Le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione si terranno, a Piacenza, confermando quasi tutti gli appuntamenti in programma nella giornata del 25 aprile, nel rispetto del lutto nazionale proclamato dal Governo a seguito della morte di Papa Francesco.
L’Amministrazione comunale lo rende noto d’intesa con la Prefettura, con cui si è condivisa la scelta di annullare unicamente l’intrattenimento pomeridiano previsto dalle 17 alle 20 con lo spettacolo musicale di ballo liscio all’ombra di Palazzo Gotico, anche in considerazione della prossimità alla basilica di San Francesco che si affaccia proprio su piazza Cavalli. Al momento, si sta valutando insieme all’Orchestra Matteo Bensi una possibile data alternativa in cui recuperare l’evento.
Restano confermate, invece, le altre iniziative che si terranno venerdì 25 aprile a corollario della cerimonia istituzionale – che non subirà alcuna modifica e vedrà confluire in piazza i tre cortei accompagnati da formazioni bandistiche – e di quella religiosa: il pranzo come momento di coesione e condivisione, nonché le esibizioni delle bande musicali di città e provincia e del coro delle voci bianche, così come l’allestimento della mostra fotografica e la disponibilità dei giochi d’altri tempi per i bambini.
FONDAZIONE: ROBERTO REGGI RIELETTO PRESIDENTE. “LA CONTINUITA’ CI CONSENTIRA’ DI INTERVENIRE NELLE SITUAZIONI PIU’ COMPLESSE”
Roberto Reggi è stato rieletto alla presidenza della Fondazione di
Piacenza e Vigevano. Questo pomeriggio il nuovo Consiglio Generale, insediatosi ufficialmente ieri, ha sancito all’unanimità l’inizio del suo secondo mandato alla guida dell’ente.
«Ringrazio i consiglieri per la fiducia che ripongono nel mio operato – ha dichiarato il presidente Reggi al termine della votazione – nella consapevolezza che ci attendono mesi importanti. In un tempo presente così caratterizzato da scenari mutevoli e imprevedibili, mi sento pronto a proseguire un lavoro che arricchisca e incrementi ulteriormente la spinta positiva che la Fondazione può fornire come agente di sviluppo sociale, economico e culturale del territorio».
Reggi era stato eletto la prima volta il 31 maggio 2021, nel delicato momento del post pandemia. Il periodo richiedeva uno sforzo di analisi e progettazione per ripensare al ruolo che le fondazioni bancarie erano chiamate a sostenere all’interno delle proprie comunità. Un ruolo più strategico, capace di contribuire a dare risposta all’accresciuto bisogno di cura e assistenza, ma anche di
aggregare valore sociale e favorire percorsi di crescita, di innovazione e di sviluppo del territorio.
L’impegno nei quattro anni di mandato 2021-2025, ripercorsi in occasione dell’incontro del 14 aprile scorso “Attivazioni di futuro” – che ha avuto come ospite il presidente di Acri e di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone – si è tradotto in oltre 1200 interventi nell’ambito del welfare, della ricerca,
dell’istruzione e della cultura, incrementando l’apporto di progetti propri, a cominciare dai Bandi introdotti dall’ente per la prima volta nel 2022.
Un impegno che sarà implementato in questo secondo mandato.
«La continuità ci consentirà di intervenire con un approccio sistemico, sia nelle situazioni più complesse che richiedono interventi sul medio e lungo termine per poter raggiungere risultati significativi, e penso ad esempio a certe criticità in ambito welfare, che rimarrà tema prioritario, sia di portare a compimento i grandi progetti che possono fornire un impulso importante allo sviluppo e
alla qualità della vita di tutta la comunità. La Fondazione si impegnerà ancora più a fondo per una rete territoriale di co-progettazione, allargando la platea di soggetti da coinvolgere e mobilitando l’impegno di chi può investire risorse su temi condivisi, affinché vi sia una ricaduta positiva determinante e con un effetto leva ancora maggiore. Ci sono tutte le condizioni per creare dei
tavoli di lavoro attorno ai quali riunire forze pubbliche e private, e immaginare forme inedite di supporto alle fragilità, ma anche percorsi di sviluppo in grado di lasciare il segno».
