BESTIANERA: CUORE, PASSIONE E TECNOLOGIA

Bestianera è arrivata e ha scelto di presentarsi, prima di tutto, ai piacentini a e-QBO di Piazza Cavalli. Il cubo nero e Bestianera hanno lo stesso ideatore, l’architetto Romolo Stanco di T°Red. Dopo un anno di studio, di ricerca tecnologica, Stanco insieme ad altre start up ha realizzato un oggetto per gli appassionati delle due ruote ma non solo. Bestianera è una bicicletta figlia di un’intuizione accompagnata da contenuti tecnologici avanzati, nata da un gesto funzionale e sintetico sviluppato in un design essenziale.  Un “oggetto da pedalare” sia per gli esperti sia per chi sceglie la bici per muoversi in città.  Tre modelli per altrettanti diversi utilizzi, anche con pedalata assistita ultraleggera al di sotto di 10 kg. Oggi la presentazione e già la prima uscita ufficiale; destinazione Bergamo per l’arrivo del giro di Lombardia

“CASO MERENDINE”, IL COMUNE INSULTATO SUI SOCIAL

Tutto il discorso ruota ancora attorno al taglio della merenda. L’amministrazione ha affrontato ancora una volta l’argomento davanti ad una platea di insegnanti e genitori nel corso della commissione mensa che riunisce scuole materne ed elementari della città.  Si parte ancora dal “caso merendine” ; è l’assessore Giulia Piroli che annuncia una querela nei confronti di alcune persone che hanno pesantemente insultato l’amministrazione su Facebook. “Il nostro provvedimento – ha detto – non è stato compreso. Dovevamo convocare una nuova commissione ma non c’è stato il tempo”. La notizia è stata mal gestita insomma, ma bisogna andare oltre. L’abolizione della merendina a pochi minuti dall’uscita e per di più dopo il sonnellino del pomeriggio è sembrato il male minore a fronte di una paventata chiusura delle cucine delle scuole più piccole come Pittolo e Gerbido. “Si è voluto privilegiare la frutta consegnandola ai genitori prima dell’uscita in accordo con l’asl” ha detto l’assessore.  Altro tema difficile da digerire è stata la riduzione dei menù da 6 a 4 settimane. “si è ridotta la varietà -ha spiegato il dott. Mion direttore del dipartimento alimenti e nutrizioni dell’asl- ma non la qualità. Le grammature sono rimaste le stesse e abbiamo mantenuto il 70 per dento dei prodotti biologici, privilegiando frutta e verdura”.

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PD, CALANO GLI ISCRITTI. DURA LA REAZIONE DI BERSANI

Il Pd ha fatto flop non solo per le primarie in Emilia Romagna ma anche per la campagna tesseramenti. Dai dati resi noti da Repubblica risultano persi in un anno circa 400 mila iscritti. E se il vice segretario Lorenzo Guerini twitta che “sarebbe bello non diffondere dati a caso”, l’ex numero uno del Pd Pierluigi Bersani ha una reazione ben più dura: “Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo statuto dice che il Pd è un partito di iscritti e di elettori. Ovviamente – dice Bersani  – se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa… Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e – assicura – non finiremo lì”. Nel Partito Democratico negano che questi siano segnali di crisi: l’obiettivo è superare i 300mila iscritti dicono, stima che comunque sarebbe inferiore a quella dello scorso anno, quando le tessere del Pd erano quasi 540 mila . Per il partito il calo è dovuto all’impegno dei circoli per la campagna elettorale europea che ha messo in secondo piano l’attività ordinaria. Sarà, nel frattempo però i segnali tra l’affluenza flop in Emilia Romagna e il calo degli iscritti sono un dato di fatto che impongono al Pd una riflessione.

 

“BESTIANERA” E’ PRONTA A PARTIRE

“Bestianera”è pronta a partire. Cosa è? Un nuovo concetto di bicicletta (anche) elettrica che nasce a Piacenza tra design, ricerca e innovazione. Il suo inventore è Romolo Stanco della start up T°Red. Dalla creatività di questa azienda è nata “Bestianera”, figlia di un’intuizione accompagnata da contenuti tecnologici avanzati, nata da un “gesto” funzionale e sintetico sviluppato in un design essenziale e in dettagli innovativi. Per questa creazione T°Red apre i dipartimento ACDD (Advanced Cycling Design Department) con l’obiettivo di portare nel mondo delle due ruote un approccio rivoluzionario. Rivoluzionario e innovativo come il logo di Bestianera, la prima bici al mondo a pedalata assistita realizzata in fibra di carbonio  con power unit integrata nel mozzo “all in one” e un peso inferiore ai 10 kg batterie. La presentazione domenica 5 ottobre alle 12 a e-QBO di piazza Cavalli dove Romolo Stanco partirà con Bestianera per il primo test ufficiale su strada con traguardo a Bergamo in concomitanza dell’arrivo del “Giro di Lombardia”.

