BOBBIO CITTADELLA DEL GRANDE CINEMA: FILM E FORMAZIONE DAL 1 AL 10 AGOSTO

Dieci proiezioni, dal primo al 10 agosto, nell’ormai insostituibile chiostro di San Colombano. Il Bobbio Film Festival, giunto alla 28esima edizione, riconferma la sua identità specifica come spazio unico in cui protagoniste e protagonisti del grande cinema incontrano giovani, studenti, oltre che addetti ai lavori e critici cinematografici. Anche quest’anno ai film che portano la firma di registi affermati, come Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini e Campo di battaglia di Gianni Amelio, si alterneranno titoli di registri emergenti. Si comincia venerdì primo agosto con Vermiglio di Maura Delpero che ha ottenuto il gran premio della giuria Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, oltre che candidato italiano agli Oscar 2025 per il miglior film internazionale.

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Nelle giornate del Festival si terranno il corso di alta formazione in regia cinematografica Bottega Xnl Fare Cinema con Francesca Comencini, il corso di sceneggiatura con Velia Santella e Bruno Oliviero e il corso di critica cinematografica con Anton Giulio Mancino.
I biglietti saranno disponibili da domani on line al sito www.fondazionefarecinema.it, oppure presso lo Iat di Bobbio o direttamente ai chiostri nelle serate di proiezione.

VITE SVELATE: CRISI E RIPARTENZA ALLA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

“L’attenzione è la forma più alta di preghiera” è da questa frase della filosofa francese Simone Weil che è nato il tema della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Vite Svelate e rivelate, perché davanti alle sfide della contemporaneità dobbiamo reimparare a pensare. Si parte proprio dalle sfide del nostro tempo, dagli scenari anche tragici che l’oggi ci impone, per riscoprire un senso. Per farlo ci saranno ospiti nazionali e non solo, alcuni graditi ritorni altri, la maggior parte, del tutto nuovi. Quattro giorni, dall’11 al 14 settembre, 200 ospiti, oltre 80 eventi divisi in 15 location. Questi i numeri della terza edizione del festival.

Si comincia giovedì 11 settembre, nel tardo pomeriggio fino alla serata, con il rapper molto niti tra i giovanissimi Nayt, per seguire con il polistrumentista Naip, poi Francesco Bianconi dei Baustelle, e Antonio Scurati per un salto dalla musica alla letteratura.
Ci sarà spazio per parlare di democrazie provate, di sovranità digitale, di economia con Carlo Cottarelli. Ritornerà padre Antonio Spadaro in dialogo con Michelangelo Pistoletto, Franco Arminio, Melania Mazzucco e Jacopo Veneziani, l’architetto Massimiliano Fuksas e Concita de Gregorio che, sul palco di piazza Cavalli, leggerà alcune poesie.

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CON 24 MILA SPETTATORI CHIUDE LA MOSTRA GIOVANNI FATTORI, IL GENIO DEI MACCHIAIOLI

Con 24.052 visitatori termina la mostra Giovanni Fattori 1825-1908, Il “genio” dei Macchiaioli, a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini, che dal 29 marzo al 29 giugno 2025 ha abitato i due piani di XNL Piacenza. Promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e prodotta da Dario Cimorelli Editore, attraverso 170 opere tra dipinti e incisioni l’esposizione ha messo in luce la figura di Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), protagonista del movimento dei Macchiaioli, nonché uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell’Ottocento che ha saputo dominare tutti i generi pittorici, offrendo un’inedita interpretazione dell’opera dell’autore.

La mostra, riconosciuta di “rilevante interesse culturale e scientifico” dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura ai sensi dell’art.48, comma 6, del D. Lgs. n. 42/2004, è stata affiancata da un ricco palinsesto di attività per bambini, famiglie e adulti al fine di accompagnare il pubblico di Piacenza e non solo alla scoperta dell’universo di Giovanni Fattori. Hanno partecipato più di 500 persone alle visite guidate speciali per valorizzare il dialogo con il contemporaneo e organizzate da XNL Piacenza, 700 fra studenti, bambini e famiglie sono stati coinvolti in percorsi didattici, laboratori ed eventi a loro dedicati. Ponendosi in dialogo con rilevanti realtà artistiche pubbliche e private, come la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci e l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, prendendo parte a manifestazioni culturali tra cui la Notte dei Musei e il festival dei Venerdì Piacentini e grazie al coinvolgimento di influenti figure del panorama artistico contemporaneo, come il fotografo tedesco Elger Esser (Stoccarda, 1967), la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il “genio” dei Macchiaioli si è dimostrata l’occasione per arricchire l’offerta culturale e turistica della città di Piacenza. L’esposizione è stata anche in grado di attrarre all’interno del Centro dedicato alle arti contemporanee un pubblico vasto e diversificato proveniente da tutta Italia, in particolare da Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Livorno.