Nei prossimi giorni il presidente Reggi sarà chiamato a proporre i nomi della sua squadra, i componenti del Consiglio di Amministrazione la cui nomina formale spetterà al Consiglio Generale: c’è già una data prevista per il prossimo 5 maggio. Il Consiglio Generale provvederà anche a nominare i membri del nuovo Collegio Sindacale, L’organo di controllo della Fondazione che resterà in carica per tre anni. Il rinnovo degli organi porterà anche a qualche variazione all’interno delle Commissioni consultive, i gruppi di lavoro che hanno funzioni istruttorie nell’analisi delle richieste.
BONVICINI RESPIGHIANO 2025: “A PIACENZA UN BUON FERMENTO CULTURALE”
Se torna indietro con gli anni ammette che, da studente, mai avrebbe pensato di ricevere questo riconoscimento. Oggi ne va orgoglioso perché quegli anni hanno segnato la sua formazione. Gyonata Bonvicini è il Respighiano dell’anno 2025, come ha deciso l’associazione Amici del Liceo Scientifico che ogni anno assegna il riconoscimento ad una personalità di spicco che ha frequentato il liceo. Bonvicini si è diplomato nel 1991, oggi dirige la prestigiosa Michael Werner Gallery con sedi a Berlino, Londra e New York.
Una carriera che nulla ha avuto a che vedere con la scienza, come si potrebbe pensare per un diplomato del liceo Scientifico. Un percorso forse anomalo, ma non raro per la verità. Il professor Romano Tagliaferri gli ha fatto conoscere e scoprire la storia dell’arte, tanto da scegliere la facoltà di conservazione dei beni culturali. Dopo la laurea e la ricerca universitaria la decisione di trasferirsi prima a Londra e poi a Berlino dove l’interesse e il lavoro si sono spostati verso le gallerie d’arte. E se dovesse dare un consiglio ai ragazzi che stanno per terminare il liceo, sarebbe certamente quello di capire e seguire le proprie passioni.
A occhi così esperti ed allenati al bello non potevamo non chiedere una commento su come Piacenza sta gestendo il suo patrimonio culturale e lo spazio che, seppur come realtà di provincia, si sta ritagliando anche a livello nazionale. Ecco cosa ci ha risposto.
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E’ MORTO PAPA FRANCESCO, “IL PONTEFICE CHE SI E’ DATO FINO ALLA FINE”
E’ morto Papa Francesco, si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il lungo ricovero al Gemelli. A dare la notizia della sua morte il cardinale Ferrell: “Alle 7.35 il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre”. Aveva 88 anni. Questo il messaggio:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre.
La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati.
Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.
Divenne pontefice il 13 marzo del 2013 e disse “Vocabor Franciscus”, Mi chiamerò Francesco; mai nessun pontefice aveva scelto il nome del Santo di Assisi. Un nome che connotò la sua presenza e vicinanza ai fragili e agli ultimi del mondo. Lui stesso, appena eletto, disse di “arrivare dalla fine del mondo”, quasi legittimato a rovesciare le prospettive. E così è stato; a cominciare dalla sua stessa figura. Resta a vivere negli appartamenti di Santa Marta, cancellando così l’immagine della suntuosità di San Pietro riservata ai pochi.
Il 16 febbraio il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma per una grave forma di polmonite, a fatica si era ripreso ed era stato dimesso nei giorni scorsi. Da quei giorni terapie mirate per recuperare la piena funzionalità del respiro e della voce, e soprattutto pochi contatti per evitare di contrarre nuovi virus. Eppure nella giornata di Pasqua ieri Bergoglio ha incontrato il vicepresidente Usa Vance, poi, a sorpresa, si è affacciato su Piazza San Pietro per il tradizionale saluto Urbi et orbi, augurando «buona Pasqua» ai fedeli. Quindi un lungo giro in Papamobile. “Vivrò la Pasqua come posso” erano state le parole di papa Bergoglio qualche giorno fa, quasi come a giustificarsi coi fedeli se la sua presenza non sarebbe stata come lui avrebbe voluto.
