Frattura forse no, ma tregua armata si’. Potrebbe definirsi così la situazione in casa Partito Democratico dopo l’elezione del nuovo segretario Loris Caragnano con il 66% dei voti su 94 votanti. Caragnano ha preso il posto di Gianluigi Molinari dopo l’elezione in consiglio regionale. Certo, questa volta la minoranza si è presentata in assemblea, non ha votao contro, ma si è astenuta, segnale evidentemente di un dissenso verso le scelte della maggioranza renziana di presentare un proprio candidato e soprattutto delle modalità. Caragnano ha ottenuto 62 voti a favore e 32 astenuti, diventando segretario senza “no” ma neppure condiviso all’unanimità. I bersaniani premevano per un nuovo congresso nel quale eleggere il nuovo segretario, ma non e andata così. Proprio sull’astesione Caragnano lavorera’ perche diventi condivisione di intenti e di programma; un tentivo insomma per superare a fatica la conflittualità interna. La minoranza bersaniana in una nota ha sottolineato la ricerca di una “forzatura” per arrivare ad ottenere la maggioranza. In verità questi non sembrano i migliori auspici per una ritrovata unità.
Saranno pace, lavoro e giustizia sociale i temi che animeranno la festa dei lavoratori 2024.…
Una città a misura di disabile è certamente una città più vivibile per tutti. Per…
E' stata l'orazione del giornalista Gad Lerner il momento più atteso delle celebrazioni del 79esimo…
Da oggi Piacenza ha un Piano Città degli immobili pubblici: in una nuova visione del…
Licenziamento illegittimo, precarietà e sicurezza negli appalti. Sono i temi dei quattro quesiti referendari che…
Il pozzo è quello in cui si trova, da 14 mesi, Ilaria Salis, l'attivista italiana…