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FUNERALI DI PIETRA, DOPO IL DOLORE SI ATTENDONO RISPOSTE

Dopo le lacrime e la disperazione di una famiglia che ha perso un figlio, un marito e un padre, è il tempo della riflessione. Il tempo di capire se si può morire mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, su una strada, con tutti i pericoli che questo comporta. L’appuntato Luca Di Pietra, 39 anni, sposato e padre di due bambini, è morto così mentre stava inseguendo un’auto probabilmente rubata che non si è fermata all’alt, ma che al contrario è fuggita a folle velocità.

Non è il momento del valzer delle colpe, ma delle domande questo sì, dopodichè ognuno ricevute le risposte, potrà farsi la propria opinione. Il funerale è il momento del dolore, del pianto, come ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha partecipato alle esequie del carabiniere, ma poi bisogna agire e lo stato, in questo, svolge un ruolo fondamentale: cosa sta facendo per tutelare chi ogni giorno rischia la vita per fermare un delinquente? Con un filo di voce il ministro risponde tutto il possibile. Dall’altra parte però ci sono le forze dell’ordine costrette ad intervenire sulle strade con mezzi vecchi, auto non adatte all’inseguimento di veri e propri bolidi. Ma mancano le risorse per un ammodernamento generale. Qualcuno prima o poi una risposta la dovrà dare, una priorità la dovrà pur stabilire, prima di piangere un altro eroe.

AL QUARTIERE ROMA TUTTI “MATTI DA GALERA”

Sono le persone che cambiano, migliorano o peggiorano una zona della città. Quella in questione è, ancora una volta, il quartiere Roma. E in questo caso le persone che vivono e lavorano lì, il quartiere lo stanno migliorando, soprattutto stanno portando gente nuova. Ne sono certi gli assessori Tarasconi e Cugini nel presentare una due giorni di festa in cui tutti saranno “matti da galera”. Il nome dell’iniziativa, in programma sabato 4 e domenica 5 ottobre, prende spunto dal macro progetto Porta Galera 3.0 su cui l’amministrazione ha puntato per rilanciare ancora via Roma e dintorni. Da metà ottobre i cittadini cominceranno a presentare le idee per questo progetto. Ma venendo alla due giorni di festa, l’idea è quella di coinvolgere i negozianti e i cittadini che poi sono gli organizzatori stessi. L’idea dell’amministrazione è che se esercenti e abitanti si mettono insieme possono organizzare eventi  di qualità di cui beneficerà l’intero quartiere. Jennifer della Luppoleria di via Alberoni definisce questa festa “nata dal basso, i residenti sono stati fondamentali perchè è passata l’idea che la festa fosse di tutti. E’ ora di scardinare i luoghi comuni”.

Si parte con l’aperitivo sabato 4, poi cene in via Roma, via Alberoni, via Tibini. Domenica bancarelle e negozi aperti dalla mattina, pranzo in via Roma e via Tibini, visite guidate in San Savino al pomeriggio, spettacoli per i più piccoli alla scuola Alberoni, giardini Margherita e Merluzzo.

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PERCHÉ A PIACENZA LA STORIA RIMANE “SEPOLTA”?

I mosaici e i resti del Battistero paleocristiano rinvenuto nel 1857 che giacciono sotto la Colonna di Pizza Duomo, i resti della cappella di Santa Lucia e dei sepolcreti medievali rinvenuti accanto al portale di Sant’Antonino che languono sotto l’asfalto della piazza e ancora i resti dell’anfiteatro e delle mura civiche repubblicane sotto palazzo ex Enel. Sono solo alcuni esempi di “occasioni mancate” che Piacenza si è lasciata scappare per erigersi a città culturale. È la sintesi del pensiero dell’associazione culturale Archistorica e del gruppo di ricerca Piacdnzz Romana che hanno organizzato una serata sul tema “La storia sepolta. Le strategie del turismo archdologico, a Piacenza  e nelle altre città d’arte italiane”. L’appuntamento è per giovedì 9 ottobre alle 21 all’auditorium della Fondazione.

Il tema è salito alla ribalta con gli scavi di palazzo ex Enel e soprattutto con i reperti che giacciono da anni “tombinati” sotto terra. “Inaccettabile – denunciano l’architetto Manrico Bissi e Cristian Boiardi di Archistorica – non siano contro al progetto di recupero del palazzo, ma chiediamo che si dia ai cittadini la possibilità di vedere un pezzo di storia di Piacenza, possibilità che oggi viene negata” . Senza risposta è rimasta anche la richiesta di una tavola rotonda con tutti gli attori che ruotano attorno alla vicenda. Una richiesta manifestata in una lettera aperta (a cui anche noi avevamo dato spazio) sottoscritta da quattro associazioni che non ha ancora ricevuto risposta da parte delle istituzioni,  in primis il Comune. Archistorica e Piacenza Romana vogliomo dimostrare come altre città, che si sono trovate nella stessa condizione della nostra, abbiano utilizzato un altro criterio. Nell’incontro di giovedì 9 l’architetto Simona Velardi e Giuseppe Bulleri racconteranno l’esperienza del recupero museale della Domuns del Fanciullo sul delfino del I sec a.c.i cui resti sono stati recentemente rinvenuti e resi accessibili nei sotterranei di Palazzo Orsucci a Lucca dove si trova un ristorante. Proprio il titolare si è fatto carico del recupero.  Ma non c’è solo l’esempio di Lucca, anche altre città hanno voluto recuperare e rendere visibili pezzi di storia.  Perché Piacenza non ha ancora fatto nulla? Costi troppo elevati? Se così fosse, chiedono i rappresentanti di Archistorica, basterebbe sedersi ad un tavolo e quantomeno parlarne e discutere,  e magari trovare anche una soluzione.

