Si sono presentati in una decina all’incontro con l’on. Marco Bergonzi del Partito Democratico per chiedere ancora una volta che si chiuda una delle pagine più avvilenti degli ultimi anni. Il neonato gruppo degli esodati piacentini ha incontrato il parlamentare perchè si faccia portavoce delle loro istanze. Il gruppo è nato proprio per questo, per ottenere quel sacrosanto diritto alla pensione che la legge Fornero ha spazzato via dopo il dicembre del 2011 congelando di fatto, nel limbo degli esodati, migliaia di italiani: 23500, per essere precisi, coloro che ancora una pensione non ce l’hanno. Come Angelo Croci che raccontando la sua storia (http://www.zerocinque23.com/senza-categoria/a-tutto-tondo-gli-esodati-dimenticati/) ha deciso di farsi portavoce delle istanze di tutti gli esodati di Piacenza e provincia. La richiesta forte e chiara formulata all’on Bergonzi è stata quella di incardinare l’ottava salvaguardia in modo da farvi rientrare gli esodati che ancora non sono rientrate nelle precedenti. Il parlamentare piacentino ha preso l’impegno di prendere contatti con i colleghi della commissione Lavoro per arrivare ad un risultato concreto. “E’ stato un incontro positivo e costruttivo – ha confermato Croci – l’impegno personale dell’on Bergonzi è evidente, la speranza è che facciano seguito i risultati. La cosa più grave, ci ha confermato Bergonzi, è che lo Stato è venuto meno al rispetto dell’accordo che ognuno di noi aveva sottoscritto”. Croci, secondo un accordo firmato dal ministero del Lavoro e poi al tribunale, dopo la mobilità ha accettato di pagarsi volontariamente i contributi per tre anni, arrivando così a 40 anni di contributi per ottenere la pensione. Ma dopo tre mesi, con l’entrata in vigore della legge Fornero, tutto è stato posticipato. Stando così le cose dovrebbe ansare in pensione nel 2023; come lui ci sono tanti altri piacentini nella stessa situazione. “Nelle ultime settimane- conclude Croci – sono stati numerosi i piacentini che mi hanno chiamato per spiegarmi la loro situazione, spesso sono confusi, per questo chiediamo ai patronati uno sforzo maggiore, in certi casi il loro supporto non è stato sufficientemente adeguato”. A documentare l’incontro di ieri anche una troupe di La7 della trasmissione L’Aria che tira in onda oggi alle 11.30.
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