Un successo di pubblico cui è corrisposta anche una significativa visibilità sui media (oltre 420 uscite), con una trentina di articoli su settimanali, mensili e periodici nazionali come il Giornale dell’Arte, Bell’Italia, Panorama, Alias, Robinson, Focus, Artribune, Touring; 88 servizi sui quotidiani; circa 300 uscite sugli online e diversi passaggi in radio (Rai Radio 2 e 3) e in televisione, sulle tre reti Rai e su La7.

«Siamo soddisfatti per il riscontro di pubblico registrato – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, e per i dati relativi alla provenienza: tanti piacentini hanno apprezzato la mostra, ma oltre il 60percento dei visitatori è arrivato da tutte le parti d’Italia, a conferma di quanto il nostro territorio, in questi mesi, si sia mantenuto stabilmente entro i radar del turismo culturale nazionale. La mostra dedicata al ‘genio dei macchiaioli’ ha rappresentato un significativo passo in avanti nel percorso di consolidamento di XNL, e soprattutto un successo importante per Piacenza che, nel segno della collaborazione fra istituzioni, ha sviluppato un’operazione di marketing territoriale efficace e, nel contempo, rigorosa dal punto di vista scientifico e di riconosciuto valore culturale».

«Ora che la mostra ha chiuso i battenti tengo in modo particolare a ringraziare tutti i soggetti che in questi mesi hanno concorso alla sua buona riuscita – è il commento del vicepresidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, coordinatore della Commissione cultura dell’ente -, gli staff operativi della Fondazione e di XNL, del Comune di Piacenza e del produttore Cimorelli, e prima ancora le istituzioni che l’hanno immaginata e sostenuta insieme a noi, in seno a Rete Cultura Piacenza. Grazie inoltre alla Banca di Piacenza, partner consolidato della rete, per il prezioso supporto alla sezione sul Novecento alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. Un ringraziamento speciale voglio infine dedicarlo agli attori alla rete sovraprovinciale che è nata lavorando alla mostra, la Fondazione di Livorno in primis, il Comune di Livorno, l’Istituto Centrale per la Grafica, l’Istituto Matteucci. Le cose importanti, ancora una volta, si fanno lavorando nel segno dell’apertura e della collaborazione».

La mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli è stata promossa da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio, prodotta da Dario Cimorelli Editore e realizzata con il sostegno della Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.

VISIT EMILIA: BELLOCCHIO RICEVE IN DONO LA MAPPA DEL SUO CINEMA IN EMILIA

Durante il Festival delle Serie TV di Riccione, il celebre regista piacentino Marco Bellocchio ha ricevuto un dono inaspettato che lo ha visibilmente commosso: la mappa “Il Cinema di Marco Bellocchio in Emilia”, un itinerario cinematografico che ripercorre i luoghi dell’Emilia che hanno ispirato la sua filmografia.

La consegna, avvenuta al termine di un’intervista condotta da Alberto Barbera, direttore artistico del settore Cinema della Biennale di Venezia, è stata effettuata da Jessica Allegni, assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, e Pierangelo Romersi, direttore di Visit Emilia. La mappa, realizzata in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission e vari enti locali, sarà scaricabile dal sito www.visitemilia.com e disponibile negli IAT del territorio. Si tratta della terza mappa cinematografica dopo quelle dedicate a Bertolucci e Guareschi, confermando l’impegno della regione nella valorizzazione del proprio patrimonio cinematografico attraverso il turismo culturale.

Un itinerario attraverso il cinema d’autore
La mappa rappresenta un innovativo strumento di turismo cinematografico che connette il patrimonio artistico e paesaggistico dell’Emilia con la filmografia di uno dei suoi registi più illustri. L’itinerario si snoda attraverso luoghi iconici che hanno fatto da sfondo a capolavori come “I pugni in tasca”, “Vacanze in Val Trebbia”, “Sorelle mai” e “Rapito”.
Il percorso inizia dalla Val Trebbia e Bobbio, definita da Hemingway “la valle più bella del mondo”, dove Bellocchio ha girato i suoi primi cortometraggi tra il 1961 e il 1962. Qui si trova la casa di famiglia, ancora di proprietà dei Bellocchio, che ha fatto da set principale per “I pugni in tasca” (1965) e successivamente per “Sorelle mai”.
Tra i luoghi simbolo emerge il Ponte Gobbo di Bobbio, presenza costante nei film girati dal regista in questa località, e l’Abbazia di San Colombano, dove in “Sorelle mai” si assiste a una rappresentazione de “Il trovatore” di Verdi. Particolarmente suggestiva è Piazza del Duomo con il suo campanile, teatro di una delle sequenze più significative de “I pugni in tasca”, dove il protagonista Sandro riflette sulla sua condizione giovanile citando i “Canti” di Leopardi.
L’itinerario prosegue verso Piacenza, dove si trova XNL, sede del corso di alta specializzazione in regia cinematografica “Fare Cinema” della Fondazione presieduta da Bellocchio, luogo di formazione per giovani artisti e di promozione del territorio. Il percorso si conclude a Roccabianca, nel piacentino, dove la piazza porticata è stata ricostruita dal regista per ambientare “Rapito”, riportandola all’atmosfera ottocentesca della vicenda della famiglia Mortara.

