CORONAVIRUS: SALGONO A 17 LE GUARIGIONI. 48 NUOVI CASI A PIACENZA E 5 DECESSI

In Emilia-Romagna sono complessivamente 870 i casi di positività al Coronavirus, 172 in più rispetto a ieri. E passano da 2.884 a 3.136 i campioni refertati. Si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura privi di sintomi. 366 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 52 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (20 in più rispetto a ieri).

Il dato positivo è che tra ieri e oggi sono passate da 10 a 17 le persone clinicamente guarite divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perchè risultata negativa in due test consecutivi. Purtroppo sale anche il numero dei decessi, passati da 30 a 37: 5 sono piacentini, uomini di 77, 82, 83, 85 anni e una signora di 94, tutti deceduti al nosocomio di Piacenza, e due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni, decedute all’ospedale di Parma.

A Piacenza sono 426 i positivi, 48 in più rispetto a ieri.

Intanto la regione Emilia Romagna ha firmato il primo accordo per il paese: 38 milioni di euro per garantire continuità di reddito ai lavoratori, grazie allo sblocco della cassa integrazione in deroga per un mese. Tutte le info all’indirizzo https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/coronavirus-in-emilia-romagna-primo-accordo-nel-paese-38-milioni-di-euro-per-garantire-continuita-di-reddito-dei-lavoratori

COME SI RACCONTA IL CORONAVIRUS

Come si utilizzano in queste settimane le parole per raccontare il Covid 19? Quale impatto hanno sulla gente? E cosa ci lascerà una volta terminata l’emergenza? Una riflessione cruda e realista che abbiamo fatto con lo scrittore Gabriele Dadati a #DiProfilo, autore del romanzo Nella pietra e nel sangue.

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CORONAVIRUS: A PIACENZA 4 CONTAGI IN MENO RISPETTO A IERI

Una notizia confortante c’è: i casi di contagio registrati oggi a Piacenza sono 4 in meno rispetto a quelli di ieri. Non si può dire che se sia l’inizio di una curva discendente ma certamente è un segnale positivo. A livello regionale sale a 6 il numero delle persone “clinicamente guarite”, mentre sono 26 i pazienti in terapia intensiva. Altri 4 i decessi.

Ci ha tenuto a ribadirlo il direttore generale dell’asl Luca Baldino in video conferenza insieme Mauro Codeluppi, direttore Malattie infettive e Stefano Nani, coordinatore del 118

Una video conferenza per fare il punto della situazione sui ricoveri piacentini a cui si sono aggiunti da ieri sera i posti letto dedicati all’ospedale di Castel San Giovanni.

Proprio grazie a questo potenziamento i posti letto della terapia intensiva sono al momento 33, compresi i 10 posti letto ricavati dalle sale operatorie del nosocomio di Castello.

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BARBIERI: “STO MEGLIO. GRAZIE DI CUORE PER L’AFFETTO DI TUTTI”

Utilizza la nuova pagina Facebook per aggiornare i cittadini sulle sue condizioni. Il sindaco Barbieri, da ieri positiva al Coronavirus, ha scritto che “questa mattina la febbre è un po’ scesa e mi sento meglio. Vi ringrazio di cuore per i tanti messaggi affettuosi che mi avete rivolto”. Il monitoraggio della situazione emergenziale da parte del primo cittadino sarà comunque costante attraverso videoconferenze con la Prefettura e con i colleghi sindaci; per il resto sarà il vice sindaco Elena Baio a farsi carico di tutte le deleghe del sindaco. “In questo momento più che mai – sottolinea Elena Baio – faremo squadra intorno al nostro sindaco, che sin dalle fasi iniziali di questa emergenza non si è risparmiata, lavorando giorno e notte, per tutelare la salute pubblica e farsi interprete, al tempo stesso, delle esigenze e delle difficoltà del tessuto economico e produttivo”.

