SADAF BAGHBANI: “SPERO DI ESSERE VIVA QUANDO L’IRAN SARA’ LIBERO E DI POTERLO RIVEDERE”

Sadaf Baghbani è una giovane donna iraniana di Teheran; nel novembre del 2022 uscì per andare alla cerimonia in ricordo di una ragazza uccisa; la polizia per disperdere la folla iniziò a sparare, Sadaf fu colpita in diverse parti del corpo, sul viso, sulle gambe e sul torace; 147 pallini di piombo. Dopo un anno di sofferenza ha deciso di lasciare la sua terra e di raggiungere l’Italia.
Insieme a Mahmood Amyri Moghaddam, è stata ospite del Festival del Pensare Contemporaneo, nell’incontro vita e libertà a Teheran. Amyri, fondatore di Iran Human Right, è convinto che l’unica minaccia per il regime siano le proteste delle giovani donne e dei giovani uomini.

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PIACENZA SI CANDIDA A CAPITALE EUROPA DELLA CULTURA 2033: L’ANNUNCIO AL TERMINE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

L’annuncio è arrivato al termine della cerimonia di chiusura della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Sull’onda dell’indiscusso successo della kermesse è stata una sindaca emozionata, affiancata dal vice presidente della regione Vincenzo Colla, ad annunciare la candidatura di Piacenza a Capitale Europea della Cultura 2033.

Il percorso è impegnativo. Nel 2026 uscirà il bando europeo; nel 2027 saranno scelte le città finaliste, e la nomina della vincitrice arriverà tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028. Un’occasione che piacenza ha deciso di darsi, forte di una crescita culturale che negli ultimi anni, grazie anche al Festival del Pensare Contemporaneo, si è fatta sentire. Anche questa terza edizione, appena conclusa, non è stata da meno: oltre 200 eventi, 80 ospiti internazionali hanno portato la città a riflettere, guardarsi dentro e provare a guardare oltre gli steccati della propria zona di confort, mettendo in luce debolezze e fragilità.
E come ogni anno, anche in questa edizione si è pensato di conferire il premio del pensare contemporaneo ad una figura internazionale; quest’anno sul palco lo scrittore cileno Benjamin Labatut.

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QUANDO LE PAROLE SONO PARTE DEL CONFLITTO STESSO. SALA E RUDENKO EMOZIONANO PALAZZO GOTICO

Entrambe concordano che le parole fanno parte del conflitto stesso, del suo racconto e della sua essenza; Olga Rudenko, direttrice del quotidiano Kyiv Indipendent, si è trovata a raccontare la guerra che ha violentemente invaso la sua terra, l’Ucraina; Cecilia Sala invece si reca nei luoghi dei conflitti, in Medio Oriente, e racconta le storie di chi vive la guerra sulla propria pelle. Sono state accolte a palazzo Gotico da un pubblico numerosissimo e attento nell’ambito del Festival del Pensare Contemporaneo.

LAVORO: ECCO PERCHE’ I GIOVANI PIACENTINI NON SI ACCONTENTANO

Tasso di occupazione superiore rispetto alla media nazionale, disoccupazione tra le più basse d’Italia, velocità nel reperimento di opportunità di lavoro; dall’altra parte retribuzioni considerate insufficienti, difficoltà a trovare casa e lavori in linea con le proprie vocazioni, preoccupazione rispetto dell’instabilità lavorativa. Sono i dati principali emersi dall’indagine sistematica sul rapporto giovani e lavoro del comune e redata dal laboratorio di economia locale dell’università cattolica. Lo studio, quali-quantitativo, ha coinvolto oltre 2.500 ragazze e ragazzi ed evidenzia luci e ombre.

Dai dati emerge una platea giovanile che chiede stipendi adeguati, prospettive di carriera e conciliazione vita-lavoro, con una forte preferenza per l’autonomia professionale. Emerge un tasso di giovani inattivi che conta la presenza di circa 1.800 persone sul territorio comunale, ma resta comunque tra i più bassi in Italia. Intorno al 40% del campione dichiara di voler lasciare Piacenza nei prossimi anni alla ricerca di maggiori opportunità, anche se il giudizio in merito alle iniziative rivolte ai giovani a livello locale è molto positivo e traccia un trend in crescita negli anni.