Cinema e territorio: un legame indissolubile
I luoghi descritti nella mappa non sono semplici location cinematografiche, ma spazi carichi di significato che riflettono i temi ricorrenti dell’opera del regista piacentino: i conflitti familiari, il rapporto complesso con le radici e il passato, la critica alla provincia cattolica e borghese. La Val Trebbia, in particolare, rappresenta per il Maestro un territorio dell’anima, dove ha messo in scena in “Vacanze in Val Trebbia” il proprio rapporto con la famiglia, recitando insieme alla moglie Gisella Burinato e al figlio Piergiorgio.
Questo itinerario cinematografico è sia un’opportunità per il turismo culturale, sia una chiave di lettura privilegiata per comprendere l’opera di uno dei Maestri del cinema italiano contemporaneo, offrendo ai visitatori la possibilità di camminare sui luoghi che hanno ispirato alcune delle pagine più intense del cinema d’autore italiano.

IL CINEMA SOTTO LE STELLE TORNA ALL’ARENA CANTORE DAL 12 GIUGNO UNA SETTANTINA DI FILM IN CARTELLONE

Lo scorso anno il Cinema sotto le Stelle alla ex Caserma Cantore ha fatto oltre 8mila ingressi; un risultato ottimo che ha spinto organizzatori e Fondazione a presentare il cartellone della seconda edizione. La prima novità è la data di inizio; anticipata rispetto allo scorso anno: giovedì 12 giugno l’arena sarà già pronta ad ospitare il primo film. Ultima proiezione il 30 agosto.

Undici proiezioni in lingua originale sottotitolate in italiano, due film restaurati per celebrare Lars Von Trier e ricordare David Lynch, film d’autore, film da Oscar e campioni del botteghino.
L’arena Cantore aprirà i suoi antichi battenti dopodomani, giovedì 12, grazie all’impegno di uno staff variegato, composto per lo più dai volontari dell’associazione Cinemaniaci, per una serata inaugurale che propone una prima visione assoluta per Piacenza: IL MOHICANO di Frédéric Farrucci, che racconta una storia di mafia e cementificazione, di resistenza all’arroganza della criminalità organizzata in Corsica. Venerdì e sabato seguiranno, nell’ordine, DIAMANTI di Ferzan Ozpetek e ANORA di Sean Baker con Mikey
Madison, Palma d’Oro a Cannes nel 2024.

EVENTI SPECIALI
Il programma della rassegna sarà scandito da alcuni eventi collaterali speciali e incontri con gli autori. Già in calendario, martedì 24 giugno, l’incontro con il regista Ivano De Matteo dopo la proiezione del suo film UNA FIGLIA (nel cast Stefano Accorsi e Ginevra Francesconi). La serata sarà targata Premio Cat così come altre proiezioni. Venerdì 11 luglio alle ore 19, al Circolo Arci Rathaus, è in programma la presentazione del libro “Lars von Trier. La luce oscura”; alla presenza dell’autrice Elisa Battistini, che sarà seguita dalla proiezione di DOGVILLE in versione restaurata, nell’ambito del Premio Cat 2025.
Terzo appuntamento speciale, martedì 22 luglio all’Arena Cantore: la proiezione di CUORE SELVAGGIO, film distribuito dalla Cineteca di Bologna per Il Cinema Ritrovato in omaggio a David Lynch, scomparso nel gennaio del 2025, e autore che ha segnato l’immaginario collettivo e artistico delle ultime decadi.
Una serata speciale dedicata ai documentari si terrà giovedì 24 luglio con ospiti gli autori di Genoeffa, film dedicato alla memoria dei sette fratelli Cervi, a seguire un breve film di Margherita Ferri, autrice anche del RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA, per concludere con NO OTHER LAND, lo straordinario documentario sull’amicizia tra un attivista palestinese e un giornalista israeliano, premiato agli Oscar.

Prevendita online su Boxerticket: https://www.boxerticket.it/eventi/arena-cantore-2025/

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I FILI DELL’ANIMA, LA PRIMA ASSOLUTA DEL FESTIVAL MUSICMEDIALE AL TEATRO MUNICIPALE

E’ firmata da un giovane compositore, 24enne, Daniele Delogu, studente del Conservatorio Nicolini, l’opera contemporanea I fili dell’anima, in programma sabato 21 giugno al teatro Municipale, nel giorno che celebra la festa europea della musica. L’opera, una prima assoluta, rientra nel festival Musicmediale, arrivato alla quarta edizione; nato come sfida coraggiosa, ha saputo mettere in dialogo opera lirica da camera, arti visive e digitali, con l’intento di parlare a generazioni diverse.

I fili dell’anima intreccia musica ed elettronica, per raccontare una storia intrisa di emozione e profondità, legata al vita nella cultura sarda, in chiave moderna.

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A POLIEDRICA VA IN SCENA “AMORI IMPOSSIBILI: IL MITO DI APOLLO E DAFNE”

Prosegue Poliedrica, la rassegna musicale del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 5 giugno alle 21.30, nel suggestivo Chiostro della Caserma Neve (via Scalabrini 76), con il recital teatrale “Amori impossibili: il mito di Apollo e Dafne”, ideato e interpretato dal docente e attore Francesco Lenzini.

Lo spettacolo è un viaggio tra parola, musica e mito: un’originale narrazione che ripercorre il celebre archetipo dell’amore non corrisposto attraverso le opere dei grandi dell’arte, della letteratura e della musica. In circa un’ora, il pubblico è guidato in un intreccio dinamico di emozione e conoscenza, dove registri stilistici differenti – divulgazione, aneddoti, poesia – si fondono con momenti teatrali di grande intensità.

A impreziosire la scena, la musica dal vivo di Edoardo Ponzi e Giorgio Genta, musicisti apprezzati a livello nazionale per la loro capacità di unire linguaggi sonori diversi. Le loro esecuzioni accompagnano e potenziano la narrazione, diventando parte viva del racconto. Pensato per un pubblico curioso e sensibile all’arte, “Amori impossibili” offre una nuova chiave di lettura di un tema universale, toccando mente, cuore e sensi in un’unica esperienza immersiva.

IL FESTIVAL DI TEATRO ANTICO SI ALLARGA A VIGOLENO E CASTELL’ARQUATO

Il Festival di teatro antico, quest’anno, oltre che nel foro di Veleia, si allargherà ai borghi di Castell’Arquato e Vigoleno. È la principale novità dell’edizione 2025, che si snoderà dal 21 giugno al 22 luglio. Un mese intenso, con nomi d’eccezione del mondo del teatro e della cultura, alcuni piacevoli conferme, altre attesissime prime volte. Sarà il volto noto del festival del teatro antico Alessandro Bergonzoni ad aprire la rassegna, sabato 21 giugno, a Castell’Arquato, con Arrivano i Dunque; poi sarà la volta di Leonardo Lidi che presenterà con i ragazzi i della Bottega XNL Fare Teatro, Baccanti, il 27,28.29 giugno a Veleia; prima volta nel foro romano per Neri Marcorè domenica 4 luglio; graditissimo ritorno per Alessandro Barbero che il 7 luglio presenterà a Veleia In Pace o in Guerra; giovedì 10 luglio un’altra novità, Andrea Pennacchi con Una piccola Odissea; sabato 12 torna Lella Costa con Lella Costa racconta Lisistrata; a Vigoleno chiuderanno la rassegna la tre giorni di Cesar Brie Esodi e Il Corrotto di Stefano Massini il 22 luglio.

I biglietti saranno disponibili dal 29 maggio presso lo spazio XNL o on line su www.veleiateatro.com

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TREU IN CATTOLICA: “NECESSARIO INVESTIRE IL DOPPIO NELL’ISTRUZIONE”

Da anni non insegna più, ma i contatti con il mondo accademico restano; il professor Tiziano Treu, già Ministro del Lavoro nel governo Prodi, traccia una visione lucida della condizione dei giovani studenti che si stanno affacciando al mondo del lavoro: sullo sfondo una profonda spaccatura tra chi è preparatissimo e chi fa parte dei cosiddetti neet, che non studiano né lavorano, o drop out che abbandonano gli studi prima di conseguire un diploma o una laurea.

E’ proprio dalle esortazioni di Papa Francesco, nell’anno giubilare, che l’università Cattolica ha organizzato l’incontro sul tema della speranza “Sperare l’insperabile”, riprendendo una frase del filosofo greco Eraclito, mettendo così in dialogo economisti e giuristi.

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