POLISPORTIVO: RIPARTE L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE. OK ALLA VARIANTE GLAUKOS. PISCINA COPERTA DA DEMOLIRE

“Riparte l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica”. Così recita la nota dell’amministrazione in cui viene annunciato la scelta della variante proposta da Glaukos e lo scarto della proposta del Consorzio Leonardo.

“La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

“Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali”.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria”.

SENSO UNICO NEL PRIMO TRATTO DEL CORSO: LA GIUNTA STA VALUTANDO. PASSA LA MOZIONE DI APP

Ha ricevuto parere favorevole dell’assessore Bongiorni e il voto favorevole da parte della maggioranza la mozione, presentata da Alternativa per Piacenza ormai 30 mesi fa, in merito alla viabilità sicura e mobilità dolce nel primo tratto del Corso, per intenderci dalla statua di Sant’Antonino al Dolmen.

L’attuale condizione del tratto oggi vede una pista monodirezionale molto ridotta “una fettuccia” l’ha definita il consigliere Rabuffi, particolarmente pericolosa per i ciclisti che devono fare i conti con i pedoni, le bici elettriche, i monopattini e i dehors delle attività commerciali. “Una scelta – ha spiegato il consigliere di ApP – al tempo dell’amministrazione Barbieri dopo un confronto con i commercianti della zona. Oggi la situazione è profondamente cambiata. Per questo chiediamo di ripristinare il senso unico per le auto (come istituì l’amministrazione Dosi) e una pista bidirezionale più sicura di quella attuale; oppure di creare due piste ciclabili monodirezionali oltre che rendere riservato a pedoni e ciclisti, quindi libero dalle auto, nei week end”.

Orientamento favorevole alla mozione da parte della giunta, espresso, come si diceva dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni “è in atto una valutazione che deve prendere in considerazione una serie di complessità proprie di quella zona, comprese le esigenze di residenti e attività commerciali. Siamo cercando di considerare anche vicolo Edilizia oltre che il tema degli autobus. Sono un sostenitore dei sensi unici – ha detto Bongiorni – questo è uno di quelli più controverso, ma non vorrei diventasse una contesa tra pro e contro”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta “quello in questione è un tratto pericoloso per le biciclette e complicato, ma non si può pensare di avere una pista a doppio senso, dehors e parcheggi senza l’introduzione del senso unico per le auto, da valutare se in entrata o in uscita”.

GIORNATA DEL RICORDO, SORESI SI SCAGLIA CONTRO ANPI. CUGINI “PAROLE FASCISTE”. TARASCONI “ATTACCO PRETESTUOSO”

Scontro in consiglio sulla Giornata del Ricordo, dedicata alla vittime delle foibe. Ad accedere la miccia la consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi; in modo un pò inaspettato, per la verità, dal momento che la cerimonia avvenuta questa mattina ai giardini di via Trivioli è stata caratterizzata da grande partecipazione  oltre che delle autorità anche di associazioni e bambini delle scuole primarie della città. Ma la capogruppo di Fratelli d’Italia ha messo nel mirino delle critiche l’incontro organizzato sabato da Anpi Piacenza in Fondazione “un all’insegna del giustificazionsimo e del revisionismo storico, accusando ingiustamente il fascismo del martirio della popolazione giuliano-dalmata”. Un  incontro definito “scandaloso”. Aspre critiche anche all’indirizzo dell’assessore Serena Gropelli che detiene la delega alla Memoria “cultura della memoria o cultura delle memoria selettiva? – domanda Soresi – forse che l’assessore intende fare cultura di una sola memoria”.

A stretto giro arriva, con una nota, la risposta della sindaca Tarasconi “usare una giornata come quella del Ricordo per attaccare pretestuosamente l’amministrazione dai banchi del Consiglio comunale, credo sia davvero ciò che di più lontano possa esistere dal mio modo di vedere la politica. La Giornata del Ricordo ci vede tutti partecipi in modo sincero, al di là delle distinzioni”.