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IL DIALOGO SPIRITUALE TRA SPADARO E PISTOLETTO: ARTE E RELIGIONE SI FONDONO PER CREARE QUALCOSA CHE NON ESISTEVA

Il maestro Michelangelo Pistoletto e il gesuita Antonio Spadaro in dialogo alla ricerca di qualcosa che ancora non esiste. Il libro Spiritualità, che pone questi due personaggi uno di fronte all’altro, cerca di fondere arte e religione per arrivare ad un’entità nuova e particolare capace di compensarsi l’una con l’altro, superando quel concetto per cui l’arte era a servizio della religione; concetto che con la modernità è stato ampiamente valicato.

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ANTONIO SCURATI E IL RITRATTO DI “M. ARCHETIPO DEL LEADER POPULISTA”

Lo ha accolto una piazza Cavalli gremita, attenta e silenziosa: Antonio Scurati ha chiuso la prima giornata del Festival del Pensare Contemporaneo rispondendo alle sollecitazione di Andrea Colamedici su M. Il figlio del secolo, il primo volume che gli è valso il premio Strega nel 2019, della saga di cinque volumi dedicati a Mussolini. “Nessuna comicità nella figura di Mussolini, questo porterebbe ad una sottovalutazione del suo ruolo storico. Il fascismo non è stata una commedia, ma una tragedia che ha steso la sua scia di sangue sulla storia dell’Italia fino ai giorni nostri. M inoltre non è stata una figura ridicola e insignificante, io dico che purtroppo è stato uno dei personaggi più lungimiranti e abili del suo tempo: ad esempio le sue intuizioni sul rapporto con le masse, che sono ancora valide oggi”.

Poi una lunga riflessione rispetto al corpo posto al centro che rappresenta “anche un abbassamento del livello della comunicazione, il messaggio passa così da pancia a pancia e non più da testa a testa. Non passa più attraverso il ragionamento ma a dominare sono le vibrazioni di tipo corporale. Le conseguenze sono disastrose, all’epoca di M l’offerta del proprio corpo al popolo significa la sua trasformazione in una massa di succubi in grado solo di venerare il capo, oppure di scannarlo e distruggerlo. Esattamente come poi è andata la storia”.

Un altro tema affrontato quello del tradimento e della vergogna come elementi costitutivi del fascismo “i miei libri sono contro lo stereotipo che i fascisti sono sempre gli altri. “Il mio lavoro si sforza di respingere questa interpretazione farlocca per cercare di fare i conti fino in fondo con il fascismo, cosa che non è mai successa realmente nel nostro paese e lo dimostrano gli eventi politici degli ultimi anni. Gli italiani i conti col fascismo non li hanno fatti fino in fondo”.

“Il fascismo è stata un’invenzione italiana che si è poi propagata nel mondo, noi italiani siamo stati fascisti e lo siamo stati in tanti. Allora ho scelto di raccontare questa storia italiana e il suo lato oscuro. Ho ribaltato la prospettiva raccontando da antifascista il fascismo dall’interno. M fu un maestro di menzogne dal primo all’ultimo giorno. A partire dalla questione della violenza”.

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BIANCONI, BAUSTELLE: “NELLA MUSICA NON C’E’ PIU’ DEMOCRAZIA. LA COLPA E’ DEGLI ARTISTI”

Si sono alternati sul palco di piazza Cavalli tra talk e musica, le cantautrici e i cantautori più influenti del panorama musicale del momento che hanno raccontato come, attraverso le parole delle canzoni, ci si può esporre e svelare. Tra brani storici e ultimi singoli si sono esibiti Francesco Bianconi dei Baustelle, Anna Castiglia, Emma Nolde, Giulia Mei, N.A.I.P. e NAYT.

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SI ALZA IL SIPARIO SU “VITE SVELATE”: I GIOVANI PROPONGONO UN MURALE PER GIORGIO ARMANI

Palazzo Farnese con gli studenti provenienti da tutta l’Italia e piazza Cavalli dove con musica, parole e riflessioni si è entrati nel vivo della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Sindaca e comitato organizzativo composto dai curatori Alessandro Fusacchia, Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno accompagnato i presenti, tanti per la verità, al tema del festival che quest’anno si focalizza, in particolare, sull’interiorità con uno sguardo più allargato su ciò che sta avvenendo nel mondo. E dal palco di piazza Cavalli, che rappresenta il cuore della kermesse, la sindaca ha ringraziato gli organizzatori e citato più volte il ruolo chiave dei più giovani per coltivare un futuro migliore. Proprio da loro, ha detto, è arrivata la proposta di realizzare un murale per Giorgio Armani nell’ambito del progetto Uau PC! – Urban Art Unites che ha come obiettivo valorizzare la street art come elemento di rigenerazione urbana e aggregazione sociale.

