tre mesi per redigere una relazione, stabilire le falle di un sistema che non ha funzionato ed, eventualmente, avanzare delle proposte di modifica. E’ quanto di pone di fare la commissione speciale d’inchiesta per far luce su eventuali responsabilità nell’alluvione che ha colpito Roncaglia. Il presidente Paolo Garetti, affiancato dai vice Rino Curtoni (PD) e Andrea Gabbiani (M5S) convocheranno in audizione le figure coinvolte tra Comune di Piacenza, Regione, Autorità di Bacino e Prefettura per capire cosa è affettivamente accaduto e sarebbe dovuto succedere. “Alla fine delle audizioni che occuperanno tra le 4 e le 5 settimane – ha detto Garetti – stenderemo una relazione per mettere in luce eventuali distorsioni, lo stato di controllo del territorio (in questo caso del torrente Nure), accertando se sussistono eventuali responsabilità e in capo a chi. Una volta stabiliti questi punti – continua Garettti – potremmo anche chiedere di apportare delle modifiche ai regolamenti attualmente in vigore”. Ad esempio i mezzi utilizzati per diramare gli allarmi: fax in ufficio spesso vuoti (se l’emergenza si verifica nelle ore notturne), sms o mail. Nella prossima seduta di commissione verranno ascoltati il sindaco Paolo Dosi e il Gaetano Fedele responsabile dei Servizi di Protezione Civile.
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