E’ finita con una stretta di mano tra gli ufficiali giudiziari e il sig Sandro Groppi, che oggi avrebbe dovuto lasciare coattivamente la sua abitazione, oggetto da troppi anni di una sequela infinita burocratico-legale. Avrebbe dovuto lasciarla nonostante l’abbia pagata 370 mila euro e vi risieda regolarmente da 15 anni. Eppure oggi quelle mura che fanno parte dell’esistenza di questo anziano uomo come fosse la sua seconda pelle, appartengono ad un nuovo proprietario che l’ha acquistata ad un’asta giudiziaria. Questo appartamento infatti fu acquistato dal sig. Groppi, prima del rogito, direttamente dall’impresa edile che fallì e quindi si trovò costretta ad ipotecare l’immobile. Alle 9,30 di oggi sono arrivati i nipoti, gli agenti della polizia, sul posto per ragioni di sicurezza, erano già in via Emmanueli. Poco più tardi sono arrivati, da Parma, gli ufficiali delle aste giudiziarie, accompagnati dal medico legale per stabilire le effettive condizioni di salute dell’anziano, che tra pochi mesi compirà 87 anni.
Nessun abbandono coatto dell’appartamento perché, sebbene il signor Groppi sia un soggetto fragile, è tuttavia in grado di spostarsi autonomamente, guida e vive solo, lo spostamento coatto dalle proprie abitudini, dai propri luoghi potrebbe, verosimilmente, compromettere l’effettivo equilibro neuro cognitivo e lo esporrebbe ad un aggravamento delle condizioni, questo il parere del medico legale Novella d’Agostini, che ha fatto sì che l’avvocato Gueli ottenesse una proroga di circa un mese e mezzo per ritentare di trovare una soluzione con il nuovo proprietario per tramite dell’avvocato.
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