La prima cittadina era al parco dedicato ai martiri delle foibe insieme alle associazioni, autorità civili e militari, ai bambini delle scuole. “C’ero io e c’era l’assessora Serena Groppelli che tra le sue deleghe ha appunto la “Cultura della memoria” e che, poco prima della cerimonia, era a portare i saluti dell’amministrazione nell’ambito dell’iniziativa “Andremo via anche noi. Istria, ricordi di un esodo” dedicata alle scuole secondarie di secondo grado e organizzata dall’Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri in collaborazione con il Comune”.

Tarasconi ricorda che al Giardino del Ricordo erano presenti i rappresentanti del centrodestra e il ministro Tommaso Foti. “Tra l’altro è stato proprio il ministro a farmi i complimenti per le parole che, con il cuore, ho rivolto ai presenti. E mi ha fatto davvero piacere – fa sapere la sindaca – in questo contesto di unità, nel giorno di una ricorrenza così sentita da tutti, l’attacco frontale contro l’assessora Groppelli da parte della consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi mi ha davvero stupito. Anche perché si basa su informazioni non vere. Qualche esempio sul lavoro di squadra che ci vede tutti coinvolti: l’inaugurazione della panchina nel giardino della Besurica intitolato a Norma Cossetto, martire delle foibe, è stato frutto del suo lavoro. Così come lo è stato, con l’assessore Christian Fiazza, lo spettacolo teatrale “Adio, vecia Pola” dedicato alla tragedia delle foibe che si è tenuto al Farnese. E ancora, fa parte del suo lavoro occuparsi dei tanti eventi dedicati alla Memoria e al Ricordo che vengono proposti da enti, associazioni e scuole e per i quali vengono richiesti la collaborazione o il patrocinio del Comune. Fa tutto parte di un impegno più che tangibile. Le persone coinvolte lo sanno bene. E probabilmente lo sa bene anche la consigliera Soresi, che tuttavia ha scelto di gettare benzina su un fuoco che in realtà oggi non era nemmeno acceso”.

Anche il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha risposto all’intervento di Soresi “un attacco inqualificabile all’Anpi che cerca di fare memoria di ciò che è accaduto”. E rivolgendosi alla capogruppo di Fratelli d’Italia “parole fasciste dalla prima all’ultima. Il presidente di Anpi si è limitato a dire una verità storica . Repetti non può ricordare cosa c’è stato prima della tragedia delle Foibe? Non venite a farci la morale. Studiate la storia.”

Dello stesso tenore l’intervento del  consigliere del PD Salvatore Scafuto “Atto di vergognoso revisionismo. Chi tenta di riscrivere la storia non fa altro che alimentare pericolosi rigurgiti. È nostro dovere ricordare tutti i morti, non ce ne sono di serie A e di serie A. La verità storica è complessa e non può essere dato in pasto alla politica di oggi”.

GIORNO DEL RICORDO, TARASCONI: “MEMORIA TROPPO A LUNGO OFFUSCATA”

Si è svolta ai Giardini Martiti delle Foibe di via Trivioli la cerimonia per il Giorno del Ricordo; erano presenti le autorià cittadine, le associzioni combattentistiche e alcuni alunni delle scuole primarie. “Troppo a lungo la memoria di questo tragico evento è stata offuscata da un processo di rimozione politica che ne ha impedito il pieno e legittimo riconoscimento – ha detto la prima cittadina Tarasconi – onorare questa ricorrenza significa rinnovare il senso di partecipazione al dramma della popolazione istriana e giuliano dalmata”.

