I CONTAGI NON MOLLANO: 56 NUOVI CASI E 9 DECESSI. VENTURI “IN REGIONE LE GUARIGIONI HANNO SUPERATO I CONTAGI”

Il contagio del virus non abbandona Piacenza: oggi si sono registrati 9 decessi e 56 nuovi casi di contagio (ieri erano 29). Sono invece stabili i decessi. A livello regionale sono 83 le vittime; “si tratta di un numero che comprende anche di decessi che risalgono ai giorni scorsi. La vera buona notizia è che, per la prima volta, le guarigioni (+345) hanno superato i contagi (+277)”

In Emilia-Romagna sono 21.029 i casi di positività al Coronavirus, 277 in più rispetto a ieri. Per la prima volta, però, salgono di più le guarigioni: se ne sono infatti registrate 395 di nuove. I test effettuati hanno raggiunto quota 106.149, 4.253 in più rispetto a ieri. Complessivamente, 8.966 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi. 325 i pazienti in terapia intensiva: tre in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 85).

Le persone complessivamente guarite salgono a 4.664 (+395): 2.200 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 2.464 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

COVID: A PIACENZA 9 DECESSI E 29 NUOVI CASI

Nove decessi e 29 nuovi casi positivi: sono i numeri che si riferiscono a Piacenza. I decessi da qualche giorno si sono stabilizzati, i casi positivi invece sono più fluttuanti. Il numero delle vittime a livello regionale invece è fortemente salito rispetto a ieri: 90 in totale. “Un numero – ha spiegato il commissario Venturi – dovuto alla mancata capacità di essere tempestivi in questo mesto conteggio. Ci sono alcune aziende sanitarie che ritardano nel comunicare questo dato; questo perché spesso viene richiesta l’autopsia per cui bisogna attendere il responso. Per questo i dati vengono comunicati in ritardo e tutti insieme. Insomma i dati non sempre si riferiscono alla giornata precedente”.

Sono 20.752 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 312 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 101.896 i test effettuati, esattamente 2.849 in più rispetto a ieri.

Complessivamente, 9.016 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi,  328 i pazienti in terapia intensiva: 3 in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-17).

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 4.269 (+ 262), delle quali 2.028 riguardano persone “clinicamente guarite”, 2.241 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

OTTO DECESSI, 38 NUOVI CONTAGI. VENTURI: “ABBIAMO 30 COMUNICAZIONI IN MENO DI NUOVI DECESSI”

Sono otto i decessi per Covid 19 e 38 i nuovi casi per la provincia di Piacenza. “Abbiamo 30 comunicazioni in meno di nuovi decessi – ha detto il commissario Sergio Venturi nel corso dell’odierna conferenza stampa sulla pagina Facebook della Regione –  speriamo di poterle confermare anche nei giorni prossimi. Il quadro epidemico si sta ammorbidendo sempre di più”.

In regione i nuovi casi di Coronavirus calano del 40% (+342) per un totale di 20440, le persone in isolamento nella propria abitazione sono 134 in più (tot. 8946), aumentano le guarigioni con 145 in più per arrivare a 4007, calano i malati in terapia intensiva (-4) per un totale di 331, negli altri reparti invece i ricoveri sono in totale 3490.

“Si continuano a registrare casi sempre più lievi della malattia – ha ribadito Venturi – e il numero dei decessi si sta abbassando in tutta la regione. Piacenza e Parma hanno numeri dei decessi maggiore perché scontano il ritardo dei benefici del lockdown; scontano ancora le conseguenze più nefaste rispetto alle persone che si sono infettate”

CORONAVIRUS: PASQUA SEGNATA DA 11 VITTIME E 37 NUOVI CONTAGI

Ci eravamo illusi che i numeri di ieri fossero l’inizio di una lenta ripresa; non è così perché oggi a Piacenza sono aumentati sia i decessi che i nuovi casi. Undici le vittime per Covid 19 registrate nel giorno di Pasqua, 37 i nuovi contagi che portano ad un totale di 3100.

