Ci sarebbe stato anche un giardino a completare la mole di Palazzo Farnese secondo i desiderata della duchessa Margherita e degli elaborati progettuali di Vignola. Un giardino che, nella realtà, non fu mai realizzato molto probabilmente a causa della partenza della duchessa per le Fiandre e del suo successivo ritiro in Abruzzo. Secondo le ricerche degli architetti Roberta e Lucio Morisi, autori della ricostruzione compiuta in base alla osservazioni di piante storiche della città e di giardini coevi realizzati per altre ville, il giardino di Palazzo Farnese era stato pensato con una prima parte sviluppata all’italiana con parterres geometrici e simmetrici definiti da basse siepi e pavimentazioni di inerti . Il fondale scenografico d’architettura vegetale avrebbe mostrato fontane, specchi d’acqua, statue e rampe di scale, atte a superare il dislivello che ancora oggi interessa quest’area, quella che scende verso il campo Daturi. Come in altre ville e palazzi progettati dal Vignola, Palazzo Farnese doveva essere intrinsecamente connesso all’ambiente circostante e la progettazione dell’edificio era quindi strettamente legata a quella del giardino. Il progetto di ricostruzione è inserito tra le proposte realizzate per la promozione della città in occasione di Expo 2015. Domenica 6 dicembre, alle 16.30, a Palazzo Farnese, l’architetto Roberta Morisi illustrerà al pubblico l’ipotesi di ricostruzione del progetto.
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