SICUREZZA STRADALE IN CITTA’: “PIU’ ZONE 30 PER DIMINUIRE LA VELOCITA’ E GLI INCIDENTI”

Il messaggio, oggi più che mai, è a quel senso di responsabilità collettiva che ognuno di noi deve avere sulle strade della città, proprio là dove avvengono più incidenti. Danilo e Simona Tosi, papà e sorella di Sonia, per il terzo anno, hanno incontrato gli studenti degli istituti piacentini nell’ambito del progetto La strada giusta.
Sonia fu uccisa il primo agosto del 2021, in sella alla vespa insieme al suo fidanzato Daniele, da un ragazzo che, alla guida, aveva un tasso alcolemico sei volte superiore al consentito; oggi con l’associazione, instancabilmente, diffondono e promuovono la cultura della sicurezza stradale.

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ANNIBALE: IL VIAGGIO VISIVO ALLA SCOPERTA DELLE ANIME DI PIACENZA

Un percorso immersivo che svela le diverse anime di Piacenza; una città di confini, scambi e storie spesso invisibili. Annibale, la mostra curata da Alex Majoli che conclude il progetto Photobuster Piacenza 2025, andrà alla ricerca di questi aspetti mettendo in luce luoghi Simbolici, periferie urbane, paesaggi antropizzati e architetture poco conosciute. Un invito alla riflessione sui confini fisici e culturali che danno di piacenza un profilo complesso e dinamico allo stesso tempo.

Vi hanno lavorato, per la prima volta insieme, tre collettivi Cesura, la Città Minaccia e TIFF; alla grande esperienza del fotografo Majoli il compito di creare un percorso tra le immagini selezionate che resteranno allestite fino al 2 marzo presso lo spazio XNL Piacenza.

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NUOVI ALLOGGI SOCIALI IN VIA SBOLLI, UNA RISPOSTA CONCRETA AL DOPO DI NOI

Eccoli i due nuovo alloggi sociali per l’autonomia abitativa delle persone con disabilità. Sono stati realizzati con i fondi Pnrr concessi al comune come capofila del distretto Città di Piacenza, per un finanziamento complessivo di 536.200 euro. Le persone qui accolte, tre per appartamento, potranno seguire percorsi individualizzati di sostegno all’autonomia, tirocini formativi e di inserimento lavorativo, oltre che corsi di alfabetizzazione digitale.

Gli appartamenti sono al piano terreno, ai civici 9 e 11 di via Sbolli, privi di barriere architettoniche, potranno ospitare in tutto sei persone più un operatore della cooperativa sociale La Gemma che le affiancherà come figura assistenziale.

Ad oggi, il bacino di utenza in carico al Servizio è composto da 450 persone con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale dai 18 ai 65 anni circa, di cui 65  inserite in centri socio-occupazionali,  83 frequentanti i centri socio-riabilitativi diurni, 79 coinvolte in tirocini formativi; inoltre, attraverso l’accreditamento comunale, 5 persone stanno usufruendo di un percorso individualizzato all’interno di una cooperativa del territorio.

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RACCOLTA RIFIUTI PUNTUALE, IREN: “LA DIFFILCOLTA’ MAGGIORE E’ IL CAMBIAMENTO”. POTENZIATA LA COMUNICAZIONE. CENTRO DESTRA “SISTEMA FALLIMENTARE”

A parere dei vertici di Atersir e Iren è questione di abituarsi al cambiamento e all’inziale disorientamento che la novità porta con sé. Stiamo parlando del sistema di raccolta puntuale dei rifiuti che entrerà a pieno regime, anche a Piacenza, a partire dal 2026. “Attualmente – ha precisato l’assessore all’ambiente Serena Groppelli – siamo nella fase di comunicazione e di conferimento dei bidoncini ai cittadini, per partire, il prossimi anno, con la vera e propria raccolta puntuale. Quest’anno ci servirà anche per capire le difficoltà e proporre insieme soluzioni anche per rimodulare i servizi. L’obiettivo – specifica l’assessore – è quello regionale di arrivare all’80 per cento nel 2027, oggi siamo al 75 per cento”.

