L’articolo di Mario Gerevini sul Corriere della Sera di ieri ha scatenato reazioni a catena. La più eclatante le dimissioni del vice Beniamino Anselmi che nel lasciare invita il presidente Francesco Scaravaggi e il consigliere Stefano Pareti a fare altrettanto. Scaravaggi però aveva annunciato e confermato in più di un’occasione la volontà di dimettersi non appena sarebbe subentrato il suo successore che, a meno di colpi scena, sarà il notaio Massimo Toscani. Il suo nome dovrebbe essere ufficializzato nel consiglio generale del 26 luglio. Il pezzo del Corriere ripercorre in modo preciso gli ultimi investimenti della Fondazione, in particolare soffermandosi su quelli che hanno portato ad un impoverimento del patrimonio. Sullo sfondo lo statuto, secondo cui il patrimonio deve essere amministrato con prudenza. Le dimissioni annunciate di Anselmi a cosa porteranno? Il consiglio nel corso della prossima seduta ne prenderà atto e si proseguirà con la nomina del nuovo cda, che per altro da indiscrezioni, sembrava già diverso dal precedente? Certamente nulla fu più profetico del titolo del Corsera Fondazione di Piacenza nel caos, oggi, forse più di ieri.
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