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RABUFFI: “VIALE DANTE ASSEDIATO DAI CANTIERI. SERVE PIU’ PROGRAMMAZIONE NEGLI INTERVENTI PUBBLICI”

Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi interviene in merito ai lavori del sottosuolo che, da mesi, stanno interessando la zona di viale Dante, in particolare via Damiani, via Farini, via da Pordenone. Lavori che hanno generato caos e disagi tra i cittadini. L’intervento, tra il serio e il faceto, è nell’ottica di far riflettere l’amministrazione verso una più efficace programmazione dei lavori pubblici.

Mentre Piacenza si riprende dalla calura estiva, domandandosi se sia stato più ingenuo l’ex ministro Sangiuliano a “mollare” la poltrona romana o l’ex assessore Perini a “farsela sfilare” durante il ritiro di Giunta, nella zona tra viale Dante e via Leonardo da Vinci (in particolare via Damiani, via Farini e via da Pordenone) l’occupazione del territorio continua.

Dopo gli “uomini talpa” che qualche tempo fa hanno scavato trincee e tunnel lungo strade e marciapiedi della zona per seppellire inutili tubi “portafibra” pronti ad emergere nei pressi delle abitazioni (colonizzando scivoli e cantine, come solo le piante infestanti sanno fare), ecco che quest’estate l’occupazione ha vestito la divisa delle forze speciali al servizio della potente multiutility che gestisce tutto quanto fa business a Piacenza (acqua, rifiuti, teleriscaldamento,
depurazione, etc…).

E così, grazie ai potenti mezzi corazzati e alle multietniche truppe di occupazione, assoldate per l’occasione, abbiamo visto spuntare nuove inquietanti trincee tipiche degli scenari di guerra. Con gli “uomini talpa”, apparsi e poi misteriosamente scomparsi nel nulla, probabilmente rintanati nei
bunker segreti in attesa di sferrare, con la campagna d’autunno, l’attacco decisivo al quartiere.

In questo scenario, con le strade ridotte a un percorso di guerra e le trincee temporaneamente nascoste da materiale di risulta, i poveri residenti non hanno potuto far altro che subire l’assedio, rinchiudendosi mestamente in casa e augurandosi un repentino ritorno alla normalità. Troppo pericoloso, infatti, avventurarsi in quel dedalo di cartelli provvisori, sensi unici improvvisati,
divieti, buche, recinzioni e percorsi ad ostacoli… Solo gli automobilisti più impavidi e incoscienti, quelli disposti a tutto pur di sfuggire all’accerchiamento, hanno osato sfidare la sorte lanciandosi in manovre contromano, zigzagando tra auto e furgoni parcheggiati in ogni dove e addirittura utilizzando i marciapiedi quale scorciatoia per raggiungere la sospirata libertà. Facendosi beffa della sicurezza stradale e soprattutto del buonsenso…

Purtroppo, come recita il proverbio, al peggio non c’è mai fine… E così, quella patologia assai contagiosa che è il menefreghismo, unito ad un livello di sopportazione ampiamente superato, ha facilmente infettato moto, motorini, monopattini e biciclette, pronti anch’essi a scorrazzare ovunque: in slalom tra i peri di viale Dante e i tigli di via Damiani; sgomitando coi pedoni al semaforo “sempre rosso” di viale Dante; sfrecciando nei giardini di via Nasolini e via Damiani in mezzo a bimbi, nonni e badanti; sfidando, con sorpassi stile “MotoGP”, la flotta di mezzi deputati alla raccolta differenziata.

In attesa di scoprire quando finirà l’assedio non ci resta che chiedere, sommessamente, all’Amministrazione perché i lavori debbano rincorrersi e susseguirsi per mesi e mesi, anziché sovrapporsi in una logica di efficientamento e di minor disturbo per i residenti, e perché le nostre
belle vie, distrutte dalle trincee e dagli scavi ripetuti (non oso immaginare cosa accadrà in Piazza Cittadella…), non possano essere asfaltate a regola d’arte nella loro interezza, anziché a pezzi più o meno grossolani.

Comunque vada, fra i tanti dubbi e perplessità ci resta una certezza: tutto viene fatto per il NOSTRO BENE…
Per questo, cari cittadini di Piacenza, se vi capiterà di passare per il “quartiere” fermatevi un attimo, respirate profondamente e fate gli scongiuri.
Perché prima o poi, per il VOSTRO BENE, toccherà anche a Voi…
AUGURI.

redazione

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