La commissione ad hoc era stata chiesta dalla minoranza proprio per capire se esistono margini di modifica del nuovo sistema definito dalla consigliera Sara Soresi “fallimentare perché crea disagi enormi ai cittadini, le segnalazioni sono quotidiane, a partire dai bidoncini che invadono i marciapiedi soprattutto nelle zone dove sono presenti più condomini. Pensiamo poi – ha proseguito la consigliera – alle famiglie con bambini piccoli che indossano pannolini che producono più rifiuto residuo, col rischio che venga lasciato in strada per giorni; è possibile un’alternativa alla sistemazione sui marciapiedi? avete pensato ad un sistema di controllo effettivo per evitare l’abbandono dei rifiuti? – ha chiesto Soresi”.

“Riceveremo tutte le segnalazioni per capire come e dove migliorare – ha detto Vito Belladonna direttore di Atersir: “L’obiettivo è di recuperare dai rifiuti il massimo possibile di residui per limitare il consumo di nuovi materiali di cui siamo scarsi. Questo è il focus”.

Federica Grassi, amministratore delegato di Iren Piacenza ha spiegato che “il modello, già adottato con ottimi risultati a Reggio Emilia e Parma, è quello con contenitori da 40 a 120 litri per le utenze domestiche e superiori per quelle industriali/non domestiche, con lettura delle quotature effettuate in base all’esposizione. Abbiamo avviato un tavolo tecnico per esaminare le situazioni più critiche nell’applicare il modello proposto dalla gara, anche suggerendo modelli di flessibilità come accesso controllo ma anche le casette informatizzate, accessibili h24. Per il resto delle altre accolte nulla cambia. Il tema degli abbandoni è cogente e deve essere valutato: sono previste attività di raccolta nella micro discariche e accertatori per ricondurre ad un soggetto la responsabilità dell’abbandono. Non possiamo certamente sottovalutare le difficoltà che incontrano i cittadini davanti alla novità – ha ammesso Grassi – per cui dobbiamo offrire dialogo attraverso assemblee  e incontri. Tutte le chiamate ai nostri canali vengono monitorate e tracciate. La comunicazione è molti importante, per far comprendere ai cittadini l’applicazione di un modello. La difficoltà maggiore è il cambiamento di abitudine. Con un percorso lungo credo che si risultati arriveranno”.

Per quanto riguarda il tema dei controlli, il presidente di Iren Piacenza Samuele Raggi ha spiegato che “gli accertatori sono passati da due a sei, di cui due nel comune di Piacenza – ribandendo come – per noi la comunicazione è fondamentale per cui abbiamo un calendario di incontri pubblici, oltre che aumentare la distribuzione di materiale informativo”.

Una novità sarà l’introduzione delle eco-station, ad accesso controllato per le 24 ore. “Sarano estese a tutta la città – ha spiegato Domenico Mazzocchi responsabile provinciale raccolta e spazzamento Iren – ma non devono essere intese come metodo alternativo di raccolto, ma esclusivamente complementare, pensate soprattutto per gli anziani che hanno difficoltà a muoversi e delegano la raccolta e per chi, sapendo di andare in ferie, non può portare il bidoncino dell’indifferenziata fuori la sera prima della raccolta”.

PIACENZA EXPO ACCENDE I MOTORI DELLE DUE RUOTE CON “DUE TEMPI BEI TEMPI”

