Un disastro come accadde all’Aquila, centri abitati distrutti, rasi al suolo e tante vittime, che di ora in ora saranno sempre di più, anche bambini. Il terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato il centro Italia, alcuni paese praticamente non esistono più, dalle 3.37 di questa mattina Amatrice, uno dei centri maggiormente colpiti, è un borgo fantasma, ma anche Accumoli e Arquata del Tronto. Nelle ore successive si sono avvertite altre scosse intense di magnitudo 5.4 anche a Nord, nei pressi di Norcia in provincia di Perugia.
Il professor Alberto Gromi, garante dei Detenuti del carcere della Novate, si trova in quei luoghi per trascorrere le vacanze. Dai social fa sapere di star bene, pur avendo sentito chiaramente le scosse dalle 3.30 da Todi. “Il terribile è stato sui monti – ha riferito – ad Amatrice. Ora stiamo tornando a casa come da programma”.
Gli esperti non escludono che si possano verificare altre scosse forti quasi come la prima; sono quasi cento le scosse di terremoto (di queste almeno 55 di magnitudo superiore a 3) che si sono susseguite nel centro Italia dalle 3.36 di stamattina. La più forte quella con epicentro vicino Rieti alle 3.36, appunto, di magnitudo 6.0. Alle 4.42 e alle 4.43 altre due forti scosse in provincia di Perugia, di magnitudo 5.1 e 5.4. In precedenza un’altra scossa di una certa entità era stata registrata alle 3.56 a Rieti (magnitudo 4,4).
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