Qualcuno potrebbe ribattezzarla l’Expo dei contrasti: da una parte la giostra dei colori di padiglioni che sembrano opere d’arte, assaggi, piatti tipici, abiti, stoffe, balli, oggetti caratteristici dei popoli. Una grande fiera, mondiale, dove ognuno mette in mostra il meglio, per sei mesi in un contenitore splendente. E’ strano vedere da una parte il padiglione della santa sede, discreto nel suo grigio da cerimonia, accanto a bazar che vendono leccornie tipiche degli stati rappresentati, dalla patatine del Belgio, al cioccolato svizzero, ai biscotti francesi alle crepes olandesi. Questo è l’Expo. Senza dimenticare però che il tema è il nutrimento, tema davvero ben espresso nel padiglione zero: dalla genesi, all’evoluzione dell’uomo fino ai grandi sprechi alimentari, uno dei mali principali della contemporaneità. Il Caritas day, ha voluto riflettere proprio su questo. Portarci l’attenzione. La chiesa si è presentata in Expo con il volto dei 174 delegati delle Caritas attive in 85 paese che hanno aderito alla campagna Diritto al Cibo. Il 30% della produzione mondiale di cibo viene perduta o sprecata ogni anno, sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate. Una quantità pari a quattro volte quella necessaria per nutrire quasi 800 milioni di persone che ogni giorni soffrono di fame cronica. Allo stesso tempo 42 milioni di bambini sotto i 5 anni sono sovrappeso e oltre 500 milioni di adulti soffrono di obesità.
Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo
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