Sono 20.098 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 463 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 96.704 i test effettuati, 4.945 in più. Complessivamente, 8.812 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere. 335 le persone ricoverate in terapia intensiva: sei in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (-39). Purtroppo, si registrano 83 nuovi decessi. Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.862(+203), delle quali 1.953 riguardano persone “clinicamente guarite, 1.909 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

 

VASSALLI REMONDINI, IL DIRETTORE SANITARIO: “ABBIAMO ADOTTATO TUTTE LE DIRETTIVE DELL’ASL. IO VIVO QUI GIORNO E NOTTE”

Le case di riposo continuano ad essere nella bufera Covid 19; è accaduto così anche alla Vassalli Remondini di Castell’Arquato attorno alla quale si legge nella nota di Proges “a causa di notizie non veritiere o addirittura false e gravemente diffamatorie diffuse tramite la stampa dal presidente dell’Ipab Castellana, si è creata una situazione di grave turbamento sia negli ospiti che nelle famiglie che rischia di minare il rapporto di fiducia esistente nel personale sanitario della struttura. Su 95 ospiti presenti (75 nella CRA Vassalli e 20 nel Centro Belforti) nell’ultimo mese alla data del 9 aprile ne erano deceduti 11 e non 12 come affermato da Castellana: di questi 2 sono morti in ospedale e
in totale 3 con esito di tampone positivo e una con esito di tampone negativo”.

Questa la risposta del direttore sanitario Vittoriano Belforti che conferma di aver chiuso la struttura il 23 febbraio alla conferma del primo caso registrato nel lodigiano. “Abbiamo applicato al Vassalli Remondini le stesse procedure che abbiamo riservato alla struttura di Borgonovo, dove sono direttore sanitario, e dove non abbiamo registrato alcun caso Covid 19. Il
primo caso sospetto, con febbre lieve – prosegue Belforti – è stato registrato solo tredici giorni dopo la chiusura. Le procedure di emergenza sono scattate immediatamente e la paziente è stata trasferita in ospedale
(ad oggi si trova a Pontedellolio per la riabilitazione). Nel reparto in cui si trovava l’ospite, nessuno è mai risultato contagiato. Solo il 18 marzo, anche se in via preventiva avevamo già isolato i pazienti dei diversi nuclei della struttura, ci è giunta la conferma da Fiorenzuola della positività della paziente. Come da protocollo, abbiamo richiesto la possibilità di effettuare i tamponi, sia al
personale sanitario che ai pazienti. Solo il 10 di aprile, siamo riusciti ad ottenere 21 tamponi per gli ospiti che, ancora oggi, si trovano in isolamento preventivo e il cui esito è previsto per martedì. Sono stati giorni e settimane in cui tutti hanno fatto il possibile. Non ci siamo mai sentiti soli, né da
parte dell’Ente gestore Proges che ha fatto il possibile in una situazione oggettivamente al di fuori anche dello straordinario, che da parte di associazioni, della protezione civile e delle famiglie. Abbiamo navigato a vista, non ci sono ancora oggi protocolli di cura risolutivi ed efficaci. Proprio per
questo, abbiamo attuato nei confronti di ospiti che hanno patologie pregresse, una procedura di isolamento assoluto, nonostante l’assoluta mancanza di sintomi. E’ stato un lavoro titanico da parte di tutti che ha consentito alla struttura di contrastare sia la diffusione del virus che di tutelare i
livelli di sicurezza sanitaria della struttura. Vivo nella struttura da 33 giorni, dormo qui e non lascio mai soli i miei ospiti. Questo le famiglie lo sanno e conoscono la professionalità di chi lavora in questa struttura».

Anche l’ente gestore Proges prende, in modo duro, le distanze delle esternazioni del presidente dell’Ipab “Le misure che abbiamo adottato rispondono perfettamente alle direttive e le istruzioni emanate dalle Autorità competenti e sono state giudicate adeguate anche da un recente controllo eseguito da Ausl Piacenza. Nei giorni successivi,
nessuna osservazione o nota di dissenso è arrivato né dal presidente Castellana né dal Sindacato, tutti evidentemente concordi con quanto messo in atto”.

Il sindaco Giuseppe Bersani ribadisce apprezzamento e solidarietà a tutto il personale sanitario e non della struttura che, nell’emergenza “ha sempre lavorato con grande professionalità e dedizione nell’esclusivo interesse degli ospiti e delle loro famiglie».

 

 

 

PER PIACENZA PROROGA DELLE MISURE RESTRITTIVE FINO AL 3 MAGGIO

A Piacenza, così come a Rimini e Medicina, restano le misure restrittive. Da martedì insomma non cambierà nulla: resteranno chiuse librerie, cartolerie , negozi per bambini, le attività di commercio al dettaglio di carta, cartone. Consentite invece silvicoltura e utilizzo aree forestali e cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione, così come sancito dal Governo per tutto il territorio nazionale.

