Una nuova banca in centro proprio no. Lo ha confermato il Consiglio di Stato che si è riunito ieri a Roma respingendo il ricorso in appello contro l’ordinanza del Tar di Parma che aveva rigettato, nel maggio scorso, il ricorso proposto dai proprietari del negozio all’angolo tra via Cavour e via Roma, intenzionati a vendere l’immobile ad una banca per l’apertura di una nuova filiale. I proprietari dell’immobile avevano impugnato il Regolamento comunale che, dal 2007, vieta in 47 vie del centro città (precisamente quelle limitrofe a piazza Cavalli) l’apertura di nuovi sportelli bancari. Il Regolamento impugnato, volto alla qualificazione del centro storico, era stato recepito nei vigenti strumenti urbanistici. Come nel primo grado la proprietà era difesa dall’avvocato Giuseppe Manfredi e il Comune di Piacenza dall’avvocato Elena Vezzulli. L’amministrazione ha sostenuto la propria scelta motivata dal fatto che dal 2007 un cospicuo numero di sportelli bancari si era insediato in centro, con il rischio di snaturarne la natura commerciale: nel raggio di 20 metri da Piazza Cavalli se ne contano 11. I giudici hanno sottolineato che il divieto di cambio d’uso dell’immobile per aprirvi una filiale bancaria è compatibile con l’interesse alla salvaguardia delle attività tradizionali perseguito dall’Amministrazione
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