A Roncaglia, dopo l’alluvione del 14 settembre, i cittadini hanno paura. Paura che alla prossima ondata di maltempo si verifichi, di nuovo, il disastro di quindici giorni fa. “Ci stareste voi, qui al nostro posto?” ha domandato un giovane cittadino agli amministratori e ai tecnici nel corso della serata alla ex scuola della frazione. “Una piena come quella del 14 settembre – ha confermato Massimo Valente di Aipo – può verificarsi di nuovo”. Una realtà che quindi va affrontata, ma subito, tuonano i cittadini. “qui c’è gente che ha contratto dei debiti, che non ha più un’auto, che deve pagare il mutuo di una casa per metà inagibile” si levano qua e là continue esternazioni, perchè questo è il momento in cui ognuno tira fuori quello che ha dentro, rabbia, indignazione mista a rassegnazione. Un incontro partecipatissimo quello organizzato dall’amministrazione che non si è sottratta a critiche, parecchio pesanti, che i residenti hanno manifestato in ogni forma. “Vergogna” si è levata spesso questa parola all’indirizzo di sindaco e giunta, alla quale Dosi ha replicato così: “se mi vergognassi non sarei qui a parlare con voi”. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, è quanto chiede una frazione, che sebbene ripulita dal fango, porta ancora i segni indelebili della paura e di quello che la piena si è portata via. Per rimettere in sicurezza Roncaglia occorrono 2 milioni di euro che al momento non ci sono. Ma il sindaco ha annunciato che il Comune chiederà di destinare una somma dei finanziamenti stanziati dal Governo e dalla Regione per la frazione. “Questo è quello che faremo” ha assicurato Dosi. Al momento sono stati stanziati 10 milioni di euro dal Governo che ha dichiarato lo stato di emergenza e 5 dalla regione Emilia Romagna, per l’intero territorio colpito dall’alluvione.
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