TUTTO ESAURITO PER IL CONCERTO DI RADIO BRUNO, MAI VISTA UNA PIAZZA COSI’

Piazza Cavalli come non si era mai vista, strapiena di giovanissimi arrivati, fin dal mattino, per assistere al concerto di Yoga Radio Bruno Estate. Sull’enorme palcoscenico si sono alternati i Pinguini Tattici Nucleari, Francesco Gabbani,  Madame, Rocco Hunt. E ancora Baby K, LP, Fred De Palma, Rosa Chemical, Ana Mena, Clara, Gemelli Diversi, Leo Gassman, Wax, Alvaro De Luna, Wayne, Cmqmartina, Tommy Dali e NDG. A condurre la serata, in diretta su Radio Bruno tv, Alessia Ventura ed Enzo Ferrari.

A fare da cornice naturale dello spettacolo palazzo Gotico e la chiesa di San Francesco che hanno avvolto le migliaia di spettatori presenti. “La piazza è bellissima, siete bellissimi”, ha detto il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, sul palcoscenico insieme all’assessore al commercio Simone Fornasari.

PIAZZA CAVALLI SI PREPARA AD ACCOGLIERE RADIO BRUNO ESTATE

Piazza Cavalli si sta preparando ad ospitare il tour di Radio Bruno Estate lunedì 26 giugno. Al lavoro ci sono già da stamattina una novantina di addetti che lavorano nel dietro le quinte, per l’allestimento scenico dello spettacolo e del palco che ospiterà le voci nei primi posto delle classifiche radiofoniche del momento: pinguini tattici nucleari, Rosa Chemical, Madame, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Leo Gassman, Ana Mena e tanti altri. “Un evento unico, gratuito per 5mila piacentini, di cui l’amministrazione comunale è fiera di essere partner”  ha detto l’assessore Fornasari.

“LA TRASPARENZA DELLA STORIA CI RENDE MIGLIORI”. PIACENZA CELEBRA IL 25 APRILE

Sono state le parole di Maria Pia Garavaglia ad appassionare Piazza Cavalli nella giornata del 25 aprile, alla quale hanno partecipato tre partigiani combattenti superstiti, Renato Cravedi, in prima fila accompagnato dalla figlia Anna Maria, Pino Fumi, e Ugo Magnaschi.

Un discorso a braccio che ha rimarcato i valori fondamentali della Costituzione citando chi ha dato la vita per la liberazione dal regime. E poi la necessità di mettere in file i fatti accaduti e di non stravolgere la realtà storica avvenuta 80 anni fa, perché ciò che è avvenuto non può essere cancellato con un colpo di spugna.

Prima dell’orazione della presidente dei partigiani cattolici ed ex ministra ed senatrice, hanno preso la parola la presidente della Provincia Monica Patelli e la sindaca Tarasconi che ha iniziato il suo discorso citando il Presidente della Repubblica Sandro Pertini “dietro alla Costituzione c’è la vita di tanti giovani che hanno combattuto”.

La commemorazione è partita dal barriera Genova. Poi l’omaggio ai caduto al Dolmen, a cui per la prima volta ha partecipato anche l’onorevole Tommaso Foti, capogruppo alla camera di Fratelli d’Italia. Ha presenziato accanto alla sindaca per la prima parte del corteo, per poi sfilarsi rinunciando al resto della manifestazione in Piazza Cavalli. Una novità assoluta, un segno molto forte politicamente parlando. L’onorevole Foti non aveva mai partecipato prima di al corteo del 25 aprile. Ha deciso di farlo oggi che riveste il ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

CAPODANNO A PIACENZA: IL CONCERTO A TEATRO E LA FESTA IN PIAZZA CAVALLI

Concerto al teatro Municipale nel pomeriggio e in serata, dalle 22, festa in piazza Cavalli con l’orchestra Bagutti e il dj set GrooveGuys. “Un ringraziamento a chi ha lavorato per questo evento in tempi molto stretti” hanno detto la sindaca Trasconi e l’assessore Fornasari. Un grazie particolare alla Fondazione Teatri ma anche a Credit Agricole Piacenza con il direttore Davide Goldoni, Lorenzo Pronti della società Comunica e a Michelle Reboli di Coro Marketing in rappresentanza anche di Volley Academy Piacenza.

TARASCONI: “RICORDO E GRATITUDINE NEL SEGNO DEL 4 NOVEMBRE”

Nell’intreccio tra il ricordo e la gratitudine oggi ci sentiamo di dire viva l’Italia unita, viva le nostre forze armate”. Così la sindaca Katia Tarasconi ha chiuso il discorso in occasione della cerimonia istituzionale in piazza Cavalli per la ricorrenza del 4 novembre. Erano presenti la massime autorità civili e molti studenti piacentini accompagnati dai loro insegnanti.

FESTA DEL 2 GIUGNO TORNA IN PIAZZA. “IL SISTEMA PIACENZA SI E’ MOSTRATO COESO”

La 76esima festa della Repubblica torna in piazza Cavalli dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia. Dopo la lettura del messaggio del Presidente Mattarella, il prefetto ha preso la parola ripercorrendo gli ultimi due anni, prima il Covid, poi la guerra in Ucraina.

“Una festa condivisa che ci dia la forza per affrontare nuove sfide, per l’uscita dal Covid e l’accoglienza dei profughi”.

MONS. CEVOLOTTO “CON IL SILENZIO APRIAMOCI ALLA SPERANZA” IN PIAZZA CAVALLI RISUONANO LE SIRENE DELLA GUERRA

In piazza, insieme nella preghiera cristiani, musulmani, ortodossi, evangelici. Una veglia per la pace che si è snodata dalla basilica di Sant’Antonino fino a Piazza Cavalli. Lì il momento più toccante: in piazza, nel buio delle notte, sono risuonate sirene di guerra e bombardamenti. Perché oggi la guerra in Ucraina è questo, una paura costante scandita dai rumori delle sirene del coprifuoco e dalla bombe. Quelle sirene sono risuonate anche in piazza Cavalli, seguite da una raffica di mitra e dal sibilo di una bomba che cade dal cielo. Per far capire quello che ormai da diciassette giorni sente e respira la popolazione ucraina sconvolta dalla guerra. Erano in 500 alla fiaccolata di pace nel cuore della città, insieme. Un gesto semplice dove la presenza va oltre le parole, con la speranza che quella fiamma di luce riscaldi i cuori.

La veglia ecumenica è iniziata in Sant’Antonino con la parole del vescovo, Mons. Cevolotto: “Questa sera lasciamo parlare il silenzio. Il silenzio scelto: necessario perché si crei uno spazio in noi abitato dall’invocazione di pace. Prima ancora che dal grido soffocato in gola di tanti nostri fratelli e sorelle in terra di Ucraina, prima ancora che dalle nostre labbra e dai nostri cuori appesantiti dalle immagini di distruzione e sofferenza che sono entrate con
violenza nelle nostre vite… è la pace che Dio stesso chiede. Non si rassegna alla guerra tra fratelli. Mai. Il silenzio che Dio con la sua Parola riempirà aprendoci alla speranza”.

Foto PiacenzaSera.it

PIACENZA RIPARTE DALLO SPORT CON IL GIRO D’ITALIA

Piacenza riparte dallo sport, e dopo oltre un anno di blocco delle manifestazioni, vede nella partenza della quarta tappa del Giro d’Italia un’occasione importante di rilancio e speranza, pur nello stretto ristretto delle normative anti Covid.

Martedì 11maggio piazza Cavalli vedrà la partenza della tappa della carovana rosa che arriverà a Sestola. Quattro i punti principali che saranno coinvolti dalla partenza: il pubblico passeggio dove sosteranno i bus degli atleti, corso Vittorio Emanuele, piazza Cavalli e piazza Duomo dove verrà allestito il Villaggio Rosa.

Partenza della tappa alle 12 circa da piazza Cavalli, via Cavour, viale Risorgimento, viale sant’Ambrogio, via la Primogenita, piazzale Roma, via Colombo e via Emilia Parmense.

LA FESTA DELLA LIBERAZIONE “IN ATTESA DI UNA NUOVA ALBA”

“Nel ricordo di quella primavera che si annunciava, più che mai, come simbolo di rinascita, Piacenza rende oggi il proprio tributo alle donne e agli uomini che diedero la vita per la libertà e la democrazia, per la convivenza civile e il pluralismo” Così il sindaco Patrizia Barbieri ha incominciato il suo discorso celebrativo nella giornata della Liberazione dal nazifascismo, di cui ricorre il 76esimo anniversario. Una cerimonia, come quella dello scorso anno, segnata dal distanziamento e dalla mancanza del tradizionale corteo che sempre ha caratterizzato questa giornata; erano presenti, accanto al sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, le autorità civili e militari del territorio, i rappresentanti delle associazioni partigiane e combattentistiche, e una delegazione della Consulta provinciale degli Studenti. Presente anche il Procuratore della Repubblica Grazia Pradella e il prefetto Daniela Lupo.

Ad aprire la cerimonia la Banda Ponchielli con l’inno di Mameli, a cui sono seguiti gli interventi istituzionali del sindaco, del presidente provinciale Anpi Stefano Pronti e di Riccardo Dallacasagrande per la Consulta degli Studenti.

Nel discorso del primo cittadino, che ha citato Pietro Calamandrei e il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, si è soffermata, in particolare, sulla donne italiane della resistenza arrestate e vittime di indicibili violenze per la loro opposizione al regime: furono più di 4500, oltre 600 vennero condannate a morte, quasi 3000 furono deportate nei campi di concentramento. Come Anna Cherchi, Gina Galeotta Bianchi, Genoveffa Cocconi, ma non solo anche “operai, contadini, intellettuali e insegnanti che non smisero mai di usare la cultura come arma, militari e civili, avvocati e magistrati che non si piegarono alle minacce e alla brutalità, uomini e donne di ogni fede ed estrazione sociale, ognuno mosso dall’adesione a un disegno più grande”

“La Liberazione è patrimonio di una Nazione intera, oggi più
che mai chiamata a riscoprire il senso autentico di quella coesione sociale
capace di superare ogni steccato”

“Oggi siamo tutti in attesa di una nuova alba. Guardare al domani con fiducia
non è facile, soprattutto per chi è stato più duramente provato dalla crisi
sociale ed economica conseguente alla pandemia. Tuttavia, in questa piazza
in cui ci viene richiesto di osservare con rigore le distanze, possiamo
comunque sentirci vicini. Uniti”.