ANCORA 13 DECESSI E 40 NUOVI CONTAGI. VENTURI SI UNISCE AL SINDACO BARBIERI “RIMANETE A CASA PER PASQUA E PASQUETTA”

Ancora 13 decessi e 40 nuovi contagi. Sono i numeri che caratterizzano Piacenza  nella giornata odierna che vedono, purtroppo, un aumento dei casi positivi (3020 in totale) e anche dei decessi. “Mi unisco all’appello della sindaca di Piacenza – ha detto il commissario Venturi – di stare a casa per Pasqua e Pasquetta; non ci vogliamo trovare nella situazione quasi inaffrontabile delle scorse settimane, in modo da poter riaprire in modo scaglionato le principali attività produttive”.

In tutto sono 18.677 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 443 in più rispetto a ieri.
Hanno raggiunto quota 81.715 i test effettuati, 3.348 in più.

Complessivamente, 8.038 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi. 355 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno di ieri.
E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (-47). Purtroppo, si registrano 82 nuovi decessi: 45 uomini e 37 donne.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.103 (+213), delle quali 1.764 riguardano persone “clinicamente guarite”, 1.339 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

CROLLO DEL MERCATO DELLE AUTO. “L’INTERO SETTORE DOVRA’ ESSERE RIPENSATO”

Immatricolazione calate dell’85% nel solo mese di marzo; il tracollo del mercato delle auto causa Covid 19 è sotto gli occhi di tutti. Una volta terminata la fase di emergenza l’intero settore dovrà essere ripensato e ricalibrato. Alla Bussandri automobili di Fiorenzuola ci stanno già pensando.

 

[videojs mp4=”https://www.0523tv.it/diprofilo/A2020/BUSSANDRI.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/04/bussandri.png” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]

A PIACENZA 27 NUOVI CASI E 11 DECESSI. VENTURI “SIAMO VICINI AL NUMERO ZERO”

Ventisette nuovi casi di positività, 11 decessi: sono i dati che riguardano Piacenza per la giornata di oggi. “Piacenza è vicino al numero zero” ha detto il commissario Venturi facendo riferimento ai dati in rapporto al numero degli abitanti, 270 mila.

Complessivamente sono 18234 i casi di positività in Emilia Romagna, 409 casi in più rispetto a ieri. Di questi 7864 sono in isolamento domiciliare perché non presentano sintomi da ritenere necessario il ricovero. “Da giorni in regione siamo sotto i 500 contagi” ha detto Venturi “questo è un ottimo risultato”. In aumento le guarigioni, quasi 300; 54 i decessi complessivi.

 

BALDINO, AUSL: “DOVREMO RIPENSARE UNA NUOVA NORMALITA’ “. A BREVE LA MAPPATURA DEI CONTAGI PER LE POSITIVITA’

“Mollare ora sarebbe una follia”. Sono le parole del direttore generale dell’Asl di Piacenza Luca Baldino per commentare i dati confortanti che riguardano la nostra provincia. Il numero dei decessi non si è ancora azzerato, ma è sceso e di molto il numero dei contagi. Segno che le misure di restrizione stanno funzionando limitando al minimo i contatti sociali. Proprio per questo farsi abbagliare dallo spiraglio di positività “vorrebbe dire mollare al 41 esimo km di una maratona” per citare la metafora di Baldino.

Fare previsioni di quando l’emergenza finirà non è possibile, una cosa invece è certa, cioè che dovremo imparare a convivere con il virus per questo “dovremo ripensare ad una nuova normalità per il tempo a venire” ha detto il direttore generale annunciando che passata l’emergenza si procederà con una mappatura del territorio di Piacenza e provincia per capire la positività effettiva della popolazione, alla ricerca di chi ha sviluppato gli anticorpi al virus in modo asintomatico, in previsione ad una nuova ondata.

[videojs mp4=”https://www.0523tv.it/diprofilo/A2020/BALDINO INT.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/03/luca-baldino.jpg” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]

CALANO ANCORA I CONTAGI: 17 NUOVI A PIACENZA. 13 I DECESSI. VENTURI “MASSIMA ATTENZIONE SULLE CASE DI RIPOSO”

I contagi continuano a scendere: sono 17 quelli nuovi che riguardano la nostra città (in totale 2953). Sono in calo anche i decessi, 13 quelli che riguardano la provincia di Piacenza, un numero molto ridotto alle scorse settimane.

17.825 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 269 in più rispetto a ieri: un aumento tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi. E sono 75.191 i test effettuati, 3.028 in più.

Complessivamente, sono 7.861 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (66 in più rispetto a ieri). 366 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno rispetto a ieri. Così come continuano a diminuire anche i ricoverati negli altri reparti Covid: -54 (3.750 rispetto ai 3.804 di ieri).

