Sembra di assistere alla resa dei conti. E intanto i 103 lavoratori piacentini di Rdb, e i 444 distribuiti nelle sedi italiane, be fanno le spese. A chi si può attribuire il fallimento di quello che fino anni fa era un colosso a livello internazionale? Scelte azzardate, mala gestione, lassismo degli imprenditori, crisi del settore edile? Ma che senso ha trovare un colpevole? Mettendosi dalla parte dei lavoratori, le vere vittime di questo colpo durissimo, trovare un responsabile sarebbe inutile. Quello che conta è il posto di lavoro, i sacrifici, le famiglie che stanno dietro ad ogni dipendente. Negli ultimi mesi sono alternati numerosi alti e bassi: tra questi l’ingresso di Geve srl la società di Paolo Marini che avrebbe dovuto immettere liquidità, pagare gli stipendi arretrati e presentare un piano industriale fattivo. Dopo i primi incontri, Marini è sparito. Poi si è fatta avanti la carta romana Claudio Salini, ma probabilmente il piano industriale (è stato presentato?), non ha convinto i giudici del Tribunale di Piacenza. Ad oggi i lavoratori chiederanno a breve un incontro con i commissari fallimentari per chiedere garanzie, come la ricerca di ammortizzatori sociali. Le commesse ci sono, ma come ci si deve comportare? Insomma i lavoratori vogliono risposte, doverose.
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