Categories: Senza categoria

INQUINAMENTO: PIACENZA MAGLIA NERA CON UNDICI SFORAMENTI CONSECUTIVI

Undici giorni di sforamenti consecutivi; è il triste primato che Piacenza si guadagna in regione per la città con la peggiore qualità dell’aria. Legambiente chiede di andare oltre il protocollo tra le regioni ed avere il coraggio di affrontare con più decisione le fonti di questo inquinamento che sta prendendo le dimensioni di un’emergenza sanitaria.

Ecco il comunicato:

Avevamo sperato che quell’accordo tra le quattro regioni della Pianura Padana (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) avrebbe portato qualche piccolo vantaggio alla qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente. Ci siamo illusi. Siamo al 20 di ottobre e siamo in piena emergenza sanitaria che danneggia la salute dei cittadini soprattutto bambini ed anziani, come ampiamente riportato da Libertà del 19. Nei primi 20 giorni di ottobre i superamenti della soglia di 50 microgrammi per metro cubo stabilita come massimo giornaliero sono stati superati per ben 15 volte e per i prossimi giorni nulla fa presagire una situazione migliore.
Da 11 giorni consecutivi le micidiali polveri sottili non danno tregua attentando drammaticamente alla salute dei piacentini. Evidentemente le misure previste per casi di emergenza come quelli che stiamo vivendo non sono assolutamente adeguate per riportare ad un livello meno distruttivo il PM10 e 2,5.
Quindi è necessario, anzi indispensabile, superare il protocollo d’intesa tra le 4 regioni ed avere il coraggio di affrontare con più decisione le fonti di questo inquinamento.
E’ evidente, in questo momento in cui il riscaldamento non è ancora accesso, che le cause principali dell’emergenza in atto sono dovute ad un combinato tra situazione metereologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti e l’attività umana legata al traffico veicolare e le industrie inquinanti.
Allora è indispensabile agire su questi due elementi con provvedimenti urgenti di drastica limitazione del traffico, blocco del traffico, e dell’attività industriale.
L’amministrazione è di fronte ad un bivio: la scelta tra limitarsi ad una fatalistica speranza di pioggia o di altri agenti che disperdano gli inquinanti oppure agire con tempestività nella scelta di intervenire a tutela della salute e sicurezza dei cittadini e delle sue fasce più deboli.
Vogliamo pensare che la decisione sia in favore del benessere e della tutela delle persone di cui il sindaco, a livello locale, è responsabile.

redazione

Quando l'approfondimento fa la notizia

Recent Posts

CRESCE IL TURISMO A PIACENZA E PROVINCIA DEL 3.2%. E’ BOOM DELL’EXTRA ALBERGHIERO

I dati aggiornati sul turismo confermano una tendenza positiva per la provincia di Piacenza: nel…

1 giorno ago

PROVINCIA: BILANCIO DI PREVISIONE AL CENTRO DEL CONSIGLIO. CALANO I TRASFERIMENTI STATALI PER LE STRADE E PER LE SCUOLE

La complessa serie di questioni connesse a entità e modalità di acquisizione delle risorse per…

2 giorni ago

CITTADELLA, BONGIORNI: “PIANO B? LA SOLUZIONE PIU’ VELOCE PER ELIMINARE IL DISAGIO” DELUSI I CONSIGLIERI DI MINORANZA PER LE MANCATE RISPOSTE

A riassumere le motivazioni che hanno portato il comune ad avviare il procedimento di risoluzione…

3 giorni ago

CENTROSINISTRA: “LA RIQUALIFICAZIONE DI CITTADELLA SARA’ UN PERCORSO COMUNE”

Oggi la palla su piazza Cittadella è rimbalzata dalla parte della maggioranza consiliare che si…

4 giorni ago

TIENE L’INDUSTRIA PIACENTINA, MA “I DAZI AL 50%, DI ACCIAIO E ALLUMINIO, NON SONO ACCETTABILI”

Il fatturato è tutto sommato buono, con un incremento dell'1,27%, grazie soprattutto al mercato interno…

4 giorni ago

CENTRO DESTRA: “COSA E’ EMERSO DAL TAVOLO TECNICO SU CITTADELLA CHE NON SAPPIAMO?”

Fratelli d'Italia, lega e civica Barbieri Liberi ancora all'attacco contro l'amministrazione sulla pratica piazza cittadella.…

5 giorni ago