Ieri il Presidente del Consiglio Ministri, Giuseppe Conte, ha firmato un nuovo Dpcm con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, in particolare: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci o strette di mano, mantenere una distanza di almeno un metro dalle persone, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

Le scuole, su tutto il territorio nazionale, saranno chiuse fino al 15 marzo, la decisione è stata confermata nella serata di ieri dal Consiglio dei Ministri dopo i colloqui con il Comitato Scientifico. Ricordiamo che a Piacenza le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse dal 24 febbraio.

In Emilia-Romagna sono 544 le persone contagiate da Coronavirus, nella maggioranza presentano un quadro clinico non grave o addirittura asintomatico. Sono 234 i pazienti in cura a casa, dove rispettano l’isolamento previsto, e 26 quelli ricoverate in terapia intensiva.  I decessi sono saliti a 22. Dei 544 casi: 319 sono a Piacenza, 115 a Parma, 20 a Reggio Emilia, 41 a Modena, 12 a Bologna (di cui 1 nel circondario imolese), 33 a Rimini, 2 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna.

IL SINDACO BARBIERI POSITIVO AL CORONAVIRUS

Anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri è risultata positiva al Covid 19. L’annuncio è proprio del primo cittadino sulla pagina Facebook

“Buonasera a tutti, tra poco mi collegherò in videoconferenza per avere i dati aggiornati sullo sviluppo del contagio e sul numero delle persone positive al coronavirus. In questo momento sto lavorando da casa, perché anche io sono risultata positiva al Covid-19. Ci tenevo a rassicurarvi sul fatto che continuerò a lavorare da qui per gestire questa emergenza e che ho piena fiducia nella competenza e nell’operato del nostro servizio sanitario”.

CORONAVIRUS: IN EMILIA I PRIMI 4 PAZIENTI GUARITI

Partiamo da una buona notizia, ci vuole per infondere coraggio e mantenere dritta la rotta. Una buona notizia, non solo per i cittadini ma anche per i sanitari che in queste settimane stanno svolgendo un servizio encomiabile per la collettività con serietà, professionalità e fermezza. Una notizia che rincuora ancora di più dato che arriva dopo una giornata nera davvero; ieri solo a Piacenza si sono registrati 6 decessi.

E’ la regione Emilia Romagna a confermare che ci sono i primi 4 casi di pazienti affetti da Coronavirus “clinicamente guariti”, si tratta di 2 pazienti di Lugo di Romagna, uno di Rolo e uno di Castelnuovo.

Intanto la Protezione Civile ha allestito in tutta l’Emilia Romagna 14 punti triage di cui 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Piacenza); i posti letto di Terapia Intensiva sono raddoppiati tra Piacenza e Castel San Giovanni, arrivando nel week end a 33-35.

All’Agenzia Protezione civile sono state richieste le attrezzature e l’allestimento di strutture provvisorie esterne con funzione di servizi e spogliatoi, da montare presso gli spazi attrezzati del distaccamento aeroportuale di San Polo di Podenzano. Il sito è stato identificato dal Dipartimento nazionale di protezione Civile per ospitare le persone del nord Italia, in particolare dalla Lombardia, che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio. Un supporto logistico verrà assicurato anche dai volontari di Croce Rossa italiana e dal volontariato regionale di Protezione civile.

BONACCINI: “DOMANI SAREMO DAL PREMIER PER CHIEDERE MISURE SPECIALI”

Massima disponibilità ai sindaci del territorio piacentino da parte della regione che si trova davanti ad una sfida nuova e senza precedenti, quella del contrasto al Coronavirus. Contrastare l’emergenza sanitaria è l’obiettivo principale della regione confermato dal presidente stefano bonaccini che oggi ha incontrato in videoconferenza i sindaci del territorio piacentino e poi i giornalisti.

 

 

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ASSESSORE DONINI: “NUOVI POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA ALL’OSPEDALE DI CASTELLO”

“Il sistema sanitario sta reggendo bene, ed è in grado di affrontare la situazione”. Sono le parole dell’assessore alle Politiche della Salute Raffaele Donini nel corso della conferenza stampa sugli aggiornamenti del Covid 19. Da oggi sono disponibili, nell’ospedale di Castel San Giovanni, sei posti in terapia intensiva destinati a chi è positivo al virus e altri 6-8 posti saranno messi a disposizione attraverso la riconversione di tre sale operatorie. A Piacenza, dove la situazione è maggiormente critica, oltre agli otto posti dedicati rimarranno a disposizione 8 posti di terapia intensiva per altre patologie. 