Purtroppo, si registrano 72 nuovi decessi: 34 uomini e 38 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.597 (200 in più rispetto a ieri), delle quali 1.545 riguardano persone “clinicamente guarite”, 1.052 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

5.144 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19: 52 in meno di ieri, riconvertiti per altre patologie

DON PIETRO: “SFRUTTIAMO QUESTA SITUAZIONE PER RENDERCI MIGLIORI”

Come ci cambierà questa situazione? Ci renderà in qualche migliori? Lo abbiamo chiesto a don Pietro Cesena, parroco di Borgotrebbia. “La gente è sola, angosciata e smarrita” ci ha detto “ma facciamo che sì questa emergenza ci renda in qualche modo migliori”.

 

[videojs mp4=”https://www.0523tv.it/diprofilo/A2020/DON PIETRO CORONAVIRUS.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2016/11/don-cesena.png” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]

DIECI DECESSI E 44 NUOVI CASI. VENTURI: “ABBIAMO PASSATO IL GUADO”

Dieci morti e 44 nuovi contagi; sono i dati che riguardano Piacenza. C’è un altro dato positivo sottolineato dal commissario Venturi: “quella tra venerdì e sabato è stata la prima notte senza ricoveri in terapia intensiva a Piacenza”.

Per quanto riguarda la regione, i nuovi casi sono 467 per un totale di 17556: un aumento tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi. Sono 72.163 i test effettuati, 2.177 in più. A Piacenza i nuovi casi positivi sono 44, per un totale di 2936.

Complessivamente, sono 7.795 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi. 372 le persone ricoverate in terapia intensiva: due in meno rispetto a ieri, così come continuano a diminuire i ricoverati nei reparti non di terapia intensiva, che oggi sono 3.804 (-35).

In calo anche i decessi: 57, purtroppo, quelli nuovi. Il numero complessivo sale così a 2.108.

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.397 (196 in più rispetto a ieri), 1.432 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 965 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

5.196 i posti letto aggiuntivi, 97 in più rispetto a ieri

Capitolo mascherine: in arrivo dalla regione 3 milioni di mascherine gratuite per i cittadini dell’Emilia Romagna. Di queste, un milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture in alcuni comparti economici. A partire da mercoledì, le mascherine saranno distribuite ai Comuni tramite la rete della Protezione civile regionale dei COC, i Centri operativi comunali. I Comuni provvederanno quindi a renderle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per le farmacie e parafarmacie o punti come edicole e tabaccherie. Prima di tutto, però, si continuerà a lavorare per garantire in primo luogo la fornitura di mascherine e dispositivi di protezione individuale a tutto il personale sanitario, dei servizi socioassistenziali (Case riposo anziani e Case famiglie) e delle professioni sanitarie.

CRESCITA DEI CONTAGI CONTENUTA (+50). SI CONTANO 15 DECESSI

A Piacenza la crescita dei nuovi casi di positività resta contenuta (+50) per un totale di 2.892. A livello regionale sono 17089, 549 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 7.478. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 2.201 (+161). Secondo il commissario Sergio Venturi: “Si conferma l’andamento dei giorni scorsi, sono fiducioso che nei prossimi la riduzione possa rafforzarsi ma serve il rispetto delle misure restrittive”. I pazienti in terapia intensiva sono 374, 16 in più di ieri; nuovamente in calo i ricoverati negli altri reparti Covid: -43. I decessi arrivano a 2.051: 74 in più. 15 quelli che riguardano la provincia di Piacenza.

Complessivamente, sono 7.478 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, quelle ricoverate in terapia intensiva sono 374, 16 in più rispetto a ieri.

Si conferma l’andamento dei giorni scorsi, con una riduzione del numero di positivi, oggi maggiore rispetto a ieri- afferma il commissario all’emergenza, Sergio Venturi-. Questo nonostante le aziende sanitarie abbiano avviato i test dentro le Case protette, dove si concentrano le situazioni più difficili e che possono rappresentare la coda di possibili concentrazioni del contagio.

 

AUSL: “NESSUNA CORRELAZIONE TRA LE POLMONITI DI FINE DICEMBRE CON IL COVID 19”

Non ci sarebbe alcuna correlazione tra le polmoniti tra fine dicembre e gennaio con l’esplosione dell’emergenza Covid 19. Lo rende noto l’AUSL di Piacenza attraverso una nota in cui si spiega che:

1. L’Azienda Usl di Piacenza ha eseguito una revisione degli esami radiografici e delle cartelle cliniche di tutti i pazienti con diagnosi di polmonite ricoverati negli ospedali del territorio dal 20 dicembre 2019 al 20 gennaio 2020. Durante il controllo sono emersi 215 casi, tutti valutati singolarmente, per evidenziare la presenza di eventuali segni radiologici riconducibili a polmonite da Covid19.
2. In particolare, secondo le indicazioni riportate in letteratura, la patologia Covid19 presenta un quadro clinico immediatamente riconoscibile, con i seguenti elementi distintivi:
– la presenza di addensamenti parenchimali bilaterali in sede periferica e nei campi polmonari basali, che si possono riscontrare attraverso una radiografia del torace;
– la presenza di opacità a vetro smerigliato subpleuriche o diffuse, associate o meno a consolidazioni periferiche o ad aspetti “ad acciottolato” (in termine tecnico “crazy-paving”);
– il riscontro di noduli a vetro smerigliato diffusi, a volte tondeggianti, con il “segno dell’atollo”. Entrambi questi due segni sono riscontrabili durante la valutazione con TC del torace ad alta risoluzione, senza l’utilizzo del mezzo di contrasto.

Proprio sulla base di questi criteri clinico- scientifici, la revisione sui 215 pazienti ha consentito di accertare che nessuno dei casi di polmonite di dicembre e gennaio possa essere riconducibile a Covid19.
Sulla base delle evoluzioni e delle caratteristiche clinico-laboratoristiche, la conclusione della valutazione fatta è che il numero di polmoniti riscontrato può essere imputato ad altre cause.
4. Quindi, l’ipotesi che il picco di polmoniti di dicembre e gennaio possa essere anticipatorio o predittivo della successiva esplosione del contagio da Covid19 alla fine di febbraio è da considerarsi categoricamente esclusa dalle evidenze scientifiche.

Chiarimenti da parte dell’azienda sanitaria piacentina anche riguardo i servizi giornalistici, in particolare riconducibili alla trasmissione Report, in cui si faceva riferimento alle dichiarazioni di un’infermiera della Casa di Cura Piacenza sul presunto trasferimento di un paziente in biocontenimento prima dell’esplosione del contagio da Covid19 del 21 febbraio, si rileva quanto segue.
1. A gennaio e febbraio 2020, prima dell’esplosione del contagio da Covid19, i mezzi della sistema Emergenza Urgenza 118 di Piacenza non hanno fatto alcun intervento di trasporto indossando Dispositivi di Protezione Individuale per biocontenimento per pazienti in uscita né dalla Case di Cura Piacenza né dalla Casa di Cura San’Antonino. L’affermazione dell’infermiera non trova quindi nessuna corrispondenza nei registri della Centrale operativa 118 Emilia Ovest.

Il riferimento all’anziano paziente ricoverato a partire dal 17 febbraio, a cui farebbe riferimento l’infermiera nel video di Report è, secondo l’AUSL, riconducibile a questa ricostruzione:

Si conferma che in quella data un paziente di 85 anni è stato dimesso dal reparto di Neurologia dell’ospedale di Piacenza dopo un ricovero di oltre un mese per ictus. Il malato è stato inviato alla Casa di Cura Sant’Antonino in regime di lungodegenza riabilitativa. Il 24 febbraio il paziente è stato portato in Pronto soccorso per “ripetute rimozioni volontarie del catetere vescicale con presenza ripetuta di sangue nelle urine”, ovvero con una sintomatologia per nulla riconducibile al Covid19. All’arrivo in ospedale, era in stato d’agitazione ed apirettico, quindi senza febbre. Trasferito in Medicina d’Urgenza per anemia, l’anamnesi condotta dai medici ha permesso di individuare un contatto diretto e prolungato con un familiare residente a Codogno che lo ha visitato più volte nelle giornate di ricovero. Il paziente è quindi stato sottoposto a tampone nella giornata successiva (25 febbraio).
La conclusione dell’indagine epidemiologica, condotta dal Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, è che il motivo di contagio sia riconducibile al contatto diretto con persona residente in “zona rossa”.

 

L’APPELLO DEI PEDIATRI: “ANCORA UN PO’ DI PAZIENZA PER USCIRE PRIMA DALL’EMERGENZA. GENITORI DATE IL BUON ESEMPIO”

E’ un sacrificio, non c’è dubbio. Ma è l’unico modo per uscirne. Le giornate si allungano, il tempo è soleggiato e il sano desiderio di uscire di casa è più che umano, ma è ancora troppo presto. Anche per i bambini. Aspettare e pazientare un altro po’, porterà certamente prima ad uscire dall’emergenza. Ci si può accontentare del balcone soleggiato, del cortile, del giardino per chi ha la fortuna di possederlo, che poi è come stare al parco giochi, con un pò di fantasia. Anche i pediatri piacentini ce lo raccomandano, rivolgendosi direttamente ai bambini e ai genitori

[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2020/PEDIATRI.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/04/bambini-coronavirus.jpg” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]