Don Gino Rigoldi e’ uno dei quelli che parlano al cuore, con il linguaggio della gente, con il linguaggio dei giovani. Con e per i giovani Don Gino ha impostato la sua vita: da 4 0 anni cappellano del Carcere minorile Beccaria di Milano, nel 1973 ha fondato la Comunità Nuova Onlus e nel 99 l’associazione Bambini Romania Onlus. Ha stupito anche nel suo ultimo libro, a partire priorio dal titolo “Non amate troppo Dio” provocatorio, certo, anche se il messaggio è chiaro “la più pericolosa ignoranza – ha detto Don Gino – e’ quella in amore. La prima competenza che deve avere un insegnante – ha proseguito – e’ quella relazionale. Bisogna essere capaci di capite ed ascoltare, gli insegnanti dovrebbero fare formazione sulle relazioni lavorando non sulla testa ma sulla pancia e sul cuore”.
A Don Gino abbiamo chiesto anche un commento sulla chiusura del giornale del carcere di Piacenza Sosta Forzata. “Il ruolo educativo della scrittura e’ molto importante, serve anche per liberarsi da quello che si ha dentro e comunicare quello che si prova in una situazione di disagio come quella di detenzione”.
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