Un Papa spinto dal desiderio costante di stare in mezzo alla gente, di stringere mani e di abbracciare bambini; come quando, poche settimane fa, scese in carrozzina alla basilica di Santa Maria Maggiore per visitare la Madonna Salus Populi Romani. E poi la visita ai detenuti di Regina Coeli, sia pure senza lavanda dei piedi, Giovedì Santo.
Il Papa “si è donato fino alla fine. Ora è il momento del silenzio, della preghiera, del ringraziamento”. Lo ha osservato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, dopo la notizia della morte del Papa, con voce commossa. Un padre “che ha aiutato tutti, non solo la Chiesa cattolica. Adesso silenzio e preghiera”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla di: «Grande dolore personale e grande vuoto, viene meno un punto di riferimento». La premier Giorgia Meloni: «Ci lascia un grande uomo e un grande pastore».
“BOLLINO ANTIFASCISTA” E CASA DELLE ASSOCIAZIONI, RABUFFI (APP): COME SONO ANDATE LE COSE?
La concessione della sala comunale di via Musso, presso la Casa delle Associazioni, richiesta per la presentazione del libro Le vite delle donne contano di Francesca Totolo, continua a far discutere. Questa volta per la questione del “bollino antifascista” che, secondo il regolamento comunale approvato a gennaio, sarebbe da presentare allegata alla documentazione per la richiesta della sala.
Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi, attraverso un accesso agli atti, ha chiesto copia della documentazione proprio relativa alla richiesta e alla asserita concessione della sala comunale in via Musso. Entro il quinto giorno dell’accesso agli atti (come il regolamento prevede), è arrivata la risposta secondo cui il Comune non è in possesso di alcuna
documentazione relativa alla richiesta ed alla concessione della sala comunale della Casa delle Associazioni, in quanto gli spazi stessi sono in gestione ad Auser e regolati da apposita convenzione, che prevede richieste al gestore di uso temporaneo delle sale. Al Comune non è giunta nessuna comunicazione, nemmeno per conoscenza. In sostanza il Comune non sarebbe stato a conoscenza della richiesta poiché è Auser a gestire la struttura, ed è sempre ad Auser che arrivano le richieste per l’utilizzo delle sale.
E’ qui che sta il punto: ma se il nuovo regolamento è stato approvato dal consiglio comunale il 27 gennaio 2025, in vigore dal 1 marzo 2025, perché il Comune non si è preoccupato di verificare il rispetto di quanto deciso dal maggior organo deliberativo, ovvero il consiglio comunale?
E’ la domanda che il consigliere Rabuffi ha rivolto in un secondo accesso agli atti di richiesta urgente della documentazione recuperandola, se è il caso, proprio da Auser che ha gestito la pratica, probabilmente inconsapevole del cambiamento intercorso nel regolamento.
“Appare imbarazzante – sostiene il consigliere di ApP – che a valle dell’approvazione del consiglio comunale di uno specifico regolamento per la concessione di patrocini, di collaborazione e delle sale comunali, il Comune non si preoccupi di verificarne il rispetto. Al netto del contenuto del libro ritengo – da Consigliere Comunale che ha votato favorevolmente il nuovo Regolamento di concessione delle Sale Comunali – che appare necessario capire come sono andate le cose, scoprire le eventuali responsabilità ed evitare – nel caso si rilevassero incongruenze/mancanze/omissioni – il ripetersi di situazioni non coerenti con il Regolamento”.

IL PO HA SUPERATO GLI 8 METRI NELLA NOTTE. IN MATTINATA LIVELLO IN LENTA DISCESA
E’ passata nella notte la piena del Po che ha raggiunto gli 8 metri e 14; nel corso della mattina il livello dell’acqua si sta lentamente abbassando, sul versante occidentale della provincia si rileva un calo delle acque. Nel corso della nottata l’incremento è proseguito con una certa regolarità con il superamento degli 8 metri intorno alle tre. L’acqua aveva invaso diverse aree golenali e il lungo Po in corrispondenza dell’argine piacentino. Resta in vigore nella giornata odierna l’allerta rossa.