Con l’avvicinarsi di due festività nazionali –25 aprile e 1^ maggio – nelle quali tutte le attività di vendita saranno chiuse (a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e distributori di carburante), si è decisa la riapertura dei supermercati la domenica, per evitare un’eccessiva affluenza negli altri giorni feriali. Il nuovo atto regionale prevede infatti che nelle giornate festive e prefestive all’interno dei centri commerciali e delle medie e grandi strutture è consentita la vendita limitatamente a farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e punti vendita di generi alimentari, di prodotti per l’igiene personale, la pulizia e l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria, le sole attività alle quali può essere consentito l’accesso.  La prima domenica di apertura sarà il 19 aprile, visto che fino a lunedì 13 resta in vigore l’ordinanza che prevede la sospensione.

L’ordinanza regionale conferma le misure già in vigore, a partire dal divieto di jogging o passeggiate

COVID 19: FRENA IL CONTAGIO, 14 NUOVI CASI. 6 DECESSI

I decessi non mollano ma i dati sono confortanti: a Piacenza si contano 14 nuovi casi che portano il totale a 3063 e 6 decessi. “I decessi – ha ribadito il commissario Venturi- sono purtroppo stabili e si riferiscono a persone che hanno contratto il virus nella fase acuta e in un momento in cui aveva conseguenze devastanti, a differenza di oggi. Oggi la malattia sta dando una tregua agli ospedali”.

Sono 19.635 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 507 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 91.759 i test effettuati, 5.875 in più. Complessivamente, 8.567 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere. 341 le persone ricoverate in terapia intensiva: otto in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (- 66). Purtroppo, si registrano 84 nuovi decessi: 47 uomini e 37 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.659 (+278), delle quali 1.934 riguardano persone “clinicamente guarite”,1.725 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

MOLINARI CISL: “LA PICCOLE ATTIVITA’ FATICHERANNO A RIPARTIRE. CI VUOLE SOLIDARIETA’ SOCIALE”

“Molte piccole attività commerciali faticheranno a ripartire, alcune di queste sono destinate a chiudere”. Così il segretario della Cisl Parma e Piacenza Marina Molinari che aggiunge “per la Fase 2 ci vorrà una squadra di lavoro formata da sindacati, ispettorato del lavoro e forze dell’ordine per garantire sì la ripresa ma in totale sicurezza”.

 

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VESCOVO AMBROSIO: “L’ULTIMO MESSAGGIO E’ LA VITA NON LA MORTE”

Ecco il messaggio di Pasqua del vescovo Ambrosio. “L’augurio di Pasqua è gioia – ha detto Mons. Ambrosio – in questi momenti è difficile far sgorgare gioia dai nostri cuori. Ma occorre che apriamo gli occhi per scorgere quella luce silenziosa che proviene da questo grande mistero di Cristo risorto che ha vinto la morte e l’ha vinta anche per noi; l’ultima parola è la vita”.

 

 

29 NUOVI CONTAGI, 14 DECESSI. VENTURI “IN PRONTO SOCCORSO SONO TORNATI PAZIENTI NON COVID”

Quattordici decessi e 29 nuovi contagi, sono i numeri che riguardano Piacenza e la sua provincia. I positivi stanno calando ma i decessi sono sempre troppi, per una città che, in un mese, ha pianto oltre 600 vittime.

“A Piacenza – ha spiegato il commissario per l’emergenza Venturi – gli accessi in ospedale per casi diversi da Covid 19 sono diventati la maggioranza; segno che si sta tornando ad utilizzare la struttura ospedaliera come avveniva prima dell’emergenza”.pIACNZA

In Emilia Romagna sono 19.128 i casi positivi, 451 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 8.376. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 3.381 (+278), e a diminuire i ricoveri.

Scende ancora il numero dei pazienti nelle terapie intensive 349 (-6 rispetto a ieri) e dei ricoverati negli altri reparti Covid (-126). I decessi sono 2.397, 81 in più. I test effettuati sono 85.884, 4.169 in più.

Complessivamente, 8.376 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere. 349 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno di ieri.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.381 (+278), delle quali 1.861 riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 1.520 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.