I dati, secondo quanto riporta il comunicato già diffuso dalla Regione, dicono che le persone positive al test crescono oggi di 50 unità rispetto a ieri, portando a 335 i casi totali finora registrati.

“E’ ancora presto per prefigurare un trend strutturato- ha sottolineato l’assessore- ma negli ultimi tre giorni i nuovi casi che registriamo ogni giorno sono in calo rispetto al precedente. Facciamo affidamento alla responsabilità dei singoli affinché seguano le norme che vengono loro raccomandate. Naturalmente, non sono lasciati soli, nel senso che le persone chiamate a rispettare il periodo di isolamento a casa vengono contattate due volte al giorno dai servizi sanitari. Ricordo ancora una volta che per chi non avesse le condizioni per gestire il decorso della malattia presso la propria abitazione, siamo in grado di garantire soluzioni alternative”.

BIBLIOTECHE PIACENTINE CHIUSE AL PUBBLICO FINO ALL’8 MARZO

Sono rimaste chiuse al pubblico i portoni delle biblioteche comunali piacentine. Il Comune ha applicato alla lettera il decreto del Governo sulle misure anti – coronavirus: “Apertura di musei, biblioteche, archivi, parchi archeologici, complessi monumentali, a condizione che vengano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Una modalità di apertura “impensabile secondo il Comune” ha precisato l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che ha proseguito “nell’interesse collettivo e della salute pubblica ci siamo attenuti alla lettera al decreto. Anche perché che senso avrebbe avuto tenere chiuse le scuole e aprire le biblioteche?”. Domanda che ci eravamo fatti anche noi. Abbiamo avuto la risposta.

CORONAVIRUS, LE NUOVE MISURE: SCUOLE CHIUSE BIBLIOTECHE APERTE

La novità principale del decreto del Governo sulle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus è la sospensione del coprifuoco per i bar a patto che mantengano quella “distanza di sicurezza” necessaria per evitare il contagio, detta in parole tecniche adeguarsi alle misure anti assembramento.

Via libera anche ai mercati nelle piazze, aperture delle biblioteche, musei ed archivi a condizione che vengano garantite le modalità di accesso contingentate per evitare assembramenti. Cosa significa che saranno aperte ma a “numero chiuso”, cioè un addetto farà entrare una certo numero di fruitori alla volta? Le scuole però, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse per un’altra settimana, così come piscine e palestre. Anche da parte degli amministratori locali non si nasconde una certa perplessità.

Tornando ai bar e pub viene concessa la possibilità di tenere regolarmente aperto in orario serale a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni del locale, gli avventori siano ad metro di distanza l’uno dall’altra.

Confermata anche per questa settimana, nelle giornate di sabato e domenica nelle medie e grandi strutture commerciali, i negozi presenti all’interno dei centri commerciali.

Il Comune di Piacenza ha disposto per la sola giornata di lunedì 2 marzo la chiusura dei centri diurni e dei servizi semiresidenziali per anziani e disabili,  dei centri educativi e dei centri aggregativi per minori e giovani. Si conferma inoltre la possibilità di rivolgersi agli sportelli Informasociale e Informafamiglie solo per le domande con scadenza entro il 10 marzo prossimo. Sono sospese le attività socio-ricreative rivolte agli anziani, i servizi educativi domiciliari per disabili, adulti e minori e le iniziative di tempo libero garantite a
utenti con disabilità, adulti e minori. Sospese anche le attività garantite dai centri
socio-occupazionali, di tirocinio formativo, l’attività responsabilizzante e gli
interventi dell’Unità di Strada antiprostituzione. Sospese le visite domiciliari
delle assistenti sociali per adulti, anziani, minori e disabili, fatta eccezione per i casi
espressamente autorizzati dal dirigente di settore.