PO: PIENA ATTESA QUESTA NOTTE A 7 METRI E 90
Eccolo il Po. È allerta rossa in attesa che la piena arrivi a piacenza, si prevede per le prime ore della notte a 7 metri a 90.
Intanto ieri sera alle 23 è stata disposta la chiusura di via Nino Bixio e una pattuglia della Polizia Locale ha costantemente monitorato la situazione. Inoltre è stata notificata l’ordinanza di evacuazione e sgombero, firmata dalla sindaca, alle famiglie e imprese/attività insediate nelle aree golenali (circa una decina).
Da stamattina sono ripresi i controlli lungo l’argine e le aree golenali da parte delle pattuglie in stretto contatto con la Protezione Civile.
Anche la prima cittadina si è recata suo posto per prendere direttamente visione della situazione. È stato escluso, per il momento, la chiusura con varchi e paratie, inizialmente prevista sul territorio provinciale il personale è impegnato su diversi fronti per ripristinare le situazioni più urgenti (in particolare con la pulizia di tombini, canali, ecc.). Restano chiuse la Strada Provinciale n. 15 di Prato Barbieri, nei pressi di Bramaiano di Bettola, e la Strada Provinciale n. 47 di Antognano, nel territorio comunale di Lugagnano Val d’Arda.
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MONS. CEVOLOTTO “LA SPERANZA DELLA PASQUA IRROMPE NONOSTANTE IL MALE”
Nel giorno del Venerdì Santo il vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto ha formulato ai piacentini l’augurio che la Pasqua porti con sé “la speranza che irrompe nonostante il male”.
Ricordiamo gli appuntamenti di questi giorni che precedono la Pasqua: venerdì santo alle 15 alla casa circondariale Via Crucis; alle ore 18.00 in Cattedrale Celebrazione della Passione del Signore; alle ore 20.30 partenza della Via Crucis cittadina dalla basilica di S. Francesco con conclusione in S. Savino.
Sabato 19 Sabato santo alle ore 8.30, cripta della Cattedrale, Ufficio delle letture e lodi; alle ore 21.30 in Cattedrale Veglia pasquale.
Domenica 20 Pasqua di Risurrezione alle ore 9.00 casa circondariale delle Novate, messa della Domenica di Pasqua; alle ore 11, in Cattedrale, messa della Domenica di Pasqua; alle ore 17.30, Concattedrale di Bobbio, Secondi Vespri e Celebrazione eucaristica.
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ALLERTA ROSSA PER IL LIVELLO DEL PO: EVACUATE LE AREE GOLENALI. VIA NINO BIXIO CHIUSA AL TRAFFICO
Alle 23 di ieri, in via precauzionale, è stata chiusa via Nino Bixio. Nel corso della notte una pattuglia della Polizia Locale ha costantemente monitorato la situazione. Nella serata di ieri è stata notificata l’ordinanza di evacuazione e sgombero, firmata dalla sindaca, alle famiglie e imprese/attività insediate nelle aree golenali (circa una decina).
Da stamattina sono ripresi i controlli lungo l’argine e le aree golenali da parte delle pattuglie in stretto contatto con la Protezione Civile.
SERGIO DAGNINO: “NEL PD PERCHE’ SOGNO UN CENTRO SINISTRA UNITO”
Da pochi giorni ha in tasca la tessera del PD. La molla che ha fatto scattare la decisione definitiva è stata la situazione che si respira a livello nazionale e mondiale, quell’ondata di destra che, per la verità da anni, sta occupando i posti più alti del potere. Sergio Dagnino con le mani in mano non riesce a stare e la passione per le politica è troppo forte. E per invertire la rotta e creare quel campo largo o progressista, che dir si voglia, ha trovato nel Partito Democratico il luogo più adatto in questo momenti storico per provare a cambiare le cose.
Consigliere comunale per una legislatura del Movimento 5 Stelle, poi nel 2022 la candidatura alle amministrative nella lista dei 5 Stelle a sostegno di Stefano Cugini. Poco dopo la decisone di uscire dal Movimento e l’ingresso in Alternativa per Piacenza dove ha rivestito la carica di presidente, fino a che l’assemblea ha votato per il rinnovo della segreteria e della presidenza.
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