Ha scelto il Vangelo di Matteo con la parabola del banchetto di nozze per la prima omelia. Monsignor Adriano Cevolotto si è insediato ufficialmente nella Diocesi di Piacenza Bobbio; la comunità piacentina, alla presenza delle istituzioni, lo ha accolto nella cattedrale.
La giornata piacentina del vescovo è incominciata al mattino, scandita da incontri e da volti significativi, fino alla Santa messa d’ingresso in Duomo.
“Le nozze senza banchetto, senza partecipazione di tutti, sono mutilate: la gioia di Dio solo così si compie – ha detto monsignor Cevolotto nel corso dell’omelia – Il Signore ha preparato il banchetto rispetto al quale noi siamo i servi che raggiungono tutti, portatori dell’invito ad entrare e sedere. Servi dell’alleanza per tutte le donne e per tutti gli uomini. È già anticipato il mandato affidato ai discepoli dal Risorto: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19).
Non c’è alternativa: o si favorisce la partecipazione di tutti al banchetto o si impedisce che questo avvenga con le nostre chiusure. Anche tra noi è possibile mettere in atto comportamenti escludenti. I posti a sedere non li stabiliamo noi perché noi siamo i primi ad essere semplicemente invitati. Invitati al banchetto della vita dignitosa, della fraternità. Al banchetto della comunione, che nutre il desiderio di sentirsi partecipi e non esclusi dalle relazioni. È anche il banchetto del pane spezzato e del pane condiviso, nel quale si rinnova la sorpresa che c’è pane per tutti, che c’è posto per tutti”.
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