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I VOLTI DEL FESTIVAL DEL DIRITTO IN UNO SPECIALE

I volti e gli incontri del Festival del Diritto in uno speciale che ripercorre non solo gli interventi più significativi della settima edizione ma anche quelli emotivamente più toccanti. Come la storia di Manuel Bragonzi, un giovane trentenne di origine cilene che ha vissuto tre anni della sua infanzia, solo, in un bosco. Un esempio di esclusione dalla comunità solo perchè senza un padre e una madre che poi, fortunatamente, ha trovato grazie all’amore di una coppia di genitori adottivi. La sua storia, per certi aspetti, incredibile, è racchiusa nel libro “Il bambino invisibile” di Marcello Foa. Non manca la voce di Stefano Rodotà, responsabile scientifico della kermesse, che ha motivato la scelta e l’attualità del tema di questa edizione Esclusione/Partecipazione.

Il ruolo della donna nella vita politica e sociale è stato tracciato dalla giornalista Bianca Berlinguer, direttrice del TG3. Una della poche ad essersi conquistata un ruolo di prestigio seppur con difficoltà in un mondo ancora troppo declinato al maschile. Con lei sul tema si sono confrontate anche l’on. Paola De Micheli Pd, la parlamentare Elena Centenero di Forza Italia, e Lucia Girometta presidente della Commissione delle Elette a Piacenza.

Quanto la nostra città è inclusiva? Hanno cercato di rispondere, confrontandosi, architetti, paesaggisti di Piacenza. Il segreto è dare vita nuova ai luoghi “pubblici”. Alla stessa domanda, ma dal punto di vista politico, hanno risposto il sindaco Dosi, insieme a Flavio Tosi sindaco di Verona e Federico Pizzarotti primo cittadino di Parma, portando ognuno le proprie esperienze.

Anche nella settima edizione del Festival non sono mancati i “big”. E’ arrivato a Piacenza il Presidente del Senato Pietro Grasso che ha incontrato i cittadini parlando di criminalità organizzata, corruzione come zavorre che pesano gravemente sulla realtà italiana. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l’uomo in questo momento più a rischio d’Italia, che le mafie vorrebbero morto, con coraggio e determinazione ha esortato a riformare prima di tutto noi stessi.

Largo spazio anche al tema del lavoro, particolarmente dibattuto in queste settimane con la riforma dell’Art. 18. Ne ha parlato, nell’ultimo giorno del Festival, il segretario nazionale della Fiom Cgil Maurizio Landini.

PROVINCIALI, IL PARADOSSO DI PIACENZA

Il caso Piacenza per l’elezione della nuova provincia sta assumendo contorni quantomai curiosi. Nel senso che dopo le tribolazioni affrontate sia a destra che a sinistra per trovare un candidato la situazione è questa: il centrosinistra ha presentato una lista con Francesco Rolleri candidato presidente dopo una direzione infuocata in cui non sono mancati momenti al alta tensione; il centrodestra è spaccato in due: da una parte la lista di Fratelli d’Italia e Lega Nord senza un candidato alla presidenza, dall’altra la lista di Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Udc a cui il Tar di Parma ha respinto il ricorso contro la ricusazione di Luigi Bertuzzi candidato alla presidenza. Risultato? I 48 sindaci, ex consiglieri ed ex assessori provinciali si troveranno a scegliere tra un solo candidato presidente. La candidatura del sindaco di Coli era stata rifiutata dall’ufficio elettorale della Provincia per vizi formali in quanto non erano state ritenute valide una ventina di sottoscrizioni a causa della mancanza dell’indicazione del luogo. Se il Tar non avesse respinto il ricorso presentato da FI, NCD e Udc, l’amministrazione provinciale aveva già nel cassetto un controricorso per difendere l’operato del suo ufficio. Politicamente questo dato fa riflettere, nel senso che il Presidente Trespidi, portacolori del centrodestra e vicino al Nuovo Centro Destra, si sarebbe opposto ad un’iniziativa proprio dei colleghi di schieramento. Sembra sempre più profonda la frattura all’interno della coalizione, già il sentore si era avuto con la mancata condivisione del candidato presidente da parte di Fratelli d’Italia e Lega, poi erano volate accuse più o meno velate sulla volontà di non  condividere un progetto comune.

PRP