E’ certamente un quadro con pochissime luci e molte ombre quello che emerge dai dati del 12esimo Osservatorio su Economia e Lavoro a cura dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali dell’Emilia Romagna commissionato dalla Cgil di Piacenza.
Un ritratto fortemente condizionato, quello del 2020, dalla pandemia da Covid 19 per cui Piacenza ha pagato il prezzo più alto di vittime, seconda solo a Lodi.
Soprattutto il mercato del lavoro offre lo spaccato più significativo di quanto accaduto: la diminuzione degli occupati, che nel 2020 sono 127mila e dei disoccupati (7mila) portano ad un incremento dell’inattività che arriva al 27 per cento.
Se si guarda dentro questo dato, già di per sé preoccupante, si osserva una forte disparità di genere: nel 2020 variano positivamente gli occupati maschi (+1%) e negativamente le occupate femmine (-4.4%). Il tasso di occupazione maschile è il più alto dal 2004 ad oggi (77.9%), quello femminile, invece, è del 59.5%.
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