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FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: ANCHE I 59 VOLONTARI PRONTI PER LA KERMESSE

Sono 59, per la maggior parte – circa l’80% – di età compresa tra i 18 e i 25 anni, qualcuno proveniente anche da fuori Piacenza: questa, in sintesi, la squadra dei volontari pronta a dare il suo fondamentale contributo alla terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo. Riconoscibili grazie all’inconfondibile maglietta rossa e al pass identificativo, tra loro ci sono anche adulti e persone nella fascia della terza età che si sono rese disponibili soprattutto nel fine settimana.

A incontrarli oggi, per un’ultima riunione plenaria prima di entrare nel vivo della manifestazione, la direttrice di produzione dell’evento Renza Malchiodi e la coordinatrice dei volontari Caterina Mozzi, insieme ad altre componenti dello staff. Non sono voluti mancare, per un saluto iniziale di ringraziamento e un caloroso augurio di buon lavoro, la sindaca Katia Tarasconi, il vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, alla guida del Comitato promotore del Festival e il curatore Alessandro Fusacchia.

L’impegno dei volontari si articolerà su tre turni quotidiani, con mansioni di supporto nella cura, allestimento e gestione delle sale che ospiteranno i diversi incontri, assistenza nell’accoglienza degli ospiti e del pubblico – con particolare attenzione alle esigenze degli spettatori con disabilità – ma anche affiancamento allo staff operativo presso l’Infopoint di piazza Cavalli, la sala stampa approntata nell’aula consiliare di Palazzo Mercanti e il team del Festival dedicato ai social network.

Nell’esprimere la gratitudine dell’organizzazione per il prezioso ruolo che i volontari svolgono nel garantire la buona riuscita della kermesse, l’auspicio condiviso è che sia per tutti un’esperienza intensa, costruttiva e gratificante, che consenta di cogliere e vivere appieno l’atmosfera della quattro giorni piacentina e gli spunti offerti dagli oltre 200 ospiti protagonisti, a Piacenza, dall’11 al 14 settembre.

PIAZZA CITTADELLA: SORESI PRESENTA UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI: “DENARO PUBBLICO GESTITO IN MODO INADEGUATO”

La capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna in merito alla gestione, da parte dell’amministrazione, della concessione, della progettazione definitiva ed esecutiva del parcheggio di piazza Cittadella e alla gestione delle aree di sosta a pagamento. Il documento è stato inviato anche alla Procura della Repubblica di Piacenza e alla Prefettura.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia l’amministrazione sarebbe responsabile di “una mala gestione di denaro pubblico” ampiamente motivata nell’esposto in base a tre temi: garanzie bancarie, fideiussione falsa e questione avvocatura. Nel documento vengono ripercorse le tappe più significative della vicenda: dalla scoperta della fideiussione fasulla, alla mancata bancabilità dell’opera fino al cambio al vertice dell’avvocatura comunale e all’avvio di procedura di risoluzione per grave inadempimento del concessionario da parte dell’amministrazione; “attualmente i lavori sono fermi – si legge – la Piazza è devastata, il Concessionario sta continuando ad incassare i proventi della gestione delle strisce blu, comprensivi dell’aumento delle tariffe garantito dalla sottoscrizione del cosiddetto addendum”.

“Ho ritenuto doveroso presentare un esposto alla Corte dei Conti – e per conoscenza alla Procura ed alla Prefettura – ha commentato la consigliera Soresi – perché, sin dall’inizio, ho ravvisato nella gestione di questa vicenda un comportamento quantomeno negligente da parte del Comune.
Alla luce dell’avvio – a mio avviso tardivo – della procedura di risoluzione e dell’esito dei recenti provvedimenti giurisdizionali, ritengo ancora più evidente che il denaro pubblico sia stato gestito in modo inadeguato. È un tema che non riguarda soltanto la politica, ma la tutela delle risorse della nostra comunità, e per questo ho ritenuto giusto investire della questione la magistratura contabile”.