Attualità

DUE BORSE DI STUDIO PER FORMARE GIOVANI CHANGEMAKER: IL QUARTO ANNO RONDINE RADDOPPIA

Un anno di scuola internazionale, ma in Italia, per sostenere la crescita degli studenti nell’autonomia e nella relazione, per imparare a gestire i conflitti e per progettare il proprio futuro a servizio del bene comune. Quest’anno saranno due le studentesse piacentine che trascorreranno il loro quarto anno di scuola superiore alla Cittadella della Pace di Arezzo, per imparare, attraverso il Metodo Rondine, come trasformare i propri sogni di pace e giustizia in azioni concrete.

Sono Martina Romersi e Beatrice Cunico, hanno 16 e 17 anni, provengono dai licei Colombini e Gioia e questo pomeriggio sono state accolte nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano dal vicepresidente Mario Magnelli e dalla consigliera di Cda Giovanna Palladini per ricevere la borsa di studio che coprirà in larga parte le spese legate allo speciale programma formativo. Un percorso riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che pochi mesi fa ha sottoscritto un nuovo protocollo per impegnarsi nella diffusione del Metodo nelle scuole italiane, in quanto valido strumento per promuovere dialogo, inclusione, convivenza pacifica, cittadinanza attiva e digitale e per agevolare la lotta al bullismo e alla violenza nelle scuole.

La borsa di studio, annuale, è stata istituita nel 2021 dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che quest’anno ha deciso di raddoppiare il proprio impegno per consentire a due studenti, anziché uno, di partecipare al programma: «In questi anni abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto il Metodo Rondine sia potente, e questo perché si sviluppa in un luogo fuori dall’ordinario – sottolinea il vicepresidente della Fondazione Mario Magnelli -. Nella World House, lo studentato internazionale della Cittadella della Pace convivono ragazze e ragazzi provenienti da luoghi di guerra di tutto il mondo. Giovani palestinesi, israeliani, russi, ucraini e tanti altri, che non si rassegnano alla logica dell’odio e del nemico e cercano di progettare insieme un futuro diverso. Siamo convinti che valga la pena offrire a più studenti l’opportunità unica di vivere questa esperienza».

Per raccontare cosa si fa concretamente a Rondine e come funziona questo ‘metodo’, che fra l’altro si propone di inserire i ragazzi in una rete internazionale di giovani “changemaker”, sono intervenute all’incontro le ‘rondinelle d’oro’ piacentine, vale a dire le ragazze che hanno vissuto questa esperienza negli anni scorsi, a cominciare da Benedetta Bisi, che ha frequentato il Quarto Anno nel 2022-2023, per passare poi il testimone ad Arianna Maggi nel 2023-2024 e a Mariafiore Marro, che ha concluso a giugno la sua esperienza.

 

redazione

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