Dal 1 gennaio 2024 Milano diventerà “città a 30 km orari”, lo ha deciso il consiglio comunale, specificando che, dopo quella data, su alcune strade potrà essere mantenuto il limite di 50km all’ora, così come hanno fatto Parigi e Bruxelles. “Un passaggio fondamentale – hanno commentato gli amministratori milanesi – prima di tutto per proteggere la vita e la salute delle persone. Un impatto a 50 km/h è quasi sempre mortale per chi lo subisce da pedone o da ciclista, mentre a 30 km/h no”. Come la prenderanno i milenesi è un altro paio di maniche, ma avranno un anno per abituarsi.
E a Piacenza? Legambiente ha rilanciato la proposta in un post: “Limite 30 km/h subito anche a Piacenza! – si legge – siamo una delle città con il più alto tasso di incidenti in Italia(17imi in Italia e 2 in Regione), guidiamo sempre oltre il limite dei 50 km, la sera il centro diventa un circuito per corse e le telecamere di controllo devono ancora, dopo anni, essere accese! A 30 all’ora si salvano vite e si agevola l’uso della bicicletta. Del resto il nostro centro è stato costruito per i cavalli, le carrozze e gli uomini a piedi, non per i suv e per le corse in auto”. Il post è corredato da una foto che mostra proprio un suv a ruote all’aria in una della vie più trafficate della città, via XXIV Maggio.
E a proposito di sicurezza, è evidente dall’immagine che riportiamo qui sotto, quanto la velocità influisca sulla sicurezza delle persone. A 30km/h le possibilità di salvarsi, in caso di frenata, sono nove su dieci. A 40km/h scendono già a sette su dieci, a 50km/h a salvarsi sono due e mezzo si dieci. A 70km/h non c’è più possibilità di sopravvivenza.
Certo che il passaggio più arduo sarà il rispetto del provvedimento. Probabilmente non sarà sufficiente un cartello stradale, ma ci vorranno intere strade pensate in modo da non poter superare, anche volendo, i 30 km/h. Intanto istituirle è già un piccolo passo avanti.
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