Quindicimila metri quadrati espositivi distribuiti su tre padiglioni, centoventi stand e più di seicento moto sportive e da competizione esposte. Sono i numeri dell’edizione 2025 di Due tempi bei tempi Moto Expo Piacenza; evento interamente dedicato al mondo delle due ruote sportive e da competizione degli anni 80- 90 e 2000, in programma sabato 8 e domenica 9 febbraio a Piacenza Expo. Un’edizione cresciuta e arricchita rispetto a quella dell’esordio dello scorso anno, sia nei numeri che nel programma. I visitatori, infatti, oltre ad ammirare da vicino i tantissimi esemplari esposti, potranno anche
visitare la “Galleria italiana del tempo” – esposizione di moto, auto e camion dal 1965 a oggi, allestita nel Padiglione 3 – ascoltare i racconti e gli aneddoti su Valentino Rossi di Nico Cereghini, che sabato alle 11.30 presenterà il suo libro dedicato al “Dottore” intitolato “importante è divertirsi”, ma anche quelli di
indimenticati campioni delle due ruote come Loris Capirossi e Lorenzo Lenzi, che sul palco del Padiglione 1 saranno intervistati da Max Temporali, commentatore televisivo del mondiale Superbike.

“Gli straordinari risultati ottenuti lo scorso anno commenta il Presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli – ci hanno indotto a lavorare e a investire ulteriormente su questo evento espositivo, che grazie anche alle competenze e all’entusiasmo del club “Due tempi bei tempi” è diventato in poco tempo un punto riferimento in ambito nazionale per tutti gli appassionati delle due ruote sportive degli anni 80-90. Un ricco evento espositivo ad ulteriore dimostrazione della presenza di Piacenza nella Motor Valley italiana”.

TAGLIO DELL’IMU PASSA ANCHE CON IL VOTO DEL CENTRODESTRA. APP CONTRARIA. TARASCONI: “AVREMO MENO ALLOGGI SFITTI E PIU’ CANONI AGEVOLATI”

Per la maggioranza si tratta di un’azione concreta per rispondere alla crescente emergenza abitativa, per l’opposizione, invece, è mero opportunismo politico; ma alla conta dei voti, il provvedimento del taglio dell’Imu per i proprietari di case, compresi enti del terzo settore e Onlus, è passato con il parere favorevole di tutto il centrosinistra, dei Liberali e pure del centrodestra, contraria solo Alternativa per Piacenza.

Il provvedimento, illustrato con enfasi dall’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli, prevede un abbassamento l’Imu (Imposta Municipale Unica) per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del Terzo settore e le Onlus; “una scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul “benessere” della comunità – ha spiegato Ceccarelli – non solo affitti ridotti, soprattutto per studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo”.

A Piacenza l’aliquota Imu a canone concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è 1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86. Esempi portati dall’assessore per dimostrare che “il Comune di Piacenza si attesterà, con questo provvedimento, tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso”.

La manovra, che vale 439mila euro in meno per le casse comunali, dovrebbe favorire gli affitti calmierati oltre che rimettere sul mercato gli alloggi sfitti a fonte della domanda sempre più elevata; una somma che per il centrodestra è “poco coraggiosa”  e che per ApP finisce per danneggiare i più poveri come una “patrimoniale al contrario”.

“Si è arrivati a questa misura dopo un’attenta e difficile analisi sull’impatto del bilancio comunale che non consente ampi margini – ha spiegato la sindaca Tarasconi – non risolveremo il tema case ma abbiamo dato un indirizzo politico, andare su un canone concordato che è uno dei più bassi in Italia segna un indirizzo. Non centra il coraggio, ma solo i numeri, i conti per capire se possiamo permetterci questo passo: speriamo così che ci siano più immobili sul mercato a canone concordato e meno sfitti”.

“Un provvedimento che strizza l’occhio a quella parte del mondo liberale che vi ha aiutato a vincere le elezioni – ha bollato così la manovra il consigliere della Lega Luca Zandonella – non vi è alcun regalo per i piacentini; questa amministrazione brilla per gli aumenti, non ci dimentichiamo l’aumento dell’Irpef, i fatti parlano chiaro”.

“Difficile comprendere il senso di questa delibera, se non un opportunismo politico – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi che ha riportato alcuni dati – a Piacenza ci sono 113 mila alloggi, di questi 57.994 ad uso abitativo. Le famiglie censite dal Comune sono 49007. Quindi c’è una differenza 8800 (quasi 9 mila) immobili non occupati da nuclei familiari. Chi ci sta dentro? Si tratta di affitti in nero a studenti universitari, operatori della logistica? Dentro a questo Comune dovremmo trovare una risposta – è la dura esortazione del consigliere Rabuffi – e magari troveremmo quote di Imu e Irpef non pagate. Il Comune cosa sta facendo per cercare di capire chi abita quegli alloggi?”

“Ogni misura che non aumenta le tasse per i cittadini è positiva, però non è merito di questa amministrazione se siamo tra quei comuni con le aliquote Imu tra le più basse – è la posizione della capogruppo di FdI Sara Soresi – non è giusto cadere nella propaganda o negli slogan facili. Il paragone con l’aumento dell’Irpef non regge: chi ha pagato di più con l’Irpef non è detto che oggi stia tra i beneficiari di coloro che godono della diminuzione dell’Imu. Gli importi in gioco sono imparagonabili. È solo una mossa di opportunità politica per accaparrarsi le simpatie dei liberali, una marchetta elettorale. Questa amministrazione si sta per forza preparando al 2027. All’inizio de mandato ha alzato l’Irpef, oggi, a metà del mandato, cerca di addolcire la pillola con un piccolo contentino”.

E se la consigliera della civica di centrodestra Barbara Mazza parla di “toni trionfalistici fuori luogo da parte dell’assessore Ceccarelli”, il collega Massimo Trespidi lo definisce “un provvedimento frutto di una scelta politica che vuole diminuire la pressione fiscale, e che quindi si incammina nella giusta direzione. Ma non si tratta di un provvedimento lungimirante perché nel documento delle linee di mandato di questa amministrazione non se ne fa cenno, né si parla di locazioni o affitti. Definirlo “lungimirante” è coraggioso. La vera sfida politica è tornare alla precedente aliquota Irpef, i piacentini allora sì che vi ringrazieranno. Noi non siamo per fare le moine ai portatori di interesse, e non  dovreste esserlo neppure voi” rivolgendosi alla maggioranza.

E se per il consigliere del PD Salvatore Scafuto questo provvedimento “porta Piacenza a diventare uno dei comuni con la più bassa aliquota in regione, incentivando a mettere sul mercato il patrimonio abitativo esistente e a ridurre il costo dell’affitto”, per la consigliere della civica di centrodestra Patrizia Barbieri “è un provvedimento debole, un provvedimento fuffa. La scelta coraggiosa sarebbe quella di portare l’Irpef come era nel 2022, se riuscirete a fare questo inciderete in modo importante”.

“Ho visto il centrodestra un po’ in difficoltà – ha detto il capogruppo del PD Andrea Fossati – perché questo è in provvedimento concreto. Vi porto un esempio: molte famiglie a Piacenza hanno un secondo immobile, magari da destinare ai figli. Queste seconde case potrebbero essere vuote, perché vecchie e da ristrutturare. Con questo provvedimento si cerca di dare una scossa per quanto riguarda gli immobili sfitti. E’ pur sempre una riduzione della tassazione”.

“Le politiche della sinistra si connotano per essere redistributive – ha detto la parlamentare del PD Paola De Micheli – ed è quello che è successo anche a Piacenza nei primi anni di amministrazione Tarasconi. Sappiamo quanto sia importante avere una casa; la manovra di oggi punta anche a dare uno stimolo a questo, per mettere sul mercato qualche immobile in più rispetto a prima. La manovra di oggi va a braccetto con la riduzione dell’irpef. La riduzione dell’Imu non è in contraddizione con l’incremento dell’Irpef accompagnato all’innalzamento della fascia di esenzione totale, in una città come la nostra con un reddito pro capite al di sopra della media. Questo percorso si completa oggi e si capisce la logica di una serie di misure che abbiamo preso fino ad oggi. È abbastanza? No, ma questo è un primo passo”.

 

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