BIANCA, VITTIMA DI VIOLENZA: “AL PRIMO SCHIAFFO DENUNCIATE”

Interi periodi della vita caratterizzati da un’unica cosa: violenza cieca fisica e psicologica, che hanno portato Bianca, a pensare di farla finita. La storia di questa donna che oggi ha il coraggio di raccontare, purtroppo non è l’unica, perchè oggi tante come lei vivono il dramma degli abusi e delle violenze tra le mura di casa dove l’aguzzino è il marito o compagno da cui si fa fatica, nonostante tutto, ad allontanarsi. Perchè si pensa sempre che sia l’ultimo schiaffo, l’ultimo pugno, l’ultima umiliazione, ma si sa benissimo che non sarà così. “Non tanto  episodi quanto periodi più o meno lunghi – ci racconta Bianca – all’inizio caratterizzati da aggressioni verbali, prese in giro, umiliazioni, insulti, alternati a periodi in cui il mio compagno era affettuoso, tenero, innamorato. Un continuo stilicidio e voltafaccia, per decenni, che mi ha molto destabilizzata e plasmata: ero convinta che in fondo era una persona buona e che con il tempo e con il mio amore tutto sarebbe cambiato. Poi invece, dopo la nascita del nostro primo figlio (quando lui sentiva di non essere più al centro dell’attenzione), è stato un un crescendo di umiliazioni, di abusi e di violenze, anche fisiche, prima su nostro figlio poi su di me”.

Bianca ha trovato il coraggio di scappare dalle violenze, ha trovato il Centro Antiviolenza del Telefono Rosa dove è stata accolta, capita ed ascoltata, senza essere giudicata, ricevendo solidarietà e rispetto, oltre che sostegno psicologico per lei e per i figli che subiscono ancora oggi le conseguenze di quello che hanno vissuto